Addio al giornalista sportivo Gianni Picchi

19 giugno 2015 02:23 5 comments
Gianni Picchi, Giornalista Sportivo

Gianni Picchi, Giornalista Sportivo

Di Juna Goti: Molto conosciuto in città con il soprannome di “Gianni Stampa”, se n’è andato dopo un intervento chirurgico. Era anche allenatore di calcio e attore vernacolare. Venerdì 19 il funerale

Gianni non si smentiva mai. Anche lunedì, da un letto di ospedale, si era preoccupato di mandare messaggi via Facebook ai giocatori della Pro Livorno Sorgenti: “Bravi tre volte a tutti per la conquista del Memorial Simone Brilli”, aveva scritto sulle pagine del social network, dove si era messo anche a fare la cronaca del suo ricovero. Poi, all’improvviso, il silenzio. Il giornalista sportivo Gianni Picchi, 74 anni, conosciutissimo in città con il soprannome di “Gianni Stampa”, se n’è andato: ha chiuso gli occhi per sempre la mattina di giovedì 18 in uno dei reparti dell’ospedale di Livorno, dopo aver subito, il giorno prima, un delicato intervento chirurgico. “E’ stato un fulmine a ciel sereno”, ripetono dalla famiglia. Anche se, spiega la nipote Cecilia, “aveva problemi circolatori e sapevamo che per lui un’operazione sarebbe stata rischiosa”. Sotto i ferri il primo arresto cardiaco, poi la speranza che Gianni potesse farcela. Alla fine la notizia più brutta.

Giornalista sportivo, attore di teatro vernacolare, tifossissimo del Livorno, infermiere fino alla pensione, Gianni Picchi era anche allenatore di calcio e grande appassionato di spettacoli e di gare remiere. Il 31 maggio era stato per l’ennesima volta la voce dal mare della Coppa Risi’atori e oggi si sarebbe sicuramente preparato, come ogni anno, a seguire da vicino la Coppa Barontini. Sempre lì, seduto in prima fila al bancone della stampa. Con la battuta pronta. Un collega, un amico. Con un soprannome per tutti, qualche perla in vernacolo e i tempi degli equipaggi appuntati con cura sulla cartellina prestampata portata da casa.

A dire chi era, cosa aveva fatto nella vita e cosa avrebbe voluto ancora fare, Gianni ci aveva pensato da solo sul suo blog sportivo, Giannipicchi.it, dove parlava di calcio, remo, ciclismo, boxe, scherma, pattinaggio e chi più ne ha più ne metta. “Amava lo sport, tutto ciò che era sport”, ripete Cecilia. Ogni tanto scherzava con i colleghi giornalisti: “Ho già scritto tutto io, così quando sarà, vi semplifico il lavoro. Tanto lo so che andate sempre di corsa…”.

Classe 1941, Picchi si era diplomato alla scuola alberghiera e poi aveva deciso di “andare a all’estero”, come direbbe lui, ovvero fuori dei confini dei Quattro Mori, stretti tra il Calambrone, “dove c’è la sabbia”, e Caletta, “giusto perché c’è la sagra del pesce”. La passione per il teatro lo ha portato a Milano e a Roma, dove ha lavorato in compagnie di avanspettacolo come presentatore, attore di spalla, imitatore. Ha girato l’Italia, si è esibito da solo come presentatore e cabarettista. E dividendosi tra i suoi due mondi, quello sportivo e quello teatrale, si è anche guadagnato una pagina ufficiale su Wikipedia che ogni tanto citava en passant, con il sorriso sulle labbra, il sopracciglio alzato e l’occhio luccicante.

Sottolineava sempre di avere il cartellino di allenatore dilettante di terza categoria “dal 1967”: sul suo blog ricordava che dopo aver giocato come portiere nelle giovanili di alcune squadre dilettanti, era stato Vasco Lenzi a convincerlo a muovere i primi passi da allenatore (per nove anni ha fatto parte del consiglio dell’Associazione allenatori di Livorno, con un incarico regionale). Da tempo era dirigente e addetto stampa della Pro Livorno Sorgenti. Nella sua lunga carriera ha collaborato con tante testate giornalistiche, cartacee e online (è stato anche l’ideatore di “Az”) e dal 2011 non si perdeva una manifestazione sportiva, in città, con il suo Giannipicchi.it.

Aveva appena finito di scrivere un’autobiografia che è anche uno spaccato sanguigno e appassionato di Livorno e dei livornesi dal dopoguerra a oggi: dalla famiglia confermano che l’uscita del libro era già in programma per il prossimo autunno.
Appresa la notizia della scomparsa, amici e parenti si sono stretti attorno alla compagna di vita, la moglie Carla, mentre il figlio Andrea, che lavora in Inghilterra, è salito sul primo aereo per l’Italia. I funerali saranno celebrati venerdì 19 alle 15.15 nella cappella della camera mortuaria. Dalla famiglia hanno fatto sapere che Gianni indosserà il completo del Livorno calcio: il corpo sarà cremato e le ceneri sparse in mare, come ha sempre voluto.

Il Labrone vogherà con il lutto al braccio
In barca torna anche il campione Mauro Martelli: “Gianni Picchi era il giornalista di tutti, sarà un onore ricordare un grande amico di Sportlandia e di tutto lo sport”

Tra il serio e il faceto, in perfetto stile Gianni Stampa, era stato lui stesso a lasciare scritto il suo epitaffio sul suo blog, sempre con la battuta pronta: “A parte che desidero essere bruciato. Scrivete: “Qui giace colui che ha pensato sempre ai c…. suoi”.

Juna Goti

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