Livorno: I 230 anni del teatro Regio degli Avvalorati – Il programma – L’ingresso sarà devoluto ad Unicef

28 marzo 2012 17:49 Commenti disabilitati

Livorno – Domenica prossima 1° aprile saranno celebrati i 230 anni dell’ex Teatro Regio degli Avvalorati, posto dagli Armeni e inaugurato il primo aprile  del 1782 con la messa in scena dell’opera prima “L’Adriano in Siria” di  Pietro Metastasio e messa in musica da Luigi Cherubini.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Accademia degli Avvalorati in collaborazione con il Comune di Livorno, proporrà alla città momenti commemorativi  con musica, storia e teatro. Un nutrito cartellone di appuntamenti che si snoderanno per tutta la giornata a partire dalle 15.30 dal giardinetto del viale degli Avvalorati (dove verrà scoperto un  cartellone storico-culturale  a ricordo di dove sorgeva anticamente il teatro prima della sua distruzione  durante la seconda guerra mondiale)  fino alla Chiesa di Santa Caterina, dove si alternerà musica e teatro ( l’ingresso a offerta libera sarà devoluto interamente al Comitato Provinciale Unicef di Livorno).
Questo il programma :
Ore 15.30
Giardinetto del Viale degli Avvalorati
Celebrazione dei 230 anni dell’ex Teatro posto dagli Armeni (1782) con la scopertura di un cartellone storico-culturale nell’area in cui sorgeva anticamente il teatro. Partecipano le Autorità Cittadine, Paola Bachini Presidente del Comitato Provinciale Unicef di Livorno e Massimo Signorini Presidente dell’Associazione “Accademia degli Avvalorati”
Intervento musicale della Corale  “Pietro Mascagni” di Livorno, direttore M° Giorgio Maroni e della Banda della Città di Livorno, direttore M° Claudio Parrini
Ore 16.00
Cripta della Chiesa di Santa Caterina – Piazza dei Domenicani,
Conferenza sul Teatro posto dagli Armeni (1782) e sull’Accademia degli Avvalorati. Giulia Perni Vice-Presidente dell’Associazione “Accademia degli Avvalorati” e Massimo Signorini  Presidente dell’Associazione “Accademia
degli Avvalorati”
Ore 18.00
Chiesa di Santa Caterina – Piazza dei Domenicani
Concerto del Duo “Aconcagua” .Diego Terreni organo e Massimo Signorini fisarmonica. Musiche di Luigi Cherubini, Tomaso Albinoni, Johann Sebastian Bach, Antonio Soler, William Byrd.
Ore 21.00
Chiesa di Santa Caterina – Piazza dei Domenicani
Saluti delle Personalità e delle Autorità cittadine
Don Donato Mollica Parroco di Santa Caterina
Massimo Signorini Presidente dell’Associazione Accademia degli Avva-lorati
Paola Bachini Presidente del Comitato Provinciale Unicef di Livorno
Igor Protti Testimonial dell’Unicef, ex calciatore Livorno Calcio e Cittadino Onorario di Livorno
Concerto della Corale Giovanile “Nuovocacciucco”, Direttore M° Nicola Ricci
ore 21.30
Lettura dell’Ode al Brigantino di Pier Fernando Giorgetti Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali
Intervento di Giuseppe Cavo Dragone Ammiraglio di Divisione dell’Accademia Navale di Livorno
Esecuzione dell’Inno del Risorgimento. Musica di Massimo Signorini – Testo di Pier Fernando Giorgetti
Corale “Pietro Mascagni” di Livorno, direttore M° Giorgio Maroni e Banda della Città di Livorno, direttore M° Claudio Parrini
A seguire interventi musicali della Banda della Città di Livorno e della Corale “Pietro Mascagni” di Livorno ore 22.15

“Breve storia del Teatro posto dagli Armeni”. Monologo di Michele Crestacci
Sinfonia tratta dall’opera  L’Adriano in Siria (Livorno, 1782).
Aria aggiustata Saprò scordarmi ingrata dall’opera L’Adriano in Siria di Luigi Cherubini (adattamento per organo e mezzo soprano) Massimo Signorini (organo), Simona Casarosa (mezzo soprano).
Storia  del teatro
L’11 marzo del 1780 cominciarono a costruire a Livorno il nuovo Teatro Posto dagli Armeni, voluto da Pietro Bicchierai  insieme con Gaspare Chiesa e Giacobbe Aghib, rappresentanti dei palchettisti del vecchio Teatro di San Sebastiano in Livorno. Terminato nella primavera del 1782, vantava tre piani, una facciata tripartita d’ordine dorico e tre ingressi. Da quello centrale entravi in sala: una pianta di 15 metri per 18, cinque ordini, 126 palchetti! Celebre il maestro e celebre il poeta per la serata inaugurale: Adriano in Siria di Pietro Metastasio messo in musica da Luigi Cherubini. È il lunedì dell’Angelo 1 aprile 1782, una prima assoluta che prevede anche due balletti (Lauso e Lidia e Il maniscalco, coreografo Gallet, scenografo il famoso Pietro Gonzaga). Carlo Bicchierai (figlio di Pietro) proprietario del teatro decide di cedere l’edificio all’Accademia degli Avvalorati. Nel 1806 gli accademici affidano a Giuseppe Maria Terreni ed Antonio Niccolini la pittura del soffitto della platea. Nel 1820 poi fanno ridipingere il «cielo» da Giovanni Bonsignori che realizza anche il nuovo sipario. Nel 1864 si decidono importanti lavori di ristrutturazione effettuati da Francesco Bevilacqua. Fino al 1880 circa fu l’Accademia a curare la gestione del teatro portando a Livorno direttori d’orchestra, attori, impresari, cantanti importanti e talvolta autentiche star. Il teatro nel 1791 viene poi chiamato Imperiale e Regio Teatro degli Avvalorati. Dal 1881 lo gestiscono i Nuovi Avvalorati fino alla chiusura del 1903. Dopo qualche vicissitudine, nel 1926 passa al cinema e diviene l’anno dopo il Supercinema Avvalorati. Nel violento bombardamento del 28 maggio 1943 l’antico teatro è gravemente danneggiato. Ed oggi sulla sua area rimane appena, a ricordarlo col nome, il viale degli Avvalorati con i suoi giardinetti.

la redazione

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