Saperi & Sapori al Mercato Centrale: Duecento studenti in visita alla struttura. Impareranno la ricetta delle roschette

5 febbraio 2014 02:35 Commenti disabilitati

LIVORNO Saperi & Sapori, questo il titolo del progetto che la cooperativa Amaranta,  in collaborazione con il Comune di Livorno (direzione del Mercato Centrale) sta portando avanti con successo da alcuni mesi con le scuole livornesi, ma anche con le scuole da fuori città. Si visita la Sinagoga e la bellissima struttura del Mercato Centrale e poi si passa ad un laboratorio culinario per la preparazione delle famose roschette: un mix di saperi e sapori, appunto, per conoscere Livorno e la sua storia.

Prossimo appuntamento sarà giovedì 6 febbraio (ore 10.30)con l’Istituto ISIS Volta Pacinotti di Piombino che, con 200 studenti, ha costretto gli organizzatori a programmare due giornate distinte di visita. Una prima appunto giovedì 6 febbraio per 100 studenti (che ovviamente saranno suddivisi in gruppi), una seconda per i rimanenti mercoledì’ 19 febbraio, sempre alle ore 10.30.

 

I ragazzi avranno l’opportunità di visitare la  Sinagoga di Livorno, interessante  ed apprezzato esempio di edificio religioso moderno, ispirato al razionalismo, opera dell’architetto romano Angelo Di Castro. Ricca di riferimenti simbolici, la costruzione ha una  forma che rimanda alla tenda del deserto, in ricordo dell’Esodo, con  vetri rossi che lasciano passare i raggi del sole colorando varie zone della Sinagoga, riportando alla memoria la Shoà. La visita guidata ripercorrerà le tappe della presenza ebraica a Livorno dalle Livornine ad oggi e si soffermerà sulle tracce delle contaminazioni sefardite ancora presenti a Livorno.

Gli  studenti si recheranno quindi al Mercato Centrale  che,  con la sua mole, la sua bellezza nelle forme e nei decori, rappresenta uno degli edifici più belli e rappresentativi della città. Visiteranno le varie sale per scoprire le decorazioni liberty delle capriate in ghisa , opera della famosa ditta Gambaro, le cariatidi di Lorenzo Gori che rappresentano le Gabbrigiane con i fasci di erbe in mano, le pezzole in testa, e le camicette tese sui seni turgidi.  Si soffermeranno tra i vari banchi:  dalla macelleria Kasher di Corucci, ai civaioli , i banchi del pesce, i banchi del baccalà e dello stoccafisso, i banchi dei formaggi, i panifici. La visita si concluderà nel salone delle Gabbrigiane, dove Jael, una cuoca della comunità ebraica, illustrerà un tipico dolcetto livornese di origine ebraica portoghese: le roschette, che rappresentano proprio il simbolo delle contaminazioni della cucina ebraica e sefardita. Le roschette possono essere dolci, salate, profumate al limone o all’anice, addolcite con il miele. Sono  così famose a Livorno da divenire un bracciale , pegno d’amore, conosciuto nella gioielleria come la roschetta livornese.

la redazione

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