EFFETTO VENEZIA: Gli Oblivion e Rigoletto chiudono la 28^ edizione di Effetto Venezia Il programma delle due ultime serate della festa d’estate livornese

Gli Oblivion
LIVORNO – Gran finale per la 28^ edizione di Effetto Venezia, che sta per volgere ormai a conclusione. Sabato 3 agosto e domenica 4 agosto (ultimo giorno) sono in cartellone una lunga serie di spettacoli da non perdere.
Domani sera (sabato 3 agosto ore 22.05 in piazza del Logo Pio) saranno in scena gli Oblivion, i cinque madrigalisti postmoderni con il loro Sussidiario italiano per la regia di Gioele Dix, mentre
Domenica, 4 agosto, in piazza XX Settembre (ore 21.35) verrà rappresentata una delle opere più amate e conosciute dell’intero repertorio operistico, Rigoletto , diretto da Gian Paolo Mazzoli per la regia di Giampaolo Zennaro (Posti seduti numerati a pagamento € 5,00. Visione libera all’esterno della platea).
Info : http://www.livorno-effettovenezia.it
Il programma delle due serate
Il programma di sabato 3 agosto
PIAZZA DEL LUOGO PIO
Palco Modigliani
ore 22,05
OBLIVION SHOW
Il sussidiario Italiano
con Gli Oblivion
Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
regia di Gioele Dix
testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
musiche Lorenzo Scuda
Lo spettacolo, una coproduzione tra Malguion e Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, non è semplicemente la versione “aggiornata” del precedente fortunatissimo show, ma una vera e propria evoluzione dello stile Oblivion, che riesce a mescolare Lady Gaga con J.S. Bach e Tiziano Ferro con William Shakespeare. Con la consueta eleganza e irriverenza, i cinque madrigalisti post moderni raccontano storie epiche o semplici avvenimenti quotidiani giocando continuamente con la musica. Il più delle volte massacrano testi famosi per ricomporli in modi surreali, altre volte si cimentano con virtuosistici esercizi di stile e canzoni originali. Come in ogni sussidiario che si rispetti, in questo nuovo spettacolo troviamo tutte le materia: dal solfeggio alla storia, fino alla grande letteratura italiana dove Dante e Pinocchio cantano le loro avventure, in soli sei minuti! Come raccontare l’avventura di questi cinque irresistibili artisti, cantanti e attori, cabarettisti e comici, leggeri ma serissimi…? Sette anni intensi spesi nel teatro di rivista e nei musical, poi l’esplosione su Internet: ad oggi quasi 2 milioni di contatti ricevuti in due anni da “I promessi sposi in dieci minuti” geniale micro-musical messo on-line su You Tube dagli Oblivion per farsi conoscere in modo diretto dal grande pubblico. La TV “orizzontale” di Internet spinge subito il teatro ad accogliere nel modo migliore il loro show, grazie anche alla divertita ma rigorosa regia di Gioele Dix : due stagioni di tour e oltre 200 repliche nei più importanti teatri e città italiane. Il Teatro chiama poi la TV ed ecco l’invito come ospiti a Zelig . Migliaia di studenti Impazziscono per le parodie culturali degli Oblivion ( I promessi sposi, appunto, ma anche Shakespeare in 6 minuti, Dante , Pinocchio….) , nascono così le “lectio dementialis” sui Promessi Sposi nelle scuole italiane e un libro con dvd ( I promessi esplosi) tra il didattico e il comico.Una attualissima trasversalità di mezzi, dunque, in un gruppo innamorato di una comicità vecchio stile. Gli Oblivion strizzano l’occhio al cabaret ma anche al cafè chantant, praticano una satira (di costume, ma non solo) così garbata da essere anche più corrosiva, inventano giochi tra musica e linguaggio Come numi tutelari il Quartetto Cetra e Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber e la follia organizzata dei Monthy Python, il tutto legato dalla sorprendente capacità vocale e interpretativa di un gruppo che fa della professionalità e della precisione scenica la sua linea guida. Il più delle volte massacrano canzoni e testi famosi per ricomporli in modi surreali, altre volte si cimentano con virtuosistici esercizi di stile e canzoni originali. Come in ogni sussidiario che si rispetti, in questo nuovo spettacolo troviamo tutte le materie: dal solfeggio alla storia, fino alla grande letteratura italiana dove Dante e Pinocchio cantano le loro avventure in soli sei minuti.Gli Oblivion utilizzano almeno un secolo di materiale musicale italiano servendosi delle canzoni come di un alfabeto privato, per montare, intrecciare, deformare, riciclare in modo da costruire uno scintillante palinsesto canoro, al tempo stesso omaggio ai grandi e sberleffo ai meno grandi, in cui si raggiunge un miracoloso equilibrio tra citazione e creatività, tra umorismo e commozione.Gli Oblivion giocano per tutto lo show, indossando le vesti ora di innocenti boy-scout alle prese con un perfido disturbatore, ora rievocando le fumose atmosfere del Café-Chantant. Il cronometro scorre inesorabile e con ritmo forsennato tra motivetti retrò, sonorità tecno ed estetica Bollywoodiana.Tuttavia, Oblivion Show 2.0 – Il sussidiario non è solo una corsa contro il tempo, travestimento e giocoleria musicale. Nel susseguirsi degli sketch, tra un cazzotto e una canzone mimata, si nasconde uno sguardo beffardo ma acuminato su una società che assomiglia sempre di più a una parodia.
