L’Armando Picchi terra di conquista.

16 aprile 2011 00:25 Commenti disabilitati

Livorno-Crotone                      1-2

Livorno: ( 4-2-2)De Lucia, Salviato, Miglionico, Knezevic ( 46’ Bernardini) Lambrughi, Schiattarella (67’ Galabinov) Barusso, Iori (57’ Parravicini) D’Alessandro, Danilevicius, Tavano. A disp. Mazzoni, Antunes, Lignani, Celllerino. All. Novellino

Crotone ( 4-3-3) Bindi, Correia, Tedeschi (75’ Abruzzese) Vinetot, Eramo, Lo viso ( 87’ Curiale) Calil, De Giorgio, Cutolo ( 76’ Galardo) Djuric. A disp. Concetti, Crescenzi, Hanine, Russotto. All. Menichini

Arbitro: Ostinelli di Como ( Bernardoni-Ponziani IV Uomo: Monaco)

Reti: 32’ Djuric(C) 80’ Eramo(C) 94’ Tavano (L)

Note: 82’ Espulso Barusso per doppia ammonizione

Spettatori: 921. Abbonati 2.732. Quota partita 25.589,92

Livorno– Se prima il Livorno prendeva gol in zona Cesarini adesso inizia dalla mezz’ora. Il Crotone con due tiri in porta si aggiudica l’intera posta. Ancora una volta la squadra ha messo in evidenza la mancanza di non saper creare gioco. Sulle fasce si gioca poco e, carenza maggiore, non si riesce a mettere in difficoltà il portiere avversario. E pensare che Bindi è il terzo portiere. I giocatori corrono, si muovono: ma la palla resta sempre lontana dall’area di rigore. Novellino parte con quattro difensori, con la novità di Salviato a destra. Nel mezzo Jori con Barusso e con Schiattarella, a destra, e D’Alessandro, a sinistra. Davanti Tavano con Danilevicius al posto di Dionisi squalificato. La partenza è buona. Tanto che Danilenicius, nella prima mezz’ora, ha la possibilità di calciare a rete per tre volte. Bindi ha ringraziato. Non un idea per mettere una punta in condizioni di battere, decentemente, a rete. Così si và al riposo con una unica emozione,  quella del gol del Crotone.

De Lucia mette palla a terra fuori area di rigore e nel calciare scivola. La palla arriva a Djuric, a metà campo, solo ( e pensare che alla scuola calcio viene insegnato, sul rinvio del proprio portiere, di stare davanti all’uomo) ferma la palla e calcia, facendo un pallonetto, che si insacca. Nella ripresa il Livorno dà la sensazione di avere un passo in più, con D’Alessandro, portato a destra, che dà maggior brio alle azioni; ma Bindi resta ancora disoccupato. Knezevic non rientra, per un problema alla caviglia destra, ed al suo posto entra Bernardini.Novellino cerca di cambiare volto alla squadra. Esce Jori ed entra Parravicini, che và a destra e Schiattarella a sinistra e Barusso centrale. D’Alessandro in fase di non possesso si abbassa , mentre in possesso funge da ala destra. Le cose non cambiano. Poco dopo il mister amaranto tenta di dare maggior peso all’attacco con l’inserimento di Galabinov. Così si schiera con un 4-2-4. Il Crotone continua a dormire tra due guanciali. Ma segna la seconda rete, grazie ad una disattenzione della difesa amaranto.

Si diceva che questa partita serviva per salire sul treno degli off. Ma ancora una volta questa squadra ha dimostrato di non avere i numeri per poter stare a certi livelli. Adesso dobbiamo guardarci alle spalle. La squadra parte bene, poi, dopo gennaio, inizia a calare. Questo è il ritornello da anni. In fondo la Società aveva costruito questa squadra per un progetto di tre anni. Quindi…Di solito chi scrive non parla mai degli arbitri. Ma, questa volta, vogliamo fare una eccezione. Da qualche anno non vedevamo un arbitro come il signor Ostinelli. Ha fischiato a senso unico. In una partita, giocata all’insegna del rispetto, ha sventolato i cartellini gialli in grande quantità, specialmente per gli amaranto. Dimenticando la coerenza. E qui la Società dovrebbe farsi sentire. Quando Eramo ha raddoppiato molti spettatori hanno lasciato lo stadio. Non vedendo il gol di Tavano. Ormai l’Armando Picchi è diventato terra di conquista.

Le Pagelle

De Lucia: 5,5. Sul primo gol ha la sfortuna di scivolare. Sul secondo ha tentato l’uscita rischiando di mettere a terra l’avversario, si è trattenuto. Purtroppo la partita è stata tutta qui.

Salviato: 5. Molta volontà. E solo volontà

Miglionico: 5,5. E’ il centrale difensivo e deve saper leggere e guidare.Con una squadra che ha tirato solo due volte, ed ha fatto due gol.

Knezevic: 5. Sul calcio, scivolando, di De Lucia, nessuno era davanti. Non era il suo avversario? ( 46’ Bernardini: 5. Non ha dato sicurezza alla difesa. E sulla seconda rete anche lui è colpevole)

Lambrughi: 6. Aveva Cutolo da marcare, e lo ha fatto bene, cercando anche di spingere.

Schiattarella. 5. Molta confusione. In fascia ha lavorato poco. (67’ Galabinov 5.5. Si muove abbastanza bene. Ma nessun cross per la sua testa)

Barusso: 5,5. Solito uomo ovunque. Una corsa, che difficilmente riesce a frenare al momento giusto. Tatticamente è indisciplinato

Jori 5. Non ha giocatori sulle fasce per poter mettere in evidenza una sua dote. Nel girone d’andata era più positivo. Senza Luci accanto soffre maggiormente. (57’ Parravicini: 5,5. Ben tornato. Nel fine campionato, se stà bene fisicamente, può dare il suo buon contributo.)

D’Alessandro: 6. Parte da sinistra, che non deve amare. Per i primi 15-20’ del secondo fa impazzire gli avversari e colpisce anche un traversa a portiere battuto. Spesso predica nel deserto.

Danilevicius: 5. Tre tiri nella prima mezz’ora che fanno il solletico a Bindi. Poi, si abbassa molto, e la porta non la vede mai.

Tavano. 6. Per la rete e per provare a farsi spazi per il tiro, che poi non trova. Ma il Tavano che conoscevamo è un altro.

Novellino. 5. Non è riuscito a dare un giuoco alla squadra. Ci aveva illuso con il Novara ed il Torino. Poi abbiamo raccolto molto in negativo. E’ chiaro che le colpe non sono tutte sue. Gli allenatori non sono maghi.


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