Euro 2020 – Nasce la Nations League: c’è l’ok dell’Uefa Il Comitato Esecutivo Uefa ha approvato il format finale e il calendario della nuova Nations League, che partirà dal 2018

6 dicembre 2014 02:47 Commenti disabilitati

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La manifestazione sarà caratterizzata da promozioni e retrocessioni, vedrà una squadra vincente ogni anno dispari e sostituirà la maggior parte delle amichevoli, aggiungendo fascino al calcio delle squadre nazionali.

In particolare la Nations League sarà giocata da settembre a novembre 2018 mentre le qualificazioni per Euro2020 saranno giocate da marzo a novembre 2019 e i successivi spareggi a marzo 2020. La Nations League sarà composta da quattro divisioni (A, B, C e D), e ciascuna divisione sarà suddivisa in quattro gruppi da 3-4 squadre: la Divisione A includerà le squadre con il ranking più alto, la Divisione D quelle con il più basso. Le Divisioni A e B saranno formate da quattro gruppi di tre squadre ciascuna, la C da due gironi di tre squadre e due gruppi di quattro, la D da quattro gruppi da quattro.

Nella prima edizione della competizione, le squadre partecipanti saranno classificate in accordo al coefficiente del ranking per le squadre nazionali (ranking al 15 novembre 2017, in coincidenza con la conclusione delle qualificazioni per i Mondiali del 2018). In ciascuna divisione, le quattro squadre vincitrici vengono promosse (o giocano nelle Final Four) e quattro squadre vengono retrocesse in vista della prossima competizione in programma nel 2020.

Per quanto riguarda invece i Mondiali del 2022, saranno applicate le stesse regole ma adattate in base al numero di posti disponibili. Per quanto riguarda le altre decisioni dell’Esecutivo, l’Olanda è stata selezionata per ospitare gli Europei femminili del 2017, per la prima volta a 16 squadre. Decisione importante sul fronte Crimea, i cui club non potranno partecipare a qualsiasi competizione organizzata dalla Federazione russa – a meno di via libera da parte di Uefa e Ucraina – a partire dall’1 gennaio 2015. Da marzo scorso, infatti, la Russia aveva ‘accolto’ tre club (TSK Simferopol, SKCHF Sevastopol e Zhemchuzhina Yalta) dopo l’annessione della Crimea.

Ecco come funziona

QUALIFICAZIONI: TUTTO INVARIATO… - Cominciamo subito col dire che gli Europei in sé, a parte il discorso organizzativo di dover giocare in 13 Paesi diversi, non subiranno grosse modifiche a livello di qualificazioni. Le squadre partecipanti alla fase finale – giugno e luglio 2020 – saranno in totale 24, con la corsa inziale che vedrà impegnate 54 squadre: si comincerà nel marzo del 2019, e dunque non più nel settembre posizionato immediatamente dopo i Mondiali (in questo caso del 2018). Dieci gruppi (6 gruppi da 5 squadre, e 4 gruppi da 6 squadre, ndr).… MA RESTANO ANCORA 4 POSTI – A qualificarsi le prime due di ogni girone, per un totale di 20 squadre. E le restanti  quattro? Scordatevi i classici playoff con sfide d’andata e ritorno tra le migliori terze qualificate dei vari girone. Si cambia, grazie alla nascita della nuova Nazions League che scatterà ufficialmente nel settembre 2018.a 6 squadre, ndr).

NATIONS LEAGUE: ECCO LA RIVOLUZIONE – La nuova lega e le qualificazioni agli Europei saranno dunque connesse, ma il nuovo torneo avrà lo scopo di andare a sostituire le tante amichevoli internazionali e soprattutto livellare le sfide tra le varie squadre. Oltre a prevedere un vero e proprio vincitore, la National League sarà anche l’ultimo passaggio utile per salire sul treno per Euro 2020. Le gare della fase a gironi di UEFA Nations League si svolgeranno nell’arco di sei giornate da settembre a novembre 2018.

COME FUNZIONA – Verranno create 4 Division, formate da 4 gironi a 4 o 3 squadre (così da garantire – andata e ritorno – tra le quattro e le sei partite, ndr) in base al coefficiente Uefa. Le prime classificate dei quattro gironi della Division A (che vedrà ovviamente le 12 Nazionali più forti d’Europa) si giocheranno nel giugno 2019 il titolo di campioni in una sorta di mini torneo. Interessante anche l’introduzione di “promozioni e retrocessioni” che coinvolgeranno le prime e le ultime squadre dei vari gironi (ovviamente nessuna promozione per chi è già presente nella Division A, e nessuna retrocessione per chi invece sarà nel fanalino di coda Division D, ndr).

Chi ai playoff per Euro 2020? Semplice, le prime 4 squadre dei rispettivi 4 gironi delle varie Division: un totale di 16 formazioni che si giocheranno tutto nel marzo 2020. Nel caso in cui una o più delle vincitrici avessero già centrato l’accesso alle fasi finali attraverso le classiche qualificazioni, i posti verranno assegnati alla squadra seconda nella divisione e così via in ordine decrescente (passando anche alla divisione inferiore se necessario). Per velocizzare quest’ultimo step, la Uefa ha previsto due semifinali e una finale, ma esclusivamente in gare secche. Quattro vincitrici che si andranno così a sommare alle 20 che avevano strappato il pass per Euro 2020 nella tradizionale fase a qualificazione.

Stadio Olimpico

Stadio Olimpico

Il Comitato esecutivo della Uefa ha detto sì: anche l’Italia ospiterà Euro 2020 con l’Olimpico di Roma. Lo stadio della capitale, candidato dalla Federcalcio come una delle sedi del primo torneo itinerante nella storia del calcio continentale – un’idea partorita dalla mente di Michel Platini per festeggiare i 60 anni della federazione europea -, sarà teatro di tre partite della fase a gironi e di un quarto di finale.

Come Roma, anche Baku (capitale dell’Azerbaijan),Monaco (Germania) e San Pietroburgo (Russia), ospiteranno tre gare della fase a gironi e un quarto di finale, mentre per le partite principali della competizione, le due semifinali e la finalissima, è stato designata Londra con lo stadio di Wembley.

Le altre città interessate (tre partite della fase a gironi più un ottavo di finale per tutte) sarannoBruxelles (Belgio), Copenhagen (Danimarca), Budapest (Ungheria), Amsterdam (Olanda),Dublino (Irlanda), Bucarest (Romania), Glasgow (Scozia), Bilbao (Spagna), per un totale di 13 sedi complessive.

Fonte: Europsort

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