PIAZZA DEI DOMENICANI
Palco Fattori
ore 21,30
IL GOBBO DI MANTOVA
Idea registica di Fabio Vannozzi
Come di consuetudine l’opera di chiusura del Festival, è preceduta da una versione per un pubblico di bambini e ragazzi, e ne esalta la semplicità, la leggerezza e gli aspetti popolari che spesso sconosciuti al grande pubblico. L’opera lirica è per tutti e Fabio Vannozzi, attore televisivo e cinematografico, ne vuole dare prova.
PIAZZA XX SETTEMBRE
Palco Pietro Mascagni
ore 21,30
PROVA GENERALE RIGOLETTO
PIAZZA DOMENICANI
Area Picchi
ore 21,45
LE FREAK SHOW
con Ludovico Cervigni
Le freak Show è uno spettacolo “one man show”, è interattivo e coinvolgente, nasce dalla combinazione di più discipline, e da più elementi contestuali, che si uniscono alla teatralità del personaggio e ad una accurata scelta musicale.
FOSSI MEDICEI
Fossi Scarronzoni
ore 21,00
I FOSSI D’INFERNO
Interpretazione e regia di Gianluigi Tosto
Spettacolo con giro in battello a pagamento (euro 15,00)
EX TEATRO SAN MARCO
ore 21,45
DADDANTEADDEANDRE’
“le più belle poesie d’amore italiane”
con Alessia Cespuglio, Emanuele Gamba, Antonio Ghezzani,
Valeria Paoli
Ideazione e regia Emanuele Gamba
Le voci di trenta fra i più grandi protagonisti della poesia italiana, dal 1200 ad oggi, si incontrano per portare in scena fra parole e musica tutto il fascino e la forza di versi ed emozioni senza tempo. Questa la sfida di “Da Dante a De Andrè”, lo spettacolo-concerto che fonde in un’unica partitura, musica dal vivo, canto e parole dando corso a un vero e proprio viaggio nella grande letteratura.
LARGO STROZZI
Palco Beppe Orlandi
ore 21,45
EFFETTO VENEZIA… ALTRO CHE BARZELLETTE!!!
conduce Giovanni Bondi
Un omaggio alla “barzelletta”, prodotto italiano doc, ma soprattutto prodotto livornese. Si dice che il grande Gino Bramiere proprio nella nostra città scoprisse le ultime “nate” per poterle diffondere in tutta Italia.
Giovanni Bondi, comico livornese, ospiterà sul palco “raccontatori” improvvisati che, raccontando la propria e sottoponendosi al giudizio dei passanti, si guadagneranno almeno un aperitivo offerto da locali rappresentativi di Livorno.
FORTEZZA NUOVA
Palco Ernesto Rossi
ore 21,00 – 22,30
CINQUE NUOVE “STANZE ITALIANE”
regia di Emanuele Barresi
Ingresso su prenotazione euro 5,00
Le Stanze, divenute ormai dal 2010 uno degli appuntamenti più attesi di Effetto Venezia, sono ospitate quest’anno nella appena ristrutturata Sala degli Archi della splendida Fortezza Nuova.
Le “Stanze”, direte dall’attore regista Emanuele Barresi e nate da un’idea di Paolo Virzì, sono strutturate in cinque momenti teatrali della durata di dieci minuti ciascuno.
Gli spettatori (gruppi di 50 per due spettacoli), guidati dal Cicerone Barresi assisteranno alle performances di attori professionisti e gruppi teatrali labronici.
Quest’anno soggetto delle rappresentazioni saranno Cesare e Lucrezia Borgia, un reduce dalla guerra coloniale, il cantautore Piero Ciampi, ed un famosissimo personaggio del passato a sorpresa, interpretato proprio da Barresi, che esporrà considerazioni molto attuali.
