In Libreria: Gli appuntamenti della settimana, da lunedì 17 febbraio, alla Libreria Erasmo

17 febbraio 2014 01:43 Commenti disabilitati

LIVORNO – Appuntamento con Ionesco e il Teatro dell’Assurdo, lunedì 17 febbraio, alle ore 18, alla Libreria Erasmo. L’incontro sarà curato da Simonetta Del Cittadino, attrice e regista. Eugène Ionesco (Slatina, Romania, 1909 – Parigi 1994), commediografo ed esponente del teatro dell’assurdo, ha usato la comicità paradossale e il nonsense per mettere in scena l’angoscia e l’irrazionalità della condizione umana.

Dopo il clamoroso esordio con La cantatrice chauve (1950) ha articolato le situazioni più assurde accentuando il risvolto metafisico del suo teatro.

Un’esasperata esplorazione del linguaggio caratterizza Rhinocéros (1960) che, insieme a Le roi se meurt (1962), costituisce la commedia che meglio lo rappresenta. Inventando situazioni assurde e creando man mano un personaggio chiave,

Bérenger, rispecchia una condizione umana osservata quasi con distacco metafisico nel quadro di quella incomunicabilità dei sentimenti che rende vana ogni nostra esperienza.

progettando il futuro. La buona politica non si sottrae al confronto e non teme il conflitto democratico.

Appuntamento: Lunedì 17 febbraio, alle 18, alla Libreria Erasmo

La buona politica è quella che si radica nel presente con rigore etico, facendo i conti con il passato e progettando il futuro. La buona politica non si sottrae al confronto e non teme il conflitto democratico.

La buona politica” è il titolo dell’ultimo libro di Valdo Spini, edito da Marsilio, con prefazione di

Carlo Azeglio Ciampi e introduzione di Furio Colombo. Ne parliamo con l’autore martedì 18

febbraio, alle ore 17, alla libreria Erasmo, viale Avvalorati, 62.

Partecipano Fausto Cruschelli, capo cronista de “La Nazione”, e David Ragazzoni, borsista alla

Scuola Superiore Sant’Anna, studioso di filosofia politica e di storia dei partiti. Introduce Paola

Meneganti. “La scintilla accesasi nel ragazzino che in un giorno del 1956 accompagnava il padre alla commemorazione di Piero Calamandrei è divenuta una fiamma robusta. Una fiamma capace di rischiarare il buio di questo difficile presente”.

Così Carlo Azeglio Ciampi si esprime nei confronti del percorso umano e politico che Valdo Spini ha scelto di ripercorre qui. Il risultato è un appassionante racconto in cui s’intrecciano vicende personali e la politica di questo paese. Rivivono personaggi, avvenimenti, snodi fondamentali che hanno segnato la storia dell’Italia repubblicana: dal Psi degli anni sessanta alle vicende di Tangentopoli, passando per il socialismo internazionale e le esperienze da ministro. Leggendo questo libro – dice Furio Colombo nell’introduzione – si prova “un sentimento strano, come tornare in un quartiere che conosci bene, ma stenti a orientarti, perché molto è stato abbattuto e molto costruito in un altro modo”.

Allora diventa importante riannodare i fili della memoria per riflettere oggi su cosa sia stata e cosa possa tornare a essere la politica italiana.

Valdo Spini, docente universitario, deputato per molte legislature, ministro, è consigliere comunale a Firenze, presidente del Comitato per le Celebrazioni del V Centenario de “Il Principe” di N. Machiavelli e presidente nazionale dell’AICI (Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane).

Appuntamento:  Martedì 18 febbraio, ore 17

….E PRIMA,…….. alle ore 16….. LETTORI e LETTURE

Consueto appuntamento con gli incontri “Lettori e Letture”, aperti a tutti coloro che desiderano avere un confronto sui libri e i temi affrontate nel testo. I libri di cui parlare sono scelti di volta in volta dagli stessi partecipanti. Gli incontri hanno cadenza settimanale.

