Cultura: “Violenze, amori e abbandoni. Tre storie di donne dell’Ottocento” di Mario Baglini a Villa Lloyd… ” Dalla zizzola di Torrita al libeccio di Livorno” alla libreria Gaia Scienza di Rosignano

24 giugno 2014 01:55 Commenti disabilitati
la copertina

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LIVORNO – All’ASD Tennis Club di Villa Lloyd, via G. Pietri, 7, Livorno, giovedì 26 giugno, alle ore 18.30, presentazione del libro di Mario Baglini, “Violenze, amori e abbandoni – Tre storie di donne dell’Ottocento”, Edizioni Erasmo. Presenta l’autore Ruggero Morelli.

Che cosa possono aver avuto in comune tre donne così diverse tra loro per cultura ed estrazione sociale? Combatterono per se stesse, addirittura contro la loro volontà. Per non compromettere affetti e relazioni familiari così importanti per la loro vita. Furono costrette però a fare i conti con consuetudini e pregiudizi di ogni tipo, che attentarono realmente alla loro vita. Questo studio di Mario Baglini ha una solida base documentale, non gioca alla scrittura ad effetto ma anche nei momenti più delicati della vicenda si attiene rigorosamente, ai fatti mantenendo però una vera dimensione narrativa. I tre casi esposti sono frutto di ricerche effettuate alla Biblioteca Labronica di Livorno, all’Archivio Diocesano, all’Archivio di Stato di Livorno.

1° caso: Amalia Mattini (1820-1821) figlia di commercianti viene stuprata appena quattordicenne da un sacerdote del duomo di Livorno. Il prete per ottenere il suo scopo viola l’obbligo del segreto della confessione e ha come complice un altro sacerdote. Il processo che vedrà coinvolto don Andrea Guidetti, l’autore dello stupro, coinvolgerà la chiesa livornese nella figura del suo vescovo.

2° caso: Angelica Palli (1831-1832) donna di grande cultura e sensibilità, appartenente a una ricca e potente famiglia di mercanti di origine greca, vive una storia d’amore con un giovane (19 anni) Giovanni Paolo Bartolomei.  Discendente da una richissima famiglia livornese di origine corsa il giovane Bartolomei parte da Livorno con Angelica deciso a sposarla sfidando l’opposizione della famiglia. Lei ha trentaquattro anni ma la differenza di età non impedisce ai due di combattere una vera e propria guerra contro le famiglie, disposizioni religiose e pregiudizi.

3° caso: Elisabetta Sproni (1808-1811) è una giovane di sedici anni di una famiglia importante della città sull’orlo del fallimento viene spinta ad un matrimonio di interesse. La rinuncia all’amore e la costrizione a vivere uno stato di sudditanza fisica e psicologica spingono la giovane Elisabetta a comportamenti fuori dalla logica matrimoniale consolidata dell’epoca. Una vicenda che tra alti e bassi vede addirittura la comparsa della forza pubblica. Una storia che ha come teatro varie località della Toscana.

 

la copertina

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Sabato 28 giugno, alle ore 18.30, alla Libreria Gaia Scienza di Rosignano, porto turistico Cala De’ Medici, presentazione del libro di Marcello FaralliDalla zizzola di Torrita al libeccio di Livorno”, Edizioni Erasmo; il racconto di una vita professionale che ha condotto Marcello Faralli da Torrita Senese a Livorno. Da una famiglia tradizionale di mezzadri alla rivoluzione tecnologica che ha cambiato il volto della stampa.

la redazione

 

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