Cultura: Presentazione del volume “Livorno Linea 1” di Luigi Angelica … Un viaggio fotografico attraverso la città con il bus della linea 1
LIVORNO – E’ un viaggio fotografico a bordo del bus 1, tra le bellezze di Livorno, il volume “Livorno Linea 1” del fotografo Luigi Angelica, che sarà presentato domenica 23 novembre, alle ore 16, al Meeting & Conference Center Palazzo Pancaldi (viale Italia 56).
Come spiega Angelica, il bus della linea 1 è il mezzo di trasporto pubblico più sfruttato per recarsi a far la spesa al mercato centrale, per un aperitivo alla Baracchina Bianca, per attendere l’uscita dei cadetti dall’Accademia Navale o andare allo stadio, all’ippodromo, alla spiaggia dei Tre Ponti e ancora verso Antignano per terminare al belvedere dominato dalle colline di Montenero, mentre in lontananza il Castel Boccale incuriosisce e invoglia a proseguire per un nuovo percorso verso le rocce di Calafuria. Il fotografo ha fatto una selezione dei suoi più significativi scatti delcentro cittadino, di piazza Cavallotti e del Mercato Centrale, dei personaggi caratteristici, di architetture e bellezze del lungomare, per un libro che “non vuole essere una guida turistica e tantomeno storica, un omaggio alla mia città che sento profondamente e che continuo a scoprire fra sogno e realtà”.
Alla presentazione interverranno, oltre all’autore, Nicola Perullo (assessore al Turismo e Sport del Comune di Livorno), Maria Lia Papi (Archivio di Stato), Massimo Bassano (fotogiornalista della National Geographic), Mauro Zucchelli (giornalista) e il critico d’arte Nicola Micieli.
Proiezioni digitali e slide show di Caterina Angelica.
Luca e Sara Dieci interpreteranno “Livorno sui testi” di Maria Lia Papi. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Livorno.
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Livorno offre ad un occhio attento innumerevoli pretesti e opportunità per essere fotografata. Non
solo le storiche architetture di palazzi e fortezze, ma la vita pulsante che è cambiata nei tempi
merita curiosità e approfondimenti e la fotografia è regina per storicizzare una città in cambiamento.
Una città che parla spagnolo, russo, slavo, albanese e chissà quali altre lingue ho ascoltato tra i
livornesi mescolati a turisti e migranti di cui ormai da tempo si è popolata. La storia, le tradizioni,
òa cultura, i tramonti fiammeggianti, l’aria tersa e ricca di profumi, gli sport marini, le tradizioni
gastronomiche sono per un fotografo come me inesauribili fonti d’ispirazione.
Il mio impegno di documentare e raccontare Livorno con le immagini questa volta ha tratto
ispirazione dalla linea Uno dell’autobus ATM ora CTT, che partendo dalla Stazione Centrale
percorre un bel tratto di città, forse il più amato e animato dai livornesi: piazza della Repubblica, via
Grande, piazza Grande per poi sfilare dai Quattro Mori sul lungomare di sette chilometri e
terminare al Miramare di Antignano.
Una domenica invernale quando l’aria è pungente di tramontana e il sole riscalda gli animi o in
estate quando è più vivo il desiderio di frescura e di tintarella, i livornesi si concentrano in questo
tratto di costa dando vita e svelando la grande passione per il mare.
L’autobus Uno è il mezzo di trasporto pubblico più sfruttato per recarsi a far la spesa al mercato
centrale, per un aperitivo alla Baracchina bianca, per attendere l’uscita dei cadetti dall’Accademia
Navale o andare allo stadio, all’ippodromo, alla spiaggia dei Tre ponti e ancora verso Antignano per
terminare al belvedere dominato dalle colline di Montenero, mentre in lontananza il Castel Boccale
incuriosisce e invoglia a proseguire per un nuovo percorso verso le rocce di Calafuria.
Giovani e anziani si ritrovano su questo lungo tratto percorso dalla linea Uno per godere di bellezze
panoramiche, di momenti di aggregazione e soprattutto di vita all’aria aperta.
Nel mio racconto per immagini mi sono soffermato sul centro cittadino, con la vita della piazza
Grande da cui si accede rapidamente alla caratteristica piazza Cavallotti, con il suo mercato pieno di
personaggi caratteristici. Qui si può gustare un pane e torta “cinque e cinque” da Gagarin o un ricco
panino e un bicchier di vino alla Barrocciaia per poi entrare nel grande e artistico mercato coperto.
Ho dedicato grande spazio al lungomare, anche se la ricchezza di architetture, spunti e momenti
fotografici, che cambiano anche con l’alternarsi delle stagioni, è tale che ogni tratto meriterebbe un
libro proprio. La scelta delle immagini non è stata semplice. Un libro che non vuole essere una
guida turistica né tantomeno storica, un libro in omaggio alla mia città,.che sento profondamente e
che continuo a scoprire tra sogno e realtà. Una raccolta di sensazioni e di emozioni provate entrando
in contatto con le bellezze e con la vita che,nella sua consuetudine si scopre inconsueta.
Luigi Angelica
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