Cultura: Livorno città “non toscana”… Massimo Sanacore chiude il ciclo di conferenze “ Fra(M)menti Livornesi” sulla storia della città

Massimo Sanacore
LIVORNO – Lo dicevano Curzio Malaparte e Indro Montanelli, l’ha ripetuto più volte il presidente Carlo Azeglio Ciampi: Livorno è in Toscana; ma non è una città toscana.
“ Livorno città “non toscana”: la storia fra mito e realtà” vuole verificare proprio questa interpretazione, ripercorrendo la storia di Livorno e comparandola a quella delle maggiori città della regione.
Relatore della conferenza Massimo Sanacore, direttore dell’Archivio di Stato di Livorno che evidenzierà l’effettivo dualismo della città, anche se contaminato da elementi di “toscanità” che sono comunque presenti nella storia livornese. Ciò nonostante, anche se negli ultimi decenni vi è stato un processo di “assimilazione”, il quadro attuale resta di sostanziale particolarità antropologica della città, ancora in grado di influenzare chi vi immigra.
La conferenza chiude il ciclo di conferenze Fra(m)menti Livornesi, promosso dal Comune di Livorno su aspetti particolari o poco noti della città.
Complessivamente sono state 13 le conferenze, che si sono tenute, a partire da gennaio, con cadenza settimanale, registrando grande successo di pubblico, tanto che, si ricorderà, gli organizzatori furono costretti ad individuare una sede più grande, rispetto a quella iniziale della sala degli Specchi di Villa Mimbelli.
In media cento persone a volta hanno seguito, con assiduità, e soddisfazione, gli incontri che hanno spaziato su temi di storia moderna e contemporanea, di storia dell’arte, di letteratura, di architettura e di musica abbracciando 5 secoli di storia della città, dal XVI al XX secolo.
Ingresso gratuito
Appuntamento: giovedì 10 aprile, ore 17.30
Dove? Ai Granai di Villa Mimbelli, via San Jacopo in Acquaviva.
la redazione
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