Cultura&Libreria: Liliana Rampello ed il suo libro “Sei romanzi perfetti” a Livorno … Donatella Stefanini ed il suo libro “Il secondo martedì del mese” a Pontedera

3 novembre 2014 02:00 Commenti disabilitati
la copertina

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LIVORNO – Venerdì 7 novembre, alle ore 17.00, alla Libreria Erasmo di via degli Avvalorati, Giuliana Giulietti dialoga con Liliana Rampello autrice di “Sei romanzi perfetti” su Jane Asten (Il Saggiatore).

Ragione e sentimento, Orgoglio e pregiudizio, Mansfield Park, Emma, L’abbazia di Northanger, Persuasione: sono sei romanzi scritti da Jane Austen tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Come mai, dopo due secoli sono ancora amati in tutto il mondo da migliaia di lettori e di lettrici? Qual è il piacere sottile che si sprigiona dalla sua prosa?

Liliana Rampello riattraversa l’intero universo narrativo della scrittrice seguendo tre direzioni di fondo caratteristiche del romanzo classico – personaggio, trama e spazio – che illuminano la sua straordinaria modernità. Seguendo questo filo, l’autrice mostra come, nel secolo in cui Goethe inventa il romanzo di formazione maschile, Jane Austen compia una mossa impensata, abbandonando l’eroina tradizionale e inventando una giovane donna che, all’interno di relazioni sensate, diventa protagonista del primo romanzo di formazione femminile e padrona del proprio destino. Anche la trama subisce un profondo mutamento, perché la scrittrice è così abile da rubare alla grande tradizione del teatro di Shakespeare il dialogo come vero e proprio motore della narrazione, così che la conversazione è un’azione in grado di modificare l’intera storia. L’ultima sorpresa è la messa a fuoco della costruzione di uno spazio molto limitato, in cui Jane Austen fa muovere i suoi personaggi, fino a trasformare la geografia dei luoghi in una geografia morale.

Liliana Rampello ha insegnato Estetica all’Università di Bologna. Ha scritto molti saggi e ha dedicato una monografia a Marcel Proust, La grande ricerca, edito da Pratiche nel 1994. Ha curato e introdotto il volume Virginia Woolf tra i suoi contemporanei (Alinea, 2002); nel 2005 è uscito per La Tartaruga Edizioni il suo saggio Miracoli quotidiani: Virginia Woolf (in Concepire l’infinito, a cura di Annarosa Buttarelli). Con il Saggiatore ha pubblicato Il canto del mondo reale. Virginia Woolf. La vita nella scrittura, Sei romanzi perfetti. Su Jane Austen; inoltre, ha scritto la postfazione a Il secondo sesso di Simone de Beauvoir, l’introduzione a La libraia di Joyce. Sylvia Beach e la generazione perduta di Noel Riley Fitch e la postfazione a Piccoli uomini. Maschi, ritratti dell’Italia d’oggi di Lidia Ravera.

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PONTEDERA – Venerdì 7 novembre, alle ore 18, alla Libreria Roma di Pontedera, via della Misericordia, 18,  appuntamento con il libro di Donatella Stefanini, “Il secondo martedì del mese”, Edizioni del Boccale. Interviene lo scrittore Giorgio Bernard.

“Barbara lasciò che la porta a doppio battente si chiudesse silenziosa dietro di lei.Come ogni sera, concludeva il giro dellalbergo passando dalla cucina. Era una sua consuetudine quella di andare ad augurare buon lavoro al personale che vi lavorava. Fino a due anni prima era anche un giro di controllo, ma da quando si era insediato il nuovo chef non c’era assolutamente bisogno di alcuna ispezione perché tutto procedeva a dovere; solo che le piaceva quel mondo di acciai luccicanti, e vedere uno staff di dieci persone muoversi velocemente e lavorare in sincronia perfetta la appagava. Perfino il sottile profumo dei cibi in cottura che aleggiava nell’ambiente le pareva armonioso. Quando aveva deciso di frequentare la scuola alberghiera dopo le medie, aveva scartato a priori l’idea di scegliere il corso di cucina, non perché non le interessasse, ma perché non voleva che la sua creatività si limitasse ad un solo ambito.Era una bambina ma sapeva già cosa voleva fare: le piaceva il mondo del turismo, soprattutto quello degli alberghi e aveva già deciso che da grande ne voleva uno tutto per sé da far funzionare dalla A alla Z. Voleva essere il direttore.Uscì dal corridoio di servizio che portava alla hall e mentre con lo sguardo incrociava le lancette sul quadrante al suo polso, sentì il suono sordo provenire dal grande orologio sul caminetto di marmo della sala grande che batteva la mezza. Erano le diciannove e trenta ed era martedì, il secondo martedì del mese …..”

la redazione

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