Teatro: “Frankenstein Junior” un musical da … applausi. Intervista con Giampiero Ingrassia

Il Cast
LIVORNO – La stagione di prosa del teatro Goldoni di Livorno, organizzata dalla Fondazione Teatro Goldoni, in collaborazione con Menicagli Centro Pianoforti e LEG, si è conclusa in grande stile con tantissimo entusiasmo, e pubblico, presenti molti bambini, ed anche alunni di varie scuole livornesi, mercoledì 2, e giovedì 3 aprile, con la messa in scena del musical “Frankenstein Junior” di Mel Brooks, da parte della rinomata Compagnia della Rancia.
Si è trattato di un lavoro, ma forse un capolavoro, della versione originale tradotta in italiano di questo musical, che Mel Brooks scrisse dopo l’uscita nel 1974 del film da lui diretto, e con lo stesso titolo.
La Compagnia della Rancia con la tappa livornese ha concluso la tournè di questo spettacolo, tradotto da Franco Travaglio, con l’eccellente regia di Saverio Marconi ,dopo quasi 150 repliche.
Un ottimo musical curato in ogni minimo dettaglio, e ricco di numerosi, e bellissimi cambiamenti di scena, coloratissimi costumi, movimentate coreografie, luci, ed effetti speciali, che sembrano trascinare direttamente il pubblico negli ambienti del castello di Victor Von Frankenstein, in Transilvania, il luogo dove si svolge la storia. L’interprete principale, che indossa le vesti del brillante dottor Frederick Frankenstein, è Giampiero Ingrassia, figlio dell’attore comico Ciccio Ingrassia, che nel 1989 fu già protagonista de “La piccola bottega degli orrori”, il primo musical della Compagnia della Rancia”, e di altri spettacoli di questo genere.
Al suo fianco altri validi, giovanissimi, e bravi attori, come Giulia Ottonello, con ottime capacità vocali, e talento comico, nella parte di Elizabeth, fidanzata di Frederich, Mauro Simone, il servo Igor fedele del castello, incurante della propria gobba. Inoltre Altea Russo la governante del castello, e detentrice dei segreti di Victor Von Frankenstein, Valentina Guillace, la giovane Inga, assistente transilvana devota di Frederick, il baritono toscano Maurizio Corucci, che interpreta la parte, con grande maestria, del mostro, la creatura che Frankenstein riporta in vita grazie ai suoi esperimenti.
Infine tutto il corpo di ballo. Insomma un vero, e proprio musical, in versione italiana, firmato, e targato “Compagnia della Rancia”, che ha ottenuto un grandissimo successo all’interno della stagione di prosa della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, come hanno dimostrato i lunghi applausi del pubblico rivolti agli attori, al finale di spettacolo

Giampiero Ingrassia
Al termine…due chiacchiere con Giampiero Ingrassia
Si è conclusa a Livorno la tournè di questo musical un ci può fare un bilancio?
“Un bilancio positivo per il secondo anno consecutivo, il pubblico ci ha sempre accolto con grande entusiasmo, e non posso, anzi non possiamo, altro che dire di essere orgogliosi, e contenti di questa cosa. Tanto è vero che, poi, nè riparleremo il prossimo anno. Tre anni di “Frankenstein” in tutto dimostra che, questo spettacolo, è richiesto, e funziona, quindi noi lo rappresentiamo molto volentieri replicandolo, e replicandolo.”
La compagnia della Rancia è una garanzia per la produzione di musical?
“Direi di si, io sono molto affezionato a questa compagnia, con la quale ho debuttato con “La Piccola Bottega degli Orrori”, e, successivamente, “Grease”. E’ questo che rappresenta il nostro trentennale, del loro, e del mio, successo, come attore.”
Le hanno mai detto che nel recitare somiglia a suo padre, il grande comico Ciccio Ingrassia?
“Si mi hanno detto anche questo. Crescendo me ne accorgo anche io. Comunque devo affermare, che mi ha lasciato una grande eredità: l’entusiasmo di fare uno spettacolo come quello di stasera”.
Massimiliano Bardocci
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