Cultura&Libreria: Gli appuntamenti della Libreria Erasmo… 21, 23, gennaio

18 gennaio 2015 03:02 Commenti disabilitati
"Venditori di Fumo" la copertina

“Venditori di Fumo” la copertina

Mercoledì 21 gennaio, alle ore 17.30, alla Libreria Erasmo di via degli Avvalorati, appuntamento con il nuovo saggio di Giuliano Pavone “Venditori di fumo. Quello che gli italiani devono sapere sull’Ilva e su Taranto” (Barney Edizioni).

In una telefonata intercettata, due membri della famiglia Riva, i proprietari dell’Ilva, usano l’espressione “vendere fumo”. Una formula involontariamente emblematica di una vicenda in cui alle emissioni nocive del grande stabilimento si aggiunge la cortina di disinformazione che le ha coperte. Quella di Taranto è rimasta a lungo una tragedia silenziosa, schiacciata sotto il peso del ricatto occupazionale e di “relazioni pericolose” intrattenute dall’Ilva con quelli che dovevano essere i suoi controllori: sindacati, forze dell’ordine, organi di giustizia, stampa e la politica fino ai più alti vertici nazionali. E a partire dal luglio 2012, quando sequestri e inchieste hanno finalmente acceso i riflettori sulla vicenda, dall’occultamento della realtà si è passati alla sua mistificazione. Il caso Ilva oggi viene troppo spesso rappresentato come una semplice vertenza occupazionale o una questione di politica industriale. I drammatici dati di malattia e di morte, che qualcuno contro ogni evidenza mette ancora in dubbio, vengono derubricati a fattore scatenante di un problema squisitamente economico, anziché essere considerati essi stessi il problema. L’Ilva è oggi il terreno su cui si misurano le vere priorità e la credibilità del nostro Paese. Una storia profondamente italiana, fatta di grandi opere e grandi omissioni, di scelte avventate e di malaffare, di cinismo e umanità, ignavia ed eroismo.

Venerdì 23 gennaio, alle ore 17.00, presso la Libreria Erasmo di via degli Avvalorati, prende il via il workshop di drammaturgia “L’elaborazione di un copione teatrale” a cura di Patrizia Pasqui, diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Genova, regista e drammaturga.

Il primo laboratorio, dal titolo “COMPAGNI DI VIAGGIO”, è tratto dalle storie vere che Alessandra Ballerini, avvocato civilista specializzata in diritti umani e immigrazione, ha raccolto nel libro “La vita ti sia lieve. Storie di migranti e altri esclusi” (Edizioni Melampo).

In questo incontro, aperto a tutti, è proposto un testo teatrale in lavorazione, che affronta argomenti d’impegno sociale e di attualità. Non uno spettacolo vero e proprio, ma quello che c’è un attimo prima: il testo ancora in bilico tra la pagina e la scena. Un momento delicato dove, grazie al giudizio del pubblico, si potranno mettere meglio a fuoco potenzialità non pienamente sviluppate ed eventuali  punti di forza.

All’incontro saranno presenti, Alessandra Ballerini, autrice del libro da cui prende spunto il copione, e l’attore Mario Spallino che leggerà ed interpreterà alcuni brani del libro.

Nel libro “La vita ti sia lieve” (Edizioni Melampo) Alessandra Ballerini, avvocato civilista specializzata in diritti umani per l’immigrazione,  racconta le storie dei migranti, degli uomini, delle donne e dei bambini visti da vicino nel corso di anni trascorsi in difesa degli ultimi. Sono storie di madri combattive che cercano di avere la custodia dei propri figli, di bambini abbandonati a se stessi, di prostitute ribelli e di uomini naufraghi in un paese spesso inospitale. Sono racconti di persone normali e nello stesso tempo eroiche, schiacciate da destini, ingiustizie, meschinità insopportabili. Alle loro storie s’intrecciano le vicende di donne e uomini giusti che a queste esistenze tendono una mano condividendone e alleggerendone, in parte, il peso.

Alessandra – riporta lo scrittore Erri De luca nella prefazione – scrive i capitoli dei suoi incontri con il più impellente dei bisogni umani, quello di giustizia. (…) Alessandra accompagna per mano il lettore, dove lui non può entrare senza mandato, senza tesserino. Lei passa oltre i fili spinati e scrivendo li rompe, perché le reclusioni, tutte quante, sono sigillate dal silenzio e scardinate dalla parola.”

 Alessandra Ballerini è stata consulente della “Commissione Diritti Umani” del Senato; ha presentato diversi ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro le espulsioni di massa di profughi verso la Libia; ha seguito le cause di manifestanti pacifisti feriti durante il G8 di Genova del 2001 e i ricorsi contro le espulsioni dei manifestanti stranieri. Da sempre attiva sul campo in Italia e all’estero, collabora con Amnesty International, Terres des Hommes, il Sorriso Francescano, le Suore della Misericordia, l’Ufficio immigrati della Cgil, la Caritas e la Comunità San Benedetto al Porto di Don Gallo. Si occupa di affidi di minori, di tutela di emarginati e di donne vittime di violenza. Lavora con il Centro Antiviolenza della Provincia di Genova. Ha partecipato agli spettacoli “Dinieghi” e “Rifugiati”, messi in scena al Parlamento Europeo e in diversi Teatri italiani.

