Cultura&Spettacolo: “Da Balla a Dalla”… Livorno ha risposto con tantissimi applausi. Dario Ballantini… profeta in patria

… durante lo spettacolo
LIVORNO – Dopo la sala A di radio 2 di Via Asiago a Roma per Dario Ballantini è arrivato il palcoscenico del teatro Goldoni di Livorno, dove ha debuttato, in prima nazionale, con lo spettacolo, da lui scritto, ed interpretato, “Da Balla a Dalla storia di un’imitazione vissuta” per la regia di Massimo Licinio.
L’attore trasformista livornese ha voluto fare un omaggio alla propria città, scelta appositamente per il debutto teatrale, esibendosi con maestria, semplicità, e professionalità, sul palcoscenico quasi per scommessa, ottenendo, come premio, il successo, e tantissimi applausi, da parte del numeroso pubblico presente in sala, che ha, quindi, apprezzato lo spettacolo esprimendo pareri favorevoli.
Ben due ore di intrattenimento, che, Ballantini, ha dedicato all’amico, e grande cantautore bolognese, Lucio Dalla attraverso il racconto di vita, intramezzato dall’interpretazione di brani musicali, e con trasformazioni di trucco in diretta, in lui iniziato da quando frequentava il liceo, e Dalla era oggetto dei suoi disegni sui diari, e libri di scuola, ricordiamo che, Ballantini, è anche un pittore di nota fama, anzi un grande pittore, come lo definiva il cantante, e terminato con il momento in cui lo ha conosciuto personalmente, dopo anni, che lo imitava.
Uno spettacolo raffinato, e ben coordinato nei vari momenti, dove si alternano la recitazione, la proiezione di disegni, le foto dell’artista, e l’esecuzione di brani famosi di Lucio Dalla.
Ad accompagnare Dario Ballantini sul palco, anche cinque musicisti professionisti, diretti dal maestro Stefano Cenci.
Al termine dello spettacolo la voce del trasformista è tornata, ricordiamo che, durante la sua esibizione, ha mantenuto, sempre, il tono di quella di Lucio Dalla, e non sappiamo come abbia fatto visto, che è molto difficile, e forse è questa l’unica difficoltà; ma ci è riuscito pienamente, il Dario Ballantini naturale che ha ringraziato, tra gli applausi, tutto il pubblico presente, e la Fondazione Teatro Goldoni, che gli ha dato l’opportunità di debuttare in prima nazionale nella propria città.
Dopo Livorno, lo spettacolo “Da Balla A Dalla storia di un’imitazione vissuta”, farà tappa a Cosenza, Fasano, Asti, Riva del Garda, Roma (al teatro sala Umberto dal 20 gennaio 2015) ed a Milano ai primi di Marzo.
Al termine dello spettacolo abbiamo parlato con lui.
Lo spettacolo è terminato da poco la tensione è ormai passata?
“E’ stato molto emozionante e importante per me perché da bambino son venuto al Goldoni a vedere la Tosca di Puccini con mio nonno e tornarci come attore, portando in scena uno spettacolo da me scritto e interpretato dedicato a Lucio Dalla il cantante che ho sempre amato raccontandone tutte le vicende della nostra amicizia, per me è un sogno proprio realizzato“.
Possiamo dire che, da adesso, Ballantini, oltre che attore trasformista, e pittore, è anche autore di testi teatrali?
“Direi, che, in questo caso, si tratta di una narrazione vera di cose, che mi sono capitate. Più che un testo teatrale lo giudico un recital confessione”.
Appena salito sul palco qual è stato il tuo pensiero, avendo, davanti a te, il pubblico della tua città?
“Speriamo di non sbagliare niente”.
A chi dedichi il successo di questo spettacolo?
“Lo dedico ai miei figli, perchè hanno la pazienza di avere un babbo, che è sempre in giro per l’Italia; ma anche perché, quando li ho fatti ridere da bambini, li ho fatti ridere con le canzoni di Lucio Dalla. Grazie comunque a tutti, un grande saluto.”
Massimiliano Bardocci
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