E se Dio un giorno all’improvviso parlasse a ognuno di noi attraverso il pensiero? E fosse l’Apocalisse? L’autrice immagina un mondo immobilizzato dalla sorpresa, convinto che sia arrivato il giudizio universale. Dio esiste davvero. E nessuno dovrà più tornare alla vita precedente. Ma è davvero così? Nell’attesa di capirlo, l’incertezza dilaga, fame, miseria e furti sono all’ordine del giorno nella più totale mancanza di informazioni e servizi. Alcuni sopravvissuti si battezzano “Interventisti” e tentano di spronare le persone ad agire per un ritorno alla normalità. Passato, presente e futuro, speranze, nostalgie e ideali si intrecciano e portano a riflettere sull’importanza di ricostruire un mondo che, pur imperfetto, possa essere migliore del precedente. Temi affrontati nel libro di Romina Questa Un possibile futuro” (Edizioni Ibiskos); libro che sarà presentato dalla stessa autrice giovedì 20 febbraio, alle ore 18, alla Libreria Erasmo di via degli Avvalorati.

Romina Questa scrittrice livornese e biologa, adora il genere fantasy. La sua prima novella Tebisch la scrive a quattordici anni. A diciassette, il primo romanzo I labirinti della mente. Lavora come operaia in fabbrica, dopo aver provato ogni sorta di lavoro precario. L’amore per la scrittura si trasforma in “megafono” per contestare la società.

Roberto Vecchioni, che ha scritto e cantato Luci a San Siro, in una sua analisi lirico-filosofica

pubblicata su Inter Football Club, dice che l’essenza del tifo nerazzurro è di volta in volta ’infanzia’,

‘stato nascente’, ‘sabato del villaggio’, ‘emozione perenne’, ‘tormento e estasi’, ‘linea spezzata mai

continua’, ‘disperazione romantica’, ‘anarchia e sogno’; stati d’animo e sensazioni che Valberto

Miliani riporta nel suo ultimo libro autobiografico “Una vita, dal segno al sogno dell’Inter” (Edizioni Erasmo).

Appuntamento: sabato 22 febbraio, alle ore 18,

Dove? alla Libreria “Il Libraio” di Portoferraio, Isola d’Elba.

Demetrio Paparoni, in collaborazione con la Galleria Peccoli,  presenta il libro “il Bello, il Buono e il Cattivocome la politica ha condizionato l’arte negli ultimi cento anni (Edizioni Ponte alla Grazie). Intervengono: Elio Cappuccio, Giancarlo Bertoncini e Roberto Peccolo.

 Nel suo libro, Demetrio Paparoni, fra i più attenti osservatori dell’arte contemporanea, ricostruisce i profondi e spesso gravi condizionamenti che la politica ha esercitato sulle arti visive dell’ultimo secolo. Critica d’arte, analisi sociale, cronaca e storia vi convivono felicemente, e il risultato è uno studio documentatissimo e di piacevole lettura. Leni Riefenstahl è stata realmente una grande artista? In che modo l’arte di Picasso è stata funzionale ai disegni del Partito comunista? Perché la CIA era interessata all’affermarsi dell’espressionismo astratto sulla scena mondiale e di New York come nuova capitale dell’arte? Cosa differenzia la politica culturale di Peggy Guggenheim da quella di François Pinault? Come funziona la censura sull’arte oggi in Cina? Questi sono solo alcuni degli interrogativi ai quali l’autore fornisce convincenti risposte. Muovendosi con leggerezza in oltre un secolo della nostra storia recente, e raccogliendo testimonianze spesso inedite dei protagonisti dell’arte contemporanea, Il bello, il buono e il cattivo giunge all’Italia dei nostri giorni e riserva al lettore ben più di una sorpresa. Un documento imperdibile per comprendere i rapporti fra potere e cultura.

Appuntamento: Sabato 22 febbraio, alle ore 17,30

Dove? alla Libreria Erasmo, via degli Avvalorati, 62

la redazione

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