I testi selezionati per i prossimi laboratori sono:

 ETIOPIA E DAMASCO – sviluppo di un testo già presentato al pubblico intitolato “Etiopia detta Pia” con Claudia Bendinelli; racconta il dopoguerra livornese attraverso questi due personaggi, Etiopia e Damasco, una “segnorina” e un rastrellatore di mine.

 LA GUERRA NON UCCIDERÀ IL CALCIO – tratto dal libro di Christian Elia “Storie in fuorigioco, non tutte le partite di calcio finiscono al 90°” (Edizioni E il mensile); il calcio e la guerra sono faccende politiche che spesso si intrecciano.

 EDIZIONE SPECIALE GRANDE GUERRA – Ampliamento dello spettacolo prodotto da Emergency “Stupido Risiko” che da anni è portato in tournée da Mario Spallino, diventato un libro omonimo (Edizioni Carthusia); il focus è sulla prima guerra mondiale, cent’anni dopo.

Venerdì 23 gennaio, alle ore 18.00, a Roma, alla Libreria AltroQuando, via del Governo Vecchio, 80, presentazione del libro-catalogo (Edizioni Erasmo) I Luoghi di Modigliani, tra Livorno e Parigi di Luca Dal Canto, regista, videomaker e fotografo. Il suo ultimo cortometraggio Due giorni d’estate (2014) è stato selezionato fuori concorso al 67° Festival di Cannes, mentre il precedente Il cappotto di lana (2012) è stato uno dei film brevi italiani più premiati nel 2013.

Oltre all’autore sarà presente all’incontro, coordinato da Michele Cecchini della Casa Editrice Erasmo, l’attrice Giulia Rupi, che leggerà alcuni passi del libro.

Luca Dal Canto, ha voluto ripercorrere nel libro-catalogo gli itinerari modiglianeschi a Livorno e Parigi per indagare, da un lato, come – e quanto – quei luoghi siano mutati in circa un secolo di cambiamenti sociali, urbanistici e culturali; dall’altro per ripercorrere, proprio attraverso gli scorci offerti dalle due città, la vicenda artistica e umana di Modigliani.

L’occhio contemporaneo ma affettuoso di Luca Dal Canto - scrive Giorgio Cricco nella prefazione al libro-catalogo – restituisce con rigore documentario non solo il diario (nel senso di scansione cronologica) di un percorso artistico, quanto il mutamento (e un occhio romantico potrebbe intenderne anche la degenerazione) del panorama urbano di un secolo”.

Nel volume scopriamo così, ad esempio, che del prestigioso atelier di Guglielmo Micheli, primo maestro di pittura di Modigliani, dislocato al piano terreno della prestigiosa Villa Baciocchi, non resta oggi che un’anonima porticina; allo stesso modo, le povere case parigine che accolsero l’inquieto artista appaiono oggi normalizzati edifici residenziali.

Impreziosito dalle illustrazioni grafiche di Enrica Mannari, ciascuno scatto è corredato da un’approfondita didascalia in cui si delinea un episodio tratto dalla biografia di Modigliani. Questo materiale, frutto di un’attenta ricerca storica e bibliografica, permette di ricostruire e approfondire sia la tormentata vicenda umana di Modigliani, sia il suo percorso artistico.

Ne emerge una storia fatta di bistrot, strade, palazzi, cafè, piazze, studi gelidi e angusti, ambienti un tempo pieni di vita e di cultura.
La figura di Modigliani, affascinante e unica nel contesto artistico dei primi anni del XX secolo, ha fissato in questi luoghi e in modo indelebile l’immagine romantica e maledetta dell’artista geniale; incompreso e allo stesso tempo incapace di aderire ad alcuna tendenza espressiva della propria epoca, egli ha saputo imprimere alle proprie opere uno stile personale ed enigmatico.

La mostra “I Luoghi di Modigliani, tra Livorno e Parigi”, realizzata dall’Associazione Culturale Bredenkeik con la collaborazione di piratiesirene.it e del Centro Culturale Vertigo, si è svolta per la prima volta nell’estate del 2014 alla Bottega del Caffè di Livorno nel quartiere seicentesco de La Venezia (oltre 3.000 presenze in tre settimane) e nello scorso mese di dicembre, nelle stanze della Casa natale di Modigliani di via Roma; attualmente (fino al 17 febbraio) è allestita a Pisa, al Blu Book Store di Palazzo Blu dove è in corso la mostra “Modigliani et ses amis”.

la redazione

 

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