I libri di Erasmo: Alla Bottega del Caffè di viale Caprera un’intera giornata dedicata alle edizioni Erasmo, giovedì 19 dalle ore 17.30

la bottega del caffè
LIVORNO – Un anno fa, veniva inaugurata in via degli Avvalorati, la nuova Libreria Erasmo, sede anche della omonima casa editrice. A un anno (e qualche giorno) da quella data Erasmo Libri invita gli amici e i frequentatori della Libreria a partecipare alla giornata “I Libri di Erasmo” che si svolgerà giovedì 19 dicembre, dalle ore 17.30 alle 23 circa alla Bottega del Caffè di viale Caprera.
L’appuntamento è a cura dell’Associazione Lavoratori Comunali e di Erasmo Edizioni ed è inserito nell’ambito di “Effetto Inverno 2013”, il programma d’iniziative culturali e spettacolari, aperte ai soci e a tutti i cittadini, giunto quest’anno alla sua quinta edizione a cura della stessa Associazione Lavoratori Comunali.
Quella di giovedì sarà quindi un’intera giornata dedicata agli autori e ai libri editi da Erasmo nella quale saranno presentate le ultime novità editoriali Erasmo: alle ore 17.30 “La cittadinanza grata pose” di Paola Pasqui; alle ore 18.30 “Riso mare” 19 racconti comici a cura di Raffaele Palumbo e di QWERTY, presenta la giornalista Cristiana Grasso; alle ore 20 sarà la volta dell’ “Agenda Livorno 2014″, dedicata a natura, ambiente e sostenibilità, a cura di Leda Raspo.
Alle ore 20,30, circa, brindisi con i vini offerti dall’azienda agricola Usiglian del Vescovo di Palaia (Pi) e assaggini vari.
La giornata si concluderà con la presentazione del libro “Pizzaballa ti odio” di Massimo Volpi; presentazione che avrà inizio alle ore 21.
Nei locali seicenteschi della Bottega del Caffè, storica sede dell’Associazione Lavoratori Comunali, saranno esposti anche i libri editi da Erasmo, presenti gli autori e tra questi: Paolo Ciolli, Francesca Favorido, Valeria Morgantini, Claudio Marmugi, Michele Cecchini, Andrea Pellegrini, Maurizio Mini e tanti altri.
I LIBRI CHE VERRANNO PRESENTATI
“La cittadinanza grata pose”……..

la copertina
Paola Pasqui è sicuramente una comica di grande valore. Si sa ormai che per essere padroni della comicità bisogna essere colti e Paola Pasqui lo è.
“Fin dalla prima volta che l’ho sentita, alla Goldonetta mi pare, qualche anno fa, ho avvertito con sollievo, come già mi era capitato con gli ingegni di rango (Migone e Virzì, Paolino Ruffini del Nido del Cuculo, tanto per dire, e Bobo Rondelli) che Paola godeva del privilegio dei talenti naturali della satira, quello di far tesoro di ciò che vedeva con i propri occhi, tutti i giorni, e d’esser capace con tutto ciò di crear gioco e commedia, allo stesso modo in cui le viene offerto dalla vena popolare di questa stramba città, di questa bizzarra e mescolata gente. è una tesi a me cara che le cosiddette “parolacce” come cazzo, potta, tromba’, pigliallo ner culo, ed altro basso, abusato, repertorio lessicale attribuito alla “livornesità” (che schifo di parola), non siano esclusivamente pacchianerie vernacolari atte a scandalizzare i bempensanti, e fine a loro stesse, grasse, triviali, ma che altresì diventino stromenti di risonanza terragna per il compimento della missione eroica di procurare quel riso naturale e dirompente -mi si perdoni l’allitterazione- risanatore degli oppressi e raddrizzatore dei torti, sollievo e ristoro delle miserie umane di ogni tempo. La spoletta, l’innesco della deflagrazione di cotal riso è l’esercizio costante e vigile del paradosso, magica figura di ribaltamento delle vicende umane: il giocarne sempre la carta a sparigliare, al fine d’esaltare l’umile e deprimere il protervo. Lasciar esplodere l’ilarità contagiosa, quella che fa buon sangue.Questo gene è nel talento di Paola Pasqui.”(dall’introduzione di Giorgio Marchetti o Borzacchini).
Nelle parole del Marchetti viene riassunta l’arte di Paola Pasqui capace di far ridere per gli accostamenti arditi e per la simpatia che ispira. Un libro che può parlare indifferentemente agli uomini e alle donne e che li farà ridere delle proprie debolezze quotidiane.
“risoMare”……