PIAZZA DEL MUNICIPIO
Palco Leonardo Bartelloni
ore 23,45
GRILLI PARLANTI…
con Claudio Marmugi
EFFETTO SOLIDARIETA’
SCALI FINOCCHIETTI
Palco Vittorio Cioni
ore 22,00
Sara dei vetri
In concerto
EFFETTO IN-CHIOSTRO
Palco Giovanni Marradi
Chiostro della circoscrizione 2
ore 21,30
VIA DELLA MADONNA. UNA VIA, UNA CITTA’
di Marcello Paffetti
A cura di Associazione Il Pentagono
EFFETTO VERTIGO
Teatro Tina Andrey
Teatro Vertigo
ore 22,00
SANREMO CONTRO CANZONISSIMA
Serata Finale
Il programma di domenica 4 agosto
PIAZZA XX SETTEMBRE
Palco Pietro Mascagni
ore 21,15
RIGOLETTO
Melodramma in tre atti di Francesco Maria Piave
Musica di Giuseppe Verdi
in collaborazione con il Concorso Lirico Internazionale “Titta Ruffo”
Personaggi e interpreti
IL DUCA di MANTOVA Angelo Fiore
RIGOLETTO Ohyoung Kwon
GILDA Giselle Baulch
SPARAFUCILE Marco Simonelli
MADDALENA Cristina Alunno
IL CONTE DI MONTERONE Antonio Marani
GIOVANNA Cristina Coatu
MARULLO Michele Pierleoni
BORSA MATTEO Mentore Siesto
IL CONTE di CEPRANO Giovanni Ferrisi
LA CONTESSA di CEPRANO Piera Coppola
USCIERE DI CORTE Alessandro Martinello
PAGGIO della DUCHESSA Valentina Boi
VOCE NARRANTE (Giuseppe Verdi) Riccardo De Francesca
DIRETTORE: Gian Paolo Mazzoli
REGISTA: Giampaolo Zennaro
MAESTRO DEL CORO: Stefano Cencetti
ORCHESTRA DEL CANTIERE LIRICO DELLA FONDAZIONE GOLDONI
SOCIETA’ CORALE PISANA
SCENE E COSTUMI Mutina Eventi
LUCI Riccardo Tonelli
MAESTRO COLLABORATORE Anna Cognetta e Angela Panieri
DIRETTORE DI SCENA Michela Fiorindi, Marta Sedran
In collaborazione con Kinesis Danza
La produzione nasce in collaborazione con il Concorso Titta Ruffo, realtà produttiva tra le più felici, nella cui edizione 2013 sono stati assegnati ai vincitori i personaggi del Duca di Mantova, Rigoletto, Gilda, Maddalena, Giovanna e con la Fondazione Goldoni di Livorno, al cui ensemble è affidata la sezione orchestrale della serata.
Ambientato a Mantova e nei suoi dintorni, Rigoletto, è stato composto da Giuseppe Verdi nel 1850, su un libretto di Francesco Maria Piave (tratto da Le roi s’amuse di Victor Hugo) e rappresentato per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1851. L’azione inizia con una festa al palazzo ducale, si svolge nel giro di pochi giorni, e termina, come spesso avviene nel melodramma, con una morte, in questo caso della protagonista femminile. Rigoletto, è il buffone di corte, pungente e linguacciuto, che si burla con cattiveria di tutti e ordisce, all’occasione, scherzi e vendette crudeli. Se questo è l’aspetto “ufficiale”, esteriore, professionale del buffone di corte, l’uomo Rigoletto, vedovo ed infelice, vive in ragione dell’amore per la figlia Gilda, nei confronti della quale nutre ossessivi istinti di protezione al punto da tenerla segreta agli occhi del mondo. Ma come vuole un destino avverso, Gilda diventa oggetto dell’attenzione del Duca di Mantova, libertino impenitente, per il quale Rigoletto lavora. Le reazioni alle stramberie del buffone, da parte dei cortigiani, daranno il via ad una serie di delitti: Gilda, la figlia di Rigoletto sarà rapita e violata dal Duca; Rigoletto per vendicare l’offesa assolda Sparafucile, un bandito, perchè uccida il Duca, ma a morire, dopo un volontario scambio di persona, sarà l’amata figlia Gilda.
Rigoletto, dal suo apparire, è una delle opere più amate e conosciute dell’intero repertorio operistico. Il pubblico vi trova sfarzo teatrale, melodie affascinanti e famosissime che sono addirittura entrate nella vita di tutti i giorni, come La donna è mobile, una trama che lascia senza respiro nella suspence degli avvenimenti e del tragico finale, persino insoliti riferimenti atmosferici e paesaggistici, ma è soprattutto la vera natura di Rigoletto, l’amara umanità del padre iperprotettivo ed insicuro, l’affetto ultraterreno che lo lega alla figlia, a carpire la sensibilità degli spettatori e restare indimenticabile. Quest’opera, amatissima dal pubblico livornese, si rappresenta nella nostra città dall’estate 1853, quando andò in scena al teatro Carlo Lodovico con il celeberrimo tenore Carlo Baucardé, il baritono Gaetano Ferri ed il soprano Teresa De Giuli Borsi, che aveva interpretato il personaggio di Gilda anche alla prima rappresentazione assoluta dell’opera. Rigoletto, in quella occasione, fu rappresentato con il titolo di Viscardello, come all’epoca avveniva per volere della censura. Ricorrono dunque 160 anni esatti dalla prima rappresentazione sul nostro territorio.
