Canottaggio: Mauro Martelli il giorno dopo il 17° record

2 ottobre 2013 19:33 Commenti disabilitati

Mauro Martelli con la maglia commemorativa

Mauro Martelli con la maglia commemorativa

LIVORNO Mauro Martelli il giorno dopo…

Come ti aspetti di trovarlo il giorno dopo? Stanco… Non ancora realizzato  di ciò che ha fatto?… Bisognoso di riposo?…

 L’uomo, e l’atleta, smentisce tutti.  Nel pomeriggio lo trovi in cantina, quella dei Vigili del Fuoco, con i suoi “bimbi”. Loro hanno bisogno di aver accanto uno come Mauro, e non solo per l’insegnamento tecnico. Non vogliamo far domande; ma ascoltare, mentre ripete ciò che fa ogni pomeriggio, dopo la mattinata a  … brillar caffè.

Non abbiamo capito la domanda fatta da un genitore di uno dei suoi “atleti”; ma abbiamo sentito cosa ha risposto…

“… Il mio primo sport è stato il calcio. Giocavo all’ala sinistra, nel Sorgenti Corea la Cigna. Purtroppo un infortunio al legamento crociato del ginocchio, mi impedisce di continuare. Poi, dopo qualche anno, ho trovato un altro sport che mi affascinò. E mi affascina ancora…”

Esce di cantina, e si dirige verso la cantina del Palio Marinaro, e và a trovare Gino Falanga, colui che ogni atleta di…barca conosce, oltre che a far diventare una canina con la C maiuscola. Lo abbraccia, sfila una maglia dal borsello e la fa indossare a Gino. E’ la maglia indossata al Giglio. Gino si commuove.

Usciamo, per tornare alla cantina dei Vigili del Fuoco. A noi nasce una domanda… Allora nel canottaggio…?

 “… Sono arrivato tardi al canottaggio; ma credo di aver ripreso un po’ di tempo perso. Correva gli anni ottanta. Mosca organizzò le olimpiadi; ma la “guerra fredda” non permise di partecipare agli americani. Non potevano fare gare, così qualcuno ebbe l’dea di inventare  una macchina, il remoergometro,  per il canottaggio indoor rowing, e per poter fare gli allenamenti dove non vi era l’acqua. Poco dopo furono organizzati campionati e relativi record, con tanto di ranking mondiale…”

E’ l’ora di scendere in acqua per alcuni atleti “Speciali” “. Si avvicina da alcuni amici per aiutarli a mettere in acqua la barca rowing. Nella prima barca come istruttore Vittorio Pasqui, presidente del Comitato Palio Marinaro, ormai facente della grande famiglia di Sportlandia. La barca si allontana verso il mare e Martelli resta guardare lontano, verso il mare. Si ha la sensazione che la sua mente stia riavvolgendo una nastro.

… Nella mia bacheca ci sono 17 titoli. Il primo nel 2005, titolo italiano. Il piu’ dispendioso di energie, quattro mesi di allenamenti,  è stato  la 100 km, in copia con Claudio Cecconi ( 2008) a Roma. E’ stato il primo record del mondo. Il piu’ importante la 24, che feci a Livorno alla scuola Fattori, dove allora ci andava a scuola mio figlio Lorenzo. Ero in coppia con Sara Baran, figlia di Primo, il primo italiano che ha vinto un titolo olimpico nel canottaggio…”

Dopo poco arriva una barca che ha terminato l’allenamento . Si avvicina ed aiuta a portarla, di nuovo, all’interno della cantina.

Mauro si volta,  e ora guarda al domani.

“… Nel mio domani sono già ad aprile quando andrò a Roma, piazza di spagna, per tentare di migliorare i record mondiale su le 24 ore. E poi sono felice di essere Testimonial dell’Airc…”

Si ferma, guarda, ancora, verso l’acqua, poi come se parlasse a se stesso…”Questo mio ultimo record lo dedico a mio padre, che, fra pochi giorni, dovrà subire un intervento delicato…”

Ed a noi fà pensare che la sua migliore gara la vinta, non per salire sul podio; ma sul treno della vita. Tutto questo le ha aumentato le forze, la volontà di andare avanti; ma sapendo dividere da essere uomo da essere un atleta, a tratto nuova linfa,  che gli permette di essere sempre un passo avanti…

 

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