Centro Studi Commedia all’Italiana: I Gesuiti nel Cinema e visione del film “La Strada” di Federico Fellini

il manifesto
CASTIGLIONCELLO – Al termine dell’intervista pubblicata il 5 marzo scorso su Il Corriere della Sera con il titolo “Vi racconto il mio primo anno di vita”, il direttore Ferruccio de Bortoli chiede a Papa Francesco: “non riesce a vedere qualche bel film, un’altra delle sue passioni? La grande bellezza ha vinto l’Oscar. La vedrà?”. “Non lo so – risponde Papa Francesco -. L’ultimo film che ho visto è stato La vita è bella di Benigni. E prima avevo rivisto La Strada di Fellini. Un capolavoro….”. E sempre in merito a La Strada, Papa Francesco, in una recente intervista a La Civiltà Cattolica, aveva affermato: “ è il film che forse ho amato di più”.
Il 13 marzo 2014 ricorre un anno di pontificato di Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, primo pontefice ad appartenere all’istituto religioso della Compagnia di Gesù. Ad un anno esatto da quella data, e per rendere omaggio a questo suo amore per il film La Strada e forse per il cinema, giovedì prossimo il Centro Studi commedia all’italiana di Castiglioncello organizza, con il patrocinio del Comune di Rosignano e in collaborazione con il Cinema Castiglioncello, una giornata di studi sul tema del rapporto dei gesuiti con il cinema, attraverso l’analisi di alcuni film (da Mission a Gostanza da Libbiano). I padri gesuiti sono stati, infatti, educatori e animatori di cineforum (come il livornese padre Velentino Davanzati *) ma anche importanti scrittori di cinema o critici cinematografici, come Padre Angelo Arpa del quale Gian Luigi Rondi scrisse “…è interessato a tutto e a tutti; rivelava, nei colloqui e negli scritti, un animo libero che non lo metteva mai comunque in contraddizione con l’abito che indossava”.
Alle ore 18, presso il nuovo centro culturale Le Creste di Rosignano Solvay (via della Costituzione) si svolgerà una tavola rotonda dal titolo I Gesuiti nel cinema. Saranno presenti: padre Virgilio Fantuzzi, docente di Analisi del linguaggio cinematografico alla Pontificia Università Gregoriana e critico cinematografico della rivista “La Civiltà Cattolica”, ma anche grande amico di Federico Fellini; padre Valentino Davanzati, ex direttore del Centro Artistico “Il Grattacielo”, fondatore della prima scuola di teatro di Livorno e animatore di uno dei più importanti cineforum della città (padre Davanzati recitò anche nel film Gostanza da Libbiano); Masolino d’Amico, anglista, sceneggiatore e critico teatrale; Marco Vanelli, direttore della rivista “Cabiria”. Moderatore, il critico cinematografico Oreste De Fornari.
Alle 21,30 presso il Cinema Castiglioncello (via Ugo Foscolo, 1) sarà proiettato, in omaggio a Papa Francesco, il film da lui più amato, La Strada di Federico Fellini, di cui ricorre il sessantesimo anno. L’ingresso è libero.
Centro studi commedia all’italiana – via dei Cipressi, 68, Castiglioncello (LI) - Tel.348 7587755
www.commediaallitaliana.it – e-mail: centrostudi@commediaallitaliana.it
* Valentino Davanzati (Livorno, 1921). Gesuita, dagli anni Sessanta è stato il direttore del Centro Artistico Il Grattacielo, fondando la prima scuola di teatro di Livorno e animando uno dei più importanti cineforum della città. Insegna, dopo la guerra, Greco e Italiano al Seminario del Lazio inferiore. A Roma completa gli studi di Teologia alla Gregoriana e viene ordinato sacerdote nel 1954. Nel 1967 il Padre provinciale lo vuole a Livorno per affiancare padre Egidio Guidubaldi, che da poco aveva avviato l’esperienza del Centro Artistico Il Grattacielo. Subentra nella direzione del Centro, impegnandosi nel teatro e nel cineforum, in collaborazione con il provveditorato, presentando, tra gli altri, il cinema francese, inglese, spagnolo e americano. Dà vita viai Lunedì danteschi, con la lettura e commento della Divina Commedia e appuntamento poi di temi legati alla cultura e alla fede. Ha diretto, inoltre, l’Istituto del Dramma popolare di San Miniato. Nel 2000, a fianco di Lucia Poli, ha interpretato il ruolo dell’inquisitore Monsignor Roffia nel film di Paolo Benvenuto Gostanza da Libbiano. Per il lavoro svolto con i ragazzi Pertini e Bodrato gli hanno assegnato la Medaglia d’oro dei benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte. Nel 2006 viene nominato, per decreto di Ciampi, Grand’Ufficiale, per i meriti culturali e artistici. Nel 2011 ha introdotto il primo capitolo della Storia del Cinema di Castiglioncello tenendo una conferenza sul tema Che cos’è un capolavoro.
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