CALCIO-SERIE B: PER IL LIVORNO ANCORA FATALE LA ZONA CERSARINI

2 aprile 2011 18:03 Commenti disabilitati

Livorno – Modena         0-1

Livorno: (4-2-3-1) De Lucia, Bernardini, Miglionico, Knezevic, Pieri, Barusso, Luci (62’Belingheri) Iori, Schiattarella (80’ D Alessandro) Dionisi (53’ Cellerino) Tavano. A disp. Mazzoni, Lambrughi, Salviato, Parravicini. All. Novellino

Modena: (4-3-2-1) Guardalben, Gozzi, Carini, Perna, Rullo, Giampà, Tamburini, Colucci, Mazzarani ( 69’Luisi) Greco (76’Stanco) Pasquato (90’Spezzani) A disp. Alfonso, Velardi, Gilioli, Cani. All. Bergodi

Arbitro: Corletto di Castelfranco Veneto

Reti: 89’ Paquato

Livorno- Incredibile ma vero!!! Per la quinta volta il Livorno lascia la posta intera agli ospiti. Ed ancora è fatale la zona Cesarini. Dopo un primo tempo, dove le squadre giocano a centrocampo, e così i due portieri possono dire di aver preso, solo, il sole. Nella seconda parte il copione è il solito. Solo nel finale la partita tenta a salire di tono, con azioni di prevalenza amaranto. E quando pensi che il pareggio sarà il risultato finale accade ciò che nessun veggente avrebbe visto nella sua palla di vetro. Un rimpallo al limite dell’area di rigore favorisce Pasquato, che si presenta solo davanti a De Lucia, in uscita, e lo beffa con un pallonetto. Praticamente la partita è chiusa. Nel recupero il Livorno ha la palla per pareggiare; ma Cellerino sbaglia ciò che sembrava … impossibilem sbagliare. Novellino manda in campo una squadra con quattro difensori ( Pieri solo nel primo tempo affonda sulla sua fascia), Jori e Barusso davanti alla difesa, affidando la colored il compito di fare pressing. Schiattarella, Luci e Tavano compongono la linea alle spalle di Dionisi. Il compito più “ingrato” a Luci, il quale ha facoltà di svariare su tutta la linea, ed, in fase di possesso, andare alle spalle di Dionisi. Ancora una volta ti convinci che questa squadra ha difficoltà a costruire gioco. Primo: le caratteristiche dei giocatori, secondo: il portatore di palla ha difficoltà a suggerire il passaggio perché gli attaccanti attendono sulla solita linea e, quasi sempre, con l’avversario alle spalle. Questo stà a dimostrare perchè, in trasferta, i risultati sono, molto, diversi da quelli casalinghi. Abbiamo detto che, solo nel finale, la partita è salita di tono. E’ avvenuto quando è entrato D’Alessandro. E la domanda viene spontanea. Perché non è entrato all’inizio del secondo tempo? ( Fino a quando Surraco è stato … abile, era l’unico giocatore che poteva risolvere, positivamente, a favore degli amaranto. Il romanista assomiglia molto all’uruguagio.) Inoltre si insiste su Cellerino. Non difende palla, nel gioco aereo non entra mai in possesso di palla e la porta non la vede mai. Non sarebbe meglio lasciare spazio al giovane Galabinov? Una nota di cronaca doverosa. Al 62’ Schiattarella è stato messo a terra in area di rigore. Rigore ineccepibile. Purtroppo Corletto, ed il suo collaboratore, che era pochi metri, non è stato dello stesso avviso. Dagli spalti, a fine partita,  alcuni cori non erano benevoli per Novellino. Ammesso che, anche lui, ha le sue colpe; ma, anche, il parco giocatori non offre le giuste garanzie.

Le Pagelle

De Lucia: 6. Su Pasquato (58’) riesce a mettere, la palla in corner; ma sul pallonetto del gol non ha colpe.

Bernardini: 5,5. Migliore fù il primo tempo di Reggio Calabria. Quando si spinge non crea nessun effetto.

Miglionico: 6. Difende e cerca avventure sui corner, con poca fortuna.

Knezevic: 6. Chiude ogni spazio senza far creare grattacapi a De Lucia.

Pieri: 6,5. Se avesse fatto il secondo tempo come il primo avremmo dato sette.

Barusso: 6,5. Recupera una quantità infinita di palloni. Purtroppo quando deve impostare si nota che non è nelle sue corde.

Jori: 5.5. E’ bravo quando ha due esterni che spingono sulle fasce. Servirli, per lui, sarebbe facile. Purtroppo ora la squadra gioca, prevalentemente, per vie centrali.

Luci: 6,5. Ha compiti al di sopra delle sue qualità. Ma, generosamente, risponde, come sempre, presente. Secondo noi non era da togliere. ( Belinghieri: 6. Poche idee geniali. Movimenti facili da capire per un avversario.)

Schiattarella: 6,5. Corre e rincorre: Ma da lui non ti puoi aspettare che vada a rete o suggerisca per gli attaccanti. ( D’Alessandro: 6. Entra e la partita cambia volto. Purtroppo ha poco tempo per dare un contributo maggiore)

Dionisi: 5. Ha perso le caratteristiche della punta. Si muove molto; ma la porta non la vede mai. ( Cellerino: 4.5. Nel gioco aereo ha sempre ragione l’avversario. Palla a terra non riesce trovare spazio per calciare a rete. Quando l’ha fatto, dal limite, col sinistro ha appoggiato la palla tra le baraccia di Gardalben. Inoltre non è riuscito a mettere in rete una palla facile, Era il gol del pareggio)

Tavano: 5,5. Un solo tiro nello specchi della porta, Troppo poco. Resta troppo lontano dalla porta e non è servito nella maniera che perferirebbe.

Novellino: 5. Gioco troppo lezioso. Mai si cerca la profondità. Se voleva aumentare le probabilità per vincere, il primo cambio, inizio ripresa, doveva essere D’Alessandro e giocare con tre punte. Dopo eventualmente poteva togliere Dionisi, ma mai cambiarlo con Cellerino.

Gianni Picchi

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