Cultura&Libreria: Tre appuntamenti da non perdere con la libreria Erasmo e la Bottega del Caffè

9 dicembre 2014 01:41 Commenti disabilitati
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MaryLou’s English Let’s Sing  di  MaryLou Russomanno

LIVORNO – Sarà presentato il libro di MaryLou Russomanno, “MaryLou’s English Let’s Sing” (Edizioni Erasmo).

Questo libro nasce dall’esperienza di un’insegnante madrelingua inglese, appunto MaryLou Russomanno, e si rivolge ai bambini dai 4 ai 10 anni. Ogni pagina, illustrata a colori, è accompagnata da una canzone che si trova nel cd allegato: s’inizia dall’alfabeto – particolarmente efficace per lo spelling, vera difficoltà per chi impara l’inglese – per passare poi ai numeri, al corpo umano, alle feste, alle stagioni e ad altri vari aspetti della vita dei bambini, attraverso testi esclusivamente in lingua inglese.

L’esperienza di anni d’insegnamento ha dimostrato che l’abbinamento di musica e parole facilita la memorizzazione e può rappresentare un valido supporto per i bambini che hanno difficoltà nell’apprendimento.

Appuntamento: mercoledì 10 dicembre, ore 17.00

Dove? Libreria Erasmo via degli Avvalorati, 62

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Leonardo Gonnelli e Babbo Natale  presentano il libro  “Gingol Bel

LIVORNO – Giovedì 11 dicembre, alle ore 17.30, per In Inverno, alla Bottega del Caffè”, contenitore culturale di libri, arte, teatro, musica e altro… a cura dell’Associazione Lavoratori Comunali, appuntamento con Leonardo Gonnelli e il suo libro “Gingol Bel (Edizioni Del Boccale). Oltre all’autore e per amicizia con lo Stesso, interverrà, vera e propria Guest Star dell’incontro, Babbo Natale.

L’iniziativa è a cura dell’Associazione Lavoratori Comunali e della Libreria Erasmo di via degli Avvalorati.

Gingol Bel è una piccola strenna di parole, non un libro, ma un curioso libriccino composto da un incipit davvero insolita – una lettera scritta di pugno da Babbo Natale e rivolta all’autore – e altri 12 racconti brevi che hanno come denominatore comune il Natale.

Racconti in cui affiora la perfida testimonianza di chi, con un po’ di subdola crudeltà, sul finire dell’infanzia ci ha spifferato tutto, perché quell’uomo vestito di rosso con barba bianca al seguito mica esiste e ancora: « Come fai a berle tutte, minchione!».

Pagine ritmate dai dilemmi di vigilie di Natale trascorse in casa con i parenti che si vedono solo in quel frangente, di famiglie tanto assurde quanto vere animate da un caos esplosivo di situazioni.

Passaggi esilaranti, come quello in cui un pandoro viene indossato come un colbacco inglese da una nonna rincoglionita, ma perfettamente lucida nel considerare le dinamiche domestiche; passi più intimi e profondi che raccontano di traumi vissuti che vengono risolti la notte di Natale in un finale sorprendente e fiabesco.

Parole a volte toccanti, qualche volta maleducate, tutte tenute insieme da un filo sottile di ironia che aprono e chiudono scene che tutti quanti abbiamo vissuto almeno una volta.

Ma nella conformità delle vicende che si legano al Natale, nulla appare scontato per i vari personaggi che animano le storie: il portuale che sogna la sua impresa, una donna che impersona la Madonna per l’Avvento e che durante la rappresentazione partorisce, un vecchio che ricorda tutti i nomi della gente, un uomo delle fiabe…

L’autore dedica questa piccola opera proprio a questo uomo, a Franco Ferrucci che rivive nell’ultimo racconto in maniera struggente e che viene immaginato come un viaggiatore alla ricerca del grande mistero dell’esistenza.

Insomma un Gingol Bel pieno di sorprese, un piccolo viaggio di parole che trasportano il lettore nella dimensione del Natale come riscoperta di un antico valore, una tradizione che occorre difendere dal vituperio dell’esistenza, perché per dirla come Leonardo Gonnelli: si può non credere alla città di Atlantide, agli Ufo o alla Befana, ma guai a non credere ancora a Babbo Natale.

