Teatro: ” La Pillola dell’invisibilità” solo applausi per i Commedians ai Pancaldi

24 luglio 2013 19:21 Commenti disabilitati

da sx: Massimiliano Bardocci, Daniela Salucci, Sandro Andreini

da sx: Massimiliano Bardocci, Daniela Salucci, Sandro Andreini

LIVORNO – Il tutto gira intorno ad una borsa colma di soldi. Questo è il … nocciolo della commedia “ La pillola dell’invisibilità” ovvero Il Malloppo, scritta e diretta da Beppe Ranucci, che è entrato, ancche, in scena nelle vesti di un medico.

In palcoscenicco  la classica famiglia livornese,  con tanta miseria.  Per poter tirare avanti tutti ricorrono alla “vecchia”, Asmara, dalla figlia, al genero, ai nipoti. Durante la solita routine quotidiana entra in scena un ipotetico parente di Asmara, che, avendo inventato la formula dell’invisibilità, l’ha venduta ad una casa farmaceutica, e né ha ricavato la…borsata di soldi, che, essendo ricercato dalla “mafia”, chiede all’anziana parente di tenergli la borsa per qualche giorno, fino a quando non si calmeranno le acque.

Asmara nasconde la borsa; ma la famiglia scopre il tutto, e cercano di convincerla a spendere i soldi, la quale non è dello stesso parere. Il genero, Oreste, che, da un incidente col motorino, ha problemi alla testa, e non può ancora rientrare a lavorare, cerca con ogni mezzo di far cambiare idea alla suocera, in accordo con la moglie, figlia di Asmara, che, dopo aver avuto la visita di un mafioso siciliano, e di una, ipotetica, dottoressa del manicomio, Asmara decide di assumere una fiala, per rendersi  invisibile. Il tutto per capire le intenzioni dei suoi familiari.

Il finale è classico. Il nipote torna  prendere la borsa,  lasciando una cospicua parte di soldi, che daranno la possibilità alla famiglia di risolvere diversi problemi, ed esaudire alcuni sogni.

Due ore di divertimento,  e sane risate, ascoltando un vernacolo attuale.

Massimiliano Bardocci, la “vecchia” vernacolare, sicuro in scena, e nei movimenti. Recita mantenendo il tono vernacolare con sapore teatrale. Col passar del tempo, nel modo di muoversi, ricorda molto suo nonno, Carlo Carpitelli, anche, come dice sua madre…” non ha lo stesso naso.”

Sandro Andreini, una parte che poteva sfuggirgli di…mano, facendola apparire claunesca; ma la maestria, e l’esperienza, di Andreini, ha saputo contenere gli eccessi, rendendo il personaggio piacevole. Poi, nella parte del mafioso-siciliano, è tornato in lui quella versatilità teatrale, che lo ha sempre contraddistinto.

Daniela Salucci, padrona della scena, senza mai fare un passo in avanti; ma restando fedele alla parte, che doveva svolgere.  Umiltà, e talento, sono le doti che gli appartengono.

Questo il trio, che aveva il compito di dominar scena, mentre gli altri hanno saputo recitare in torno, con la giustezza, e recitazione, da rendere la commedia piacevole, e, gli applausi, del numeroso, pubblico, hanno dimostrato positiva la loro prestazione artistica.

Infine due parole al regista, Beppe Ranucci. Ha saputo dare l’impronta del teatro di prosa, trasportato in vernacolo. Da molti anni respira la polvere del palcoscenico, quindi…

Personaggi ed interpreti

Masimiliano Bardocci (Asmara la madre), Sandro Andreini (Oreste il genero, ed il mafioso), Daniela Salucci (figlia di Asmara), Simone Fulciniti (nipote di Asmara e il nipote sconosciuto), Roberta Stagno ( nipote di Asmara,  e moglie del nipote sconosciuto), Carla Bettarini (dottoressa del manicomio) , Giuseppe Ranucci ( medico).

Il prossimo appuntamento martedì 6 agosto, ancora con la compagnia “ I Commedians” in “ Barzellette alla livornese Live Show”, sempre sul palcoscenico dei Bagni Pancaldi.

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