Cultura&Spettacolo: ” L’Amico Fritz” ha inaugurato la stagione lirica del Goldoni di Livorno a Claudia Nicole Calabrese e Tommaso Mangifesta le borse di studio del Rotary

9 dicembre 2014 02:01 Commenti disabilitati

l'amico fritzLIVORNO – La stagione lirica della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno si è inaugurata  domenica 7 dicembre con la messa in scena de” L’amico Fritz” di Pietro Mascagni, in occasione del suo 151esimo compleanno (Livorno 7 dicembre 1863- Roma 2 agosto 1945).

Si è trattato della ripresa dell’edizione del centenario di quest’ opera  lirica. Il debutto avvenne a Roma al Teatro Costanzi il 31 ottobre 1891, avvenuta nel 1991 al teatro “La Gran Guardia” di Livorno con quindi le stesse bellissime, e meravigliose scene, come anche i costumi, che portano la firma di Ivan Stefanutti, e la stessa regia ben curata professionalmente in tutti i minimi dettagli dall’attrice- regista Simona Marchini.

Di diverso in questo allestimento c’era solamente il cast dei cantanti, che sono stati scelti , ad eccezione dell’ormai affermato tenore toscano Giorgio Casciarri nella parte di Fritz, tra i partecipanti alla Masterclass,  che si è svolto presso il teatro Goldoni, come ogni anno, e che ha avuto come docente il noto soprano friulano Fiorenza Cedolins, una delle maggiori interpreti italiane a livello internazionale attualmente in carriera nel campo lirico.

Ottima l’interpretazione della giovanissima Chiara Mogini, che, come debuttante, ha dimostrato di avere buone doti per intraprendere questa carriera artistica, a giudicare dagli applausi  ricevuti, interpretando la parte di Suzel, con dolcezza, e femminilità, proprio come una giovanissima ragazza, che cerca di coronare il sogno delle nozze con l’uomo da lei amato in questo caso Fritz, che, inizialmente, era contrario al matrimonio.

Un cast lirico quindi tutto formato da giovani in erba, che hanno dimostrato di avere  la passione per la lirica, e che hanno dato dimostrazione di aver saputo apprendere i consigli, e l’insegnamento, impartiti dalla loro insegnante durante la Masterclass.

I nomi, oltre a Chiara Mogini, e Giorgio Casciarri, Elena Bresciani (Beppe lo zingaro), Salvatore Terrazzino (David il rabbino), Federico Bulletti ((Federico), Federico Masi (Hanezò), Laura Surricchio (Caterina).

Claudia Nicole Calabrese

Claudia Nicole Calabrese

L’orchestra era formata anch’essa dai giovani musicisti del cantiere lirico del teatro Goldoni, diretti dal maestro Mario Menicagli, che, con la sua bacchetta di direttore d’orchestra, ha saputo, nei momenti più

Tommaso Mangifesta

Tommaso Mangifesta

emozionanti  della vicenda, accentuare il suono dei violini, tipico delle opere mascagnane, regalando, poi, al maestro Pietro Mascagni, in occasione del compleanno la concessione del bis dell’ “Intermezzo dell’Amico Fritz”, richiesto a gran voce dal pubblico presente dopo la prima esecuzione.

Prima dell’inizio dello spettacolo Paolo Demi, direttore generale della Fondazione Goldoni, ha voluto ringraziare pubblicamente tutte le maestranze,  che, in pochi giorni, hanno lavorato intensamente, affinchè potesse andare in scena alla perfezione questo “Amico Fritz”. Successivamente ha preso la parola Alberto Paloscia, direttore artistico della stagione lirica, che, dopo aver illustrato l’importanza della Masterclass, che ha selezionato gli  interpreti di quest’opera, ha concluso il proprio intervento facendo gli auguri di buon compleanno al  maestro concittadino Pietro Mascagni, accompagnati dall’applauso del pubblico.

Infine Riccardo Costagliola, presidente del Rotary Club Livorno, che è sempre vicino alla Fondazione Teatro Goldoni, ha consegnato due borse di studio a due  giovani artisti, che si sono particolarmente distinti nel corso degli studi, presso il cantiere lirico del teatro Goldoni, e che sono risultati essere: Claudia Nicole Calabrese e Tommaso Mangifesta.

Prossimo appuntamento con la lirica al teatro Goldoni sabato 13 dicembre, ore 20.30, e domenica 14 dicembre, ore 17.00 con “La Rondine”, commedia  lirica in tre atti su libretto di Giuseppe Adami, con la musica di Giacomo Puccini.

Massimiliano Bardocci.

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