PIAZZA DEL LUOGO PIO
Palco Modigliani
ore 21,45
“CIMA COPPI…QUANDO NON RIMANE PIU’ NIENTE”
spettacolo della Compagnia Mayor Von Frinzius, co-prodotto da ANFFAS Livorno e Fondazione Teatro Goldoni
in collaborazione con AAMPS, CTTNord, Circoscrizione 2, AsaTrade
regia di Lamberto Giannini
aiuto regia Claudia Mazzeranghi, Lucia Picchianti, Francesca Vivarelli e Marianna Sgherri
In “Cima Coppi” accade di tutto: viene uccisa la filosofia, si danno lezioni di dittatura, si evocano giocatori di calcio come fossero divinità ed infine si ricorda cos’è la Resistenza tramite la vera voce di chi l’ha vissuta. Lo spettacolo esplora la dimensione del sogno onirica e surreale, dove tutto è possibile. Rappresenta la libertà intesa come percorso per raggiungerla; una
volta arrivati sulla vetta non si può far altro che scendere, allo stesso modo quando dopo molti ostacoli riesci finalmente a conquistare la libertà, spesso ti accorgi che non rimane più niente. La compagnia è formata da circa 70 attori di cui la metà con disabilità psicofisica.
PIAZZA DEI DOMENICANI
Palco Fattori
ore 21,30
D’Amore e di Politica
Testi e musica di Adriano Iurissevich
Arrangiamenti Daniele Novello, Stefano Gajon e Davide Michieletto
con
Adriano Iurissevich chitarra e voce
Mauro Bonicelli violino
Paolo Forte fisarmonica, pianoforte
Davide Michieletto batteria
Daniele Vianello contrabbasso
La rivista Rockit definisce Adriano Iurissevich un cantautore pop indie poetico/politico. Per lui la canzone è un ritorno, Adriano è quindi un cantautore redivivo, attore da una vita, poeta per forza, interprete recidivo, che dopo tanti anni di vita esclusivamente dedicata al Teatro, nel 2011 inciampa in un gruppo eterogeneo di artisti intrisi di classica, jazz, pop, rock, raggae, musica africana, ecc…appassionati interpreti e fini arrangiatori. Da questo incontro prende gradualmente forma un disco,”D’Amore e di Politica” 2013) che riunisce e sintetizza influenze e personalità difformi, un disco di paesaggi dell’anima, di inquietudini diffuse, di incazzature cocenti, un disco che ci parla di passione amorosa e di passione politica e ci invita, tra armonia e disarmonia, a vivere appassionatamente. D’amore, politica non è semplicemente una sequenza di canzoni ma bensì una riflessione articolata, frammentata e un po’ bizzarra, una catena di pensieri che si generano, si sospingono e si sostengono l’un l’altro, in forma di discorso, sketch, poesia e canzone, riflessioni poetico-filosofiche e analisi politiche. Gli arrangiamenti di Daniele Novello, Stefano Gajon e Davide Michieletto e le performance dei singoli musicisti, tendono ad esaltare le caratteristiche differenziate di ogni brano, talvolta lirico, talvolta aggressivo, talvolta epico, in servizio alla natura e alla intellegibilità del testo e delle caratteristiche interpretative di Adriano. Adriano Iurissevich è stato finalista al Premio MUSICULTURA 2012 con la canzone Bar di Venezia e al Premio Videoclip Italiano 2011 di MUZU Tv con il videoclip Capro Espiatorio
FOSSI MEDICEI
Fossi Scarronzoni
ore 21,45
I FOSSI D’INFERNO
Interpretazione e regia di Gianluigi Tosto
Spettacolo con giro in battello a pagamento (euro 15,00)
In occasione di Effetto Venezia, i Fossi del famoso quartiere di Livorno, dopo essere stati lo scenario del viaggio di Ulisse nel 2012, prestano i loro meandri e i loro scalandroni per la narrazione del viaggio di Dante Alighieri nei Gironi infernali della Commedia. Ogni scalandrone sarà luogo di appuntamento, per gli spettatori trasportati dalla barca di Caronte, con uno dei famosi personaggi dell’Inferno dantesco: gli Ignavi e le anime dei trapassati del Terzo Canto, Francesca da Rimini, Ulisse, il Conte Ugolino, fino all’incontro con Lucifero, “lo imperador del doloroso regno”, per poi tornare infine a “riveder le stelle”. Durante gli spostamenti con la barca, i commenti e le osservazioni di grandi scrittori di tutto il mondo e di tutti i tempi, saranno la nostra guida all’interno della