Teatro Vernacolare: In occasione del 50° anniversario della scomparsa di Beppe Orlandi: “LA ‘HIESTA ovvero Il fidanzamento”

16 novembre 2013 01:48 Commenti disabilitati
Beppe Orlandi

Beppe Orlandi

LIVORNO – Tre atti di puro divertimento, tra le piccole-grandi vicende familiari delle consuete “maschere” del teatro vernacolare, sempre capaci di offrire uno spaccato genuino della società del tempo, con la forza e capacità di offrire una narrazione che sa conquistare il pubblico di ieri come quello di oggi. Protagonisti sul palcoscenico Stefano Favilla che sarà la “stiratora” Amelia, Massimiliano Bardocci che vestirà i panni di sua madre Filomena, Fulvio Pacitto che interpreterà Amilcare, marito di Amelia, Marco Rofi sarà il loro figlio Ivo. Con questa “irrequieta” famiglia si incontreranno-scontreranno Alberto Carpigiani (Carola, stiratora in casa di Amelia), Piero Paoli (Eugenia, verduraia), Gabriella Azzarà (Bruna), Valdo Mori (Guido, Colonnello in pensione), Manola Bichisecchi (Anna, sua seconda moglie), Maria Maddalena Adorni (Leda), Viviana Larice (Violetta), Sandro Andreini (Alfredo), Daniela Salucci (Iole), Franco Bocci (Giovanni), Paola Pacelli (Maria). Direzione musicale Giorgio Dari fisarmonica; con Luigi Bargelli chitarra, Davide Silingardi violino, Anna Cognetta tastiera, Fabrizio Orlandi batteria. I costumi sono della Compagnia Orlandi.

LA ‘HIESTA DI BEPPE ORLANDI E GIGI BENIGNI
La messa in scena de La ‘hiesta, realizzata in coproduzione con La Fondazione Teatro Goldoni, oltre ad essere un omaggio doveroso a Beppe Orlandi nel cinquantenario della morte, rappresenta il suggello ed il

Il  manifesto dello spettacolo

Il manifesto dello spettacolo

momento più significativo di quell’opera di valorizzazione del Teatro Vernacolare di serie A iniziata già svariati anni fa con la realizzazione de Li sfollati alla Gran Guardia e poi Goldoni, La ribotta a Montinero , (ancora Gran Guardia e Goldoni) ed infine della ‘hiesta ( Teatro Quattro Mori e Gran Guardia).
Beppe Orlandi, autore insieme a Gigi Benigni di queste tre commedie ( ma anche di tante altre, forse meno conosciute e popolari, ma altrettanto belle e degne di rappresentazioni, come La Pia de’ Tolomei, I ‘asigliani, Poveri ma onesti cittadini ….), è considerato in modo ormai consolidato e riconosciuto, il padre del Teatro Vernacolo Livornese. Ma soffermiamoci un attimo su questa dizione ormai abusata: “Padre del teatro vernacolare livornese”.
Che cosa significa? Che Beppe Orlandi, dilettante per scelta di vita, ma professionista massimo nella sua arte di commediografo ed interprete, ha creato un tipo di teatro originale che negli anni a seguire, fino ai giorni nostri, ha avuto vari discepoli ed adepti, ma nessuno è riuscito ad eguagliarlo.
Le commedie di Beppe Orlandi, sono indissolubilmente legate ai suoi tempi, ai suoi valori più genuini e semplici, a quelle piccole cose dei ” tempi in cui si stava meglio quando si stava peggio”.
In cosa consiste il grande valore del teatro di Beppe Orlandi? Egli ha saputo dare ai suoi lavori la dignità di spettacoli certamente popolari, ma di grande valore culturale che gli derivano dal fatto che nelle sue commedie migliori, c’è sempre un rapporto stretto e reale con i problemi e con la gente della sua Livorno. Egli porta sul palcoscenico gente semplice , gente dei quartieri popolari; gente che vive onestamente e dignitosamente, magari arrangiandosi, alle prese con i mille problemi della vita quotidiana, ma che non rinuncia ai suoi valori.
Eppure questi personaggi che rivivono nelle sue commedie , anche nei momenti più difficili (le ristrettezze economiche o addirittura la guerra), sono sempre pronti a cogliere il lato comico dell’esistenza , suggellando con una risata o una battuta, qualsiasi problema o contrarietà.

Come Li Sfollati, rappresentava un affresco tragicomico sulla tragedia della guerra, La Ribotta a Montinero il desiderio dell’evasione, per fare una scampagnata spensierata lontano dalla città e dalla routine quotidiana, La ‘hiesta”, (ovvero Il Fidanzamento), scritta nel 1949, rappresenta il quadro coloratissimo sulle vicende di una famiglia livornese che si trova a venire a contatto con un ambiente completamente differente dal proprio.
La ‘Hiesta , pur non eguagliando né Li Sfollati, né La ribotta a Montinero è esemplare del modo con il quale faceva teatro vernacolare Beppe Orlandi.
La vicenda è semplice. Una famiglia livornese modesta ( il capofamiglia è un operaio del Cantiere, la moglie, insieme alla madre gestisce una stireria dove i maggiori clienti sono le ragazze di una vicina casa chiusa) devono andare a conoscere a Firenze, la nuova fidanzata del figlio, che ha lasciato una ragazza livornese per questa nuova fiamma fiorentina. La famiglia fiorentina è altolocata e quindi i livornesi vengono a contatto con situazioni e modi di comportarsi per loro inusuali. Da questo contrasto nasceranno tutte le situazioni esilaranti della commedia. Del resto l’intenzione di Beppe Orlandi, non è di lanciare messaggi di carattere socio- politico (il contrasto fra il mondo aristocratico e quello popolare), ma semplicemente di far fare quattro sane risate allo spettatore. E ci riesce appieno, senza scadere mai nel volgare. Un semplice esempio. Dal momento che nella stireria di Amelia, si lavano e stirano gli indumenti delle “signorine” della vicina “casa chiusa”, era facile cadere nell’osè o addirittura nel volgare. Niente di tutto questo. Si fa solo cenno, da parte di Filomena a certe mutande della signora Ines, che se dovessero parlare, ” il romanzo de’ Miserabili doventerebbe la novella di buettino!” . Un altro autore, chissà cosa ci avrebbe ricamato sopra, e quanto parole sboccate ne sarebbero venute fuori!.

LA’HIESTA ovvero Il Fidanzamento
Commedia comica in tre atti in vernacolo livornese

di Beppe Orlandi e Gigi Benigni
regia Beppe Ranucci ( direzione artistica Lia Orlandi)

Appuntamento: Domenica 17 novembre alle ore 17 al Teatro Goldoni

Coproduzione Compagnia Beppe Orlandi e Fondazione Teatro Goldoni

Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586 204290) con orario 17-20 (domenica dalle ore 16); prezzi: Intero €22 – Ridotto (Coop/Anziani) €20 – Studenti (fino a 18 anni) €12

la redazione

 

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