la copertina
E’ uscito, per le Edizioni Erasmo, “risoMare” Livorno in 19 racconti da ridere, a cura di Raffaele Palumbo e QWERTY, laboratorio di scrittura. Che dire del libro, niente di più di quello che dice e scrive Rorberto Clerici nell’introduzione al libro stesso: “..l’altro giorno mi telefona il capo di quelli di QWERTY, quelli di Crepa!, Siuski, Presenza di Spiriti e Sessoscritto, avete presente ? Mi chiede se per favore posso scrivere due righe di introduzione di risoMare. Io dico, ok posso farlo, ma perché con tutta la gente brava in giro lo chiedete a me ? Lui dice, perché a quelli bravi glielo abbiamo già chiesto, ma hanno da fare…e poi magari vogliono essere pagati… Insomma, come avrete già capito dall’introduzione, il libro è gradevole: le storie che i membri del gruppo QWERTY hanno scritto sono divertenti, fanno ridere e vi piaceranno. Invece l’introduzione – è lo stesso Clerici a scriverlo – “non è un granché, non è il mio genere – scrive ancora Clerici e confessa -…del resto, sono pisano.”
I 19 racconti di “risoMare” sono di: Giuliano Bonaccorsi, Ettore Borzacchini, Barbara Codevico, Tiziana De Felice, Emiliano Dominici, Otto Drang, Claudia Mantellassi, Claudio Marmugi, David Marsili, Stefano Masoni, Valerio Michelucci, Paolo Migone, Raffaele Palumbo, Paola Pasqui, Rosalba Risaliti, Patrizia Salutij, Manrico Scarpelli.
Tutte le raccolte di racconti di QWERTY (“Crepa!”, “Siuski”, “Presenza di Spiriti”, “Sessoscritto” e l’ultima, appunto,“risoMare”) sono edite dalle Edizioni Erasmo.
Norberto Clerici, scrittore, scrive romanzi pieni di aforismi, dove si parla di amore, sesso, senso della vita e auto sportive, ma nessuno glieli pubblica.
“Pizzaballa ti odio”……

la copertina
Pizzaballa è stato un calciatore di serie A. Un portiere che ha calpestato i prati di tutta Italia e militato nell’Atalanta nella Roma e altre formazioni. E’ stato terzo portiere della nazionale italiana a Londra nei campionati mondiali del ’66 in Inghilterra.
Fino a qui niente di particolare. Il nome di Giampiero Pizzaballa è legato a una mancanza. Sì a una mancanza, nel 1965 la collezione di figurine Panini era una consuetudine per i bambini, che oltre a riempire pagine e pagine con i calciatori, avevano fatto di quei piccoli quadratini colorati un momento di importante socializzazione attraverso i giochi e gli scambi. Il bimbo Massimo vive questo suo album con un grande amore, la colla è fatta in casa con la farina e l’acqua, e i doppioni vengono scambiati con gli amici. I giovani collezionisti ogni tanto trovano le figurine rare, ma l’introvabile è lui: Pizzaballa. Lui no non si trova e diventa così un’amabile ossessione presente nella vita del giovanissimo Massimo Volpi.
Siamo nel 1965, a Livorno, e Massimo, che frequenta la quinta elementare, è un acuto osservatore delle vicende familiari. Il padre è autista dell’azienda locale di trasporti (ATAM), la madre è casalinga. E’ una famiglia molto legata dove i ruoli sono ben definiti. I nonni sono carissimi maestri di vita e la città in questi veloci racconti ha tutte le caratteristiche di una comunità solidale.
Sotto gli occhi curiosi del bambino sfilano: Campo Darby, la portaerei Forrestal, le ‘commercianti’ di sigarette di Piazza XX settembre nel mitico Mercatino Americano.
Tutto bello? Tutto è gioco? Gli amici le nuove esperienze, sì tutto viene dipinto con le tinte dolci della memoria. Ma una cosa manca alla felicità più completa. La colpa di tutto è sua: Pizzaballa. Non solo non la trova Massimo ma non la trovano nemmeno i suoi amici. Qualche cosa non funziona in quella città di non può sapere che quella figurina, che diventerà un mito, manca in tutt’Italia, e che il povero Pizzaballa ne diventerà un incolpevole testimone e la sua vita di onesto professionista, passerà alla storia soprattutto per questa introvabile figurina
Un libriccino tenero che si legge come un piccolo diario; un piccolo album di ricordi per chi è cresciuto in quegli anni e una simpatica testimonianza della provincia italiana.
Agenda Livorno 2014….

la copertina
L’Agenda Livorno 2014, ideata da Leda Raspo, è dedicata ai temi dell’ambiente. Presenta 45 progetti e iniziative realizzate da enti, associazioni, produttori e commercianti, singoli individui, nel territorio che comprende Livorno e le aree limitrofe.
Gli argomenti trattati – oltre all’alimentazione naturale e all’agricoltura biologica – riguardano la salvaguardia dell’ambiente, il diritto degli animali a non essere maltrattati, la scelta di muoversi in bicicletta, la biodiversità, il monitoraggio e i controlli di qualità, i prodotti naturali, le fonti di energia rinnovabile.
Per informazioni: segreteria dell’Associazione Lavoratori Comunali Telefono e fax 0586 894228; e mail asslavcom@gmail.com
Martedì e giovedì, dalle ore 15 alle 18 ; mercoledì e venerdì, dalle ore 9 alle 12
la redazione
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