Cultura: Un giornalista livornese nel mondo Secondo appuntamento del ciclo “Novecento in tre storie” … Gastone Orefice

26 marzo 2014 19:03 Commenti disabilitati
Gastone Orefice

Gastone Orefice

LIVORNO – Secondo appuntamento, giovedì 27 marzo (ore 17) ai Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva) della rassegna letteraria promossa dal Comune di Livorno e Istoreco ( Istituto Storico della resistenza e della Società Contemporanea di Livorno): Il Novecento in tre storie , scritti inediti di illustri giornalisti livornesi ( Mario Lenzi, Gastone Orefice e Aldo Santini). Dopo la presentazione del libro di  Mario Lenzi “O miei compagni” ( il 21 marzo scorso) è dunque la volta di Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo. Intervista a cura di Catia Sonetti.

Presenteranno il libro, il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, Catia Sonetti, direttore di Istoreco di Livorno e Dora Liscia dell’Università di Firenze.

 Gastone Orefice (1922-2006), ebreo livornese e giornalista di vasta esperienza internazionale, si presenta nelle pagine di questo volume come un vero e proprio “testimone del suo tempo”. Al centro del libro c’è la lunga intervista che Orefice concesse, abbastanza a sorpresa, nel 1994 a Catia Sonetti. Intorno a questo dialogo sono poi accostati ricordi e riflessioni di importanti giornalisti che lo hanno conosciuto come maestro e come amico (Furio Colombo, Vincenzo Pascale, Alessandra Farkas, Mila Crespi Gaudio, Gianna Pontecorboli, Duccio Faggella).  Il libro, corredato anche da un ricco repertorio iconografico, è arricchito poi dalla premessa a cura del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, dalla presentazione dello storico Michele Luzzati e dalla bella scheda anagrafica curata da Lidia Orefice. In appendice anche l’elenco commentato dei libri del Fondo Orefice che il giornalista decise di donare alla biblioteca dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno. Attraverso tutti questi segmenti si delinea la storia privata e pubblica di Gastone Orefice, giornalista livornese ed ebreo negli anni della tempesta. Si comprendono i punti salienti della formazione della sua personalità e della sua professionalità. Lo si contestualizza in una famiglia borghese di Livorno degli anni Trenta e Quaranta, si può inquadrare il tentativo, per fortuna riuscito, di mettere in salvo la pelle, lo si segue nel suo lavoro di giornalista che con il passare degli anni, lo assorbirà completamente e lo porterà ai vertici dell’organizzazione nazionale ed estera della stampa.

Prossimo e ultimo appuntamento : “Giuseppe Emanuele Modigliani di Aldo Santini che verrà presentato il 4 aprile.

la redazione

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