Lirica: Spazio Teatro e Compagnia Lirica Livornese persentano “Tosca” al teatro Cral Eni

14 gennaio 2014 02:03 Commenti disabilitati

UN...momento dello spettacolo

UN…momento dello spettacolo

LIVORNO - Tosca, capolavoro indiscusso di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, sensuale e lirica, corrusca e splendente, violenta e raffinata, 

Franco Bocci, il narratore

Franco Bocci, il narratore

andò in scena, con immenso successo, al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900, tratta dall’omonimo dramma storico di Victorien Sardou.

A Puccini dello sfondo storico politico e degli ideali “liberali” di Mario Cavaradossi poco importa, perché il punto focale dell’opera viene situato nella passione amorosa di Tosca e Mario, ed, ancor più, nella gelosia della donna, e nel ricatto sessuale che, Scarpia, cerca di perpetrare nei suoi confronti, proponendole di darsi a lui, in cambio della vita dell’amato Mario. Un baratto ingannevole, perché, Scarpia, ha già deciso di far uccidere comunque Cavaradossi.

Si stagliano così le due potenti figure di Tosca, amante appassionata; ma ròsa da una folle gelosia,  la porta a tradire, seppur involontariamente, Mario, e del barone Scarpia, appunto, il fosco, bigotto, libidinoso capo della polizia, che di quella gelosia si serve per catturare insieme, egli crede, la vita del ribelle Cavaradossi, ed il corpo di Tosca.

Per lui, la conquista amorosa è solo appropriazione violenta; la fede, un paravento ipocrita, dietro cui si cela la sua vera natura. A fronte di due figure tragiche così svettanti, Cavaradossi, cui pure sono affidati gli squarci lirici più celebri dell’opera, finisce per assumere un ruolo ancillare.

Sono infatti gli altri a condurre il gioco, di cui egli è vittima. E fra Scarpia, e Tosca, corre come un legame sottile ed oscuro: essi si riconoscono vicendevolmente come antagonisti, nella consapevolezza, che, uno dei due dovrà soccombere nella tremenda lotta, che essi ingaggiano.

Di conseguenza, il fulcro dell’opera risulta lo scontro terribile fra Scarpia e Tosca al secondo atto, dove, con eccezionale scavo psicologico, si confrontano il sadismo, la voluttà di sopraffazione, e la violenta pulsione erotica di Scarpia, e l’orgoglio, il disprezzo verso l’aguzzino, l’amore appassionato per Mario di Tosca.

Un confronto terribile, che procede inesorabile, finché la lama del coltello della donna non uccide Scarpia. In quest’attimo, e nel grido, che conclude l’opera: “O Scarpia, avanti a Dio!”, Tosca assurge ad una potenza tragica da eroina del fato.

Protagonisti di questa selezione narrata in forma scenica saranno i soprano Simona Parra e Chiara Panacci nel ruolo di Tosca, già applaudite nelle scorse stagioni in Traviata e Madama Butterfly,  i tenori Nicola Mugnaini, e Leonardo Sgroi, nel ruolo di Mario Cavaradossi , i baritoni Paolo Morelli, e Michele Pierleoni, nel ruolo del terribile Barone Scarpia, Francesca Scarfi, il pastorello, ed il baritono Diego Fiorini, nel ruolo del sacrestano.

Il giovane musicologo Didier Pieri curerà la regia dell’opera in versione puramente tradizionale.

Al pianoforte Laura Pasqualetti. Coro Schola Canthorum di Livorno, diretto dal maestro Maurizio Preziosi. Narratore sarà Franco Bocci,  direttore artistico della Compagnia Lirica Livornese, che vestirà i panni anche di Spoletta. I costumi sono curati dalla Sartoria Panciatici di Livorno.

Posti numerati interi euro 12,00, ridotto (soci Coop, soci circolo Musicale Amici dell’Opera Galliano Masini e studenti)  euro 10,00.

I biglietti sono in vendita Giovedi 23 e Venerdi 24 Gennaio presso il Teatro Cral ENI ( Viale Ippolito Nievo 38) con orario 17,00 – 19,00.

Per prenotazioni posti 0586/ 893247

Appuntamento: 25 ( ore 21.15) e 26 gennaio ( ore 17.30 )

Dove? Teatro  Cral Eni, via Ippolito Nievo, 38

la redazione

 

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