Cultura: Livorno celebra la IX Giornata del Contemporaneo. sabatp 5 ottobre

1 ottobre 2013 20:11 Commenti disabilitati

 

Claudia Losi

Claudia Losi

LIVORNO Sabato 5 ottobre sarà la IX Giornata del Contemporaneo, una iniziativa nazionale promossa da AMACI (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani) per promuovere la vivacità e la ricchezza dell’arte di oggi. Livorno parteciperà alla Giornata con due appuntamenti di rilievo promossi dalle associazioni culturali  React e Carico Massimo (CARMA)con il Comune di Livorno.

 Al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo (via Roma,234) alle ore 17.30, promosso dall’associazione culturale React, in collaborazione con la coop. Itinera Progetti e Ricerche,  sarà presentato il progetto artistico  “Les Funerailles de la Baleine” . Il pubblico si incontrerà  con l’autrice del progetto, l’artista  Claudia Losi, ed il regista Daniele Signaroldi e alle ore 18.30, dopo Londra, Torino e Milano,  sarà proiettato il documentario “Les Funerailles de la Baleine” che racconta lo svolgersi dello stesso progetto.

 Presso gli ex Magazzini Generali di Livorno (via della Cinta Esterna,48/50) sede dell’associazione culturale Carico Massimo, promossa dall’associazione con la partecipazione della Fondazione Bulgini sarà inaugurata alle ore 18 ( apertura fino alle ore 21.30) la mostra di Antonello Bulgini, Die Pulver Fabrikation: una serie di dipinti che l’artista, diplomato a Monaco di Baviera, ha realizzato negli anni 2006/2011 in Italia ed anche a Livorno dove ha soggiornato per un certo periodo. Poche opere selezionate e scelte dove è forte il richiamo all’inconscio e alla introspezione.

 

 Qui di seguito note di approfondimento su entrambi le iniziative:

 

“Les Funerailles de La Baleine” di Claudia Losi a cura di Alessandra Poggianti

SABATO 5 ottobre

Ore 17.30 : incontro con l’artista Claudia Losi e il regista Daniele Signaroldi

Ore 18.30 : proiezione del film “Les Funerailles de la Baleine” ,39’, 2010

Livorno, Museo di Storia Naturale (via Roma,234)

 

In occasione della IX Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, sabato 5 ottobre alle ore 17.30 l’artista Claudia Losi incontrerà il pubblico nell’Auditorium del Museo di storia Naturale, introducendo insieme al regista Daniele Signaroldi la proiezione del documentario “Les Funerailles de la Baleine”. Dopo Londra (Royal Academy), Torino (Cinema Massimo) e Milano (via fiarini) il film arriva in anteprima a Livorno.

Attraverso atmosfere marinaresche senza tempo e la partecipazione del cantautore Vinicio Capossela e dello stilista Antonio Marras, “Les Funerailles de la Baleine” racconta un progetto artistico a lungo praticato per costruire una narrazione che si radica nel mito come nel quotidiano fantastico di ciascuno. Protagonista della storia di itineranza è, infatti, una Balenottera Comune lunga 24 metri realizzata nel 2004 da Claudia Losi utlizzando una pregiata stoffa di lana. Il cetaceo ha viaggiato per anni in tutto il mondo, fermandosi in Musei e spazi d’arte che a malapena lo contenevano, ma in cui lui stesso diventava contenitore di idee, sogni e nuove relazioni. Nel 2010 si decide di dare una chiusura al progetto con un vero e proprio rito funebre collettivo. La Balena viene smembrata e trasformata in tanti oggetti diversi restituendo, così, il senso di ogni ciclo vitale. Oltre a borse dal suo ventre e 30 giacche dalla sua “pelle”, con l’imbottitura che le ha dato corpo, sono state confezionate più di 50 balenottere che hanno invaso pacificamente le strade di Milano durante una parata durata un intero giorno, accompagnata dai versi di “Marinai, profeti e balene” il disco di Vinicio Capossela. Il video documentario racconta le 24 ore dei “funerali” della Balena, una performance in cui si sono alternati momenti pubblici e silenzi collettivi.

 Attività collaterali:

MI BALENA UNA STORIA: laboratorio creativo per bambini, scuole e famiglie ideato da Alessandra Dini in collaborazione con l’artista Claudia Losi

Domenica, 6 e 13 ottobre alle ore 16 e giovedì 11 ottobre ore 17

 Nell’affascinante Sala del Mare del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno sarà realizzato il laboratorio “Mi Balena una storia” ispirato al progetto sulla Balena dell’artista Claudia Losi, presentato al Museo durante la IX Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci. “Mi Balena una storia” coinvolgerà i bambini nella costruzione di un racconto di gruppo, a partire da ricordi, impressioni e tanta immaginazione. Durante il laboratorio i bambini avranno a disposizione un mazzo di carte fuori scala con cui giocare a ricomporre una, cento, mille storie sul grande cetaceo che verranno poi trascritte con disegni e parole su altrettante gigantesche carte, impilate e incastrate una nell’altra a formare una grande opera d’arte collettiva. In contemporanea sarà replicato il film documentario dell’artista.

 PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Per prenotazioni delle famiglie e informazioni sulle modalità di partecipazione delle scuole: cooperativa Itinera 0586/894563 interno 3 e Museo 0586/266747 dal lunedì al venerdì 9-13

didattica@itinera.info musmed@provincia.livorno.it Per informazioni generali sull’evento: info@itinera.it 0586/234563 0586/266748

 

Antonello Bulgini

DIE PULVER FABRIKATION

SABATO 5 OTTOBRE dalle 18.00 alle 21.30

Livorno, Sede di Carico Massimo- Ex Magazzini Generali

5 OTTOBRE – 5 NOVEMBRE 2013

Ingresso gratuito su appuntamento

 

Carico Massimo presenta DIE PULVER FABRIKATION, mostra dell’opera pittorica di Antonello Bulgini. Il progetto si colloca all’interno dell’indirizzo intrapreso da Carico Massimo attraverso percorsi d’arte contemporanea che rimandino anche al territorio nel quale l’associazione ha sede, con artisti che direttamente o indirettamente sono collegabili a Livorno, seppure la loro ricerca si muova su binari internazionali, per poetica o percorso.

La mostra riunisce una serie di dipinti realizzati dall’artista prevalentemente a Roma, al termine dell’esperienza tedesca.

Antonello Bulgini si è diplomato a Monaco di Baviera presso l’Accademia di Belle Arti con i professori Axel Kassebhömer e Sean Scully.

Come afferma Fabrizio Pizzuto, responsabile dell’Archivio Bulgini, la sua è una pittura che mescola suggestioni espressive tedesche, spigolosità e lirismo mediterraneo, la cui ragione profonda pare nascere proprio dalla commistione di cultura italiana e tedesca. Nei suoi omaggi ritroviamo influenze di grandi maestri della luce che hanno trasformato la figura in emozione e in sensazione, taluni ai confini col disagio e con l’angoscia.

Da Velasquez a Bacon e molti altri, fino a rivisitare certe deformazioni nostalgiche e oniriche alla Goya, il Goya del sonno della ragione che genera mostri: “Antonello tuttavia è al contrario l’eccessiva veglia della ragione: la coscienza ipertrofica delle immagini che ci sovrastano. La conoscenza di queste immagini in una visione esplicita di deformazioni liriche possibili… bruciature di segno e di significato. Un perenne corso d’opera di pensiero e composizione. Immagini come armi (o parole) del discorso che si sviluppa”.

La mostra è a cura di Carico Massimo, realizzata con la partecipazione dell’Archivio Antonello Bulgini (http://www.antonellobulgini.com/).

 TESTO CRITICO

Usare come essere

Fabrizio Pizzuto

 Antonello Bulgini riprende e usa tutto, compreso se stesso.

Ma non si tratta di vere e proprie cover e nemmeno di rivisitazioni. 

In questa operazione non c’è nemmeno alcun sapore post-moderno di tipo transavanguardistico, non sta mescolando gli omaggi per stuzzicare, non li sta inglobando in una composizione.

Dada ci va più vicino anche se non è ancora nemmeno quello.

Sono veri e propri elementi costitutivi della composizione, si tratta di piegare la realtà trovata, farla propria; una realtà non retinica di cui perfino la storia dell’arte fa parte, tanto quanto il fumetto o quanto una vecchia idea dimenticata, un precedente quadro… tutti sono elementi dal valore compositivo quasi plastico, elementi di una grammatica. Armi pennello e colori del quadro.

Una sperimentazione non concettuale in senso stretto che sottopone costantemente i valori del quadro a empirica valutazione tutta interna.

Qualcosa che non interpreta più la finitezza come un valore, ma che ama il corso d’opera, l’incompleto visto come un luogo del tragitto su cui ci si può soffermare: idea narrativa-estetica dentro cui si può trovare un’altra idea di finito, il quadro si affaccia alla vita come possibilità.

Picasso ed Eluard parlavano di poema ininterrotto che avesse a completarsi solo con la morte dell’autore. Sorta di congelamento finale della vita che scorre.

Forzando ma non troppo un’interpretazione di Apollinaire parlerei (a fianco a questo) di una poesia non narrativa in cui si cerca un valore plastico agli elementi-collage della poesia stessa.

Si tratta di dare dignità all’irrappresentabile.

Non proprio uno scioglimento-Bacon, più un accumulo-cancellazione dal sapore lirico picassiano.

Nel suo intimo però c’è qualcosa di indietro, di più nobile e più profondo: una percezione della menzogna come realtà trovata.

Tutto intriso in una tavolozza di lirismo mediterraneo, troppo lirico per essere espressionismo tedesco troppo aggressivo per essere ordine italiano. Qualcosa di più indietro ma attenzione, nessun primitivismo, nessun urlo primigenio, qualcosa di “elegantemente” più indietro, l’autorizzazione politeista a usare e a credere in tutto.

Una partita che si svolge tra le culture, che le riprende e ci cammina dentro e cammina finché non si sente stanco… si poggia forse solo a riposare, comprendendo l’errore, amandolo come tale… infiniti errori possibili, infinite divagazioni, non si procede mai, un cubo di Rubik da cui estraiamo una composizione che non è quella consueta, ma che sentiamo appropriata…  un dolore e un puntiglio depositatosi nella gioia di vivere.

 CARICO MASSIMO  associazione culturale no profit

Ufficio Stampa: Valentina La Salvia  e-mail.  HYPERLINK “mailto:valelasalvia@gmail.com”valelasalvia@gmail.com tel. 3887411108

la redazione

 

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