Sarebbe un peccato non lasciarsi ancora avvolgere dalla nostra parte bambina e guardare per un istante almeno e con lo stesso disincanto dell’infanzia, il mondo che ci passa avanti impietoso e gelidamente reale.

Guai a non lasciarsi più sorprendere dal passaggio di una cometa che scompiglia la nostra immaginazione. Tanto meglio se con la sua coda di ghiaccio passa a Natale.

Leonardo Gonnelli, nato nel 1962, lavora e scrive a Livorno. Lavora soprattutto di giorno, scrive la notte. È autore, per le Edizioni Erasmo, dei libri “Lo Scoglio della Regina”, “Linee di fuga. Stretti in un cinquino rosso corallo” e per le Edizioni del Boccale “Il Ciliegio smemorato”.

Appuntamento: giovedì 11, ore 17.30

Dove?  Bottega del Caffè, vile Caprera

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“Don Zauker – Habemus Papam”  di Daniele Caluri e Emiliano Pagani

“Nelle buie stanze di un palazzo signorile si sta celebrando il più incredibile e violento degli esorcismi, mentre forze oscure tramano nell’ombra per gestire e dominare i grandi mutamenti in atto in questo secolo appena iniziato.

Guardatevi dai falsi profeti, ammoniva Matteo (15-20).

Ma anche le peggiori belve travestite da pecore belano di terrore, quando si trovano davanti al più feroce e affamato lupo della steppa: Don Zauker.”

 E ci sarà anche lui, Don Zauker per presentare il libro di Daniele Caluri e Emiliano Pagani “Don Zauker – Habemus Papam” dell’Associazione I Paguri. Con Daniele Caluri ci sarà anche Enrico “Lopo” Battocchi.

 Daniele Caluri, nato a Livorno nel 1971, collabora al Vernacoliere, mensile di satira, umorismo e mancanza di rispetto, da quando aveva 14 anni, creando i suoi primi fumetti: Fava di Lesso (1993), Nedo (1996), Luana la bebisìtter (1998).

Nel 2003, sempre per il Vernacoliere e con lo sceneggiatore Emiliano Pagani, comincia a pubblicare Don Zauker, esorcista, la serie che ha raggiunto la maggior notorietà, e che in Italia diventa presto un caso editoriale, di séguito tradotto e pubblicato anche in Francia, Belgio, Spagna e Canada.

Dal 2003 Caluri comincia la sua collaborazione anche con la Sergio Bonelli Editore come disegnatore di Martin Mystère e Dylan Dog, oltre che della collana Le storie.

Nel 2007 ha pubblicato per Adonis/Glénat e su sceneggiatura di Frédéric Brémaud, l’adattamento a fumetti del Michel Strogoff di Jules Verne, destinato al mercato franco-belga.

Nel 2008 è selezionato insieme ad altri noti fumettisti per illustrare l’Art.3 del volume La Costituzione illustrata. Nello stesso anno è contattato dallo staff di ItaliaWave per realizzare il manifesto della kermesse musicale. Nel 2011, per la Panini Comics, crea insieme a Emiliano Pagani la miniserie umoristica Nirvana, distribuita nelle edicole di tutta Italia e tuttora in corso di pubblicazione. L’anno dopo, sempre su testi di Pagani, crea il personaggio di Mircone, pubblicato su Il Male di Vauro e Vincino. Nel 2013 la Panini gli affida l’illustrazione di una variant cover per un albo degli Avengers, realizzato per la Marvel.

Daniele Caluri è docente di Disegno e Storia dell’arte per la Scuola Secondaria Superiore. È anche docente, insieme a Alberto Pagliaro, del Corso di Fumetto della Fondazione Trossi-Uberti, a Livorno. Numerosi, fino ad oggi, i riconoscimenti ottenuti per i suoi lavori.

Appuntamento: venerdì 12 dicembre, ore 18.00

Dove? Libreria Erasmo di via degli Avvalorati, 62

la redazione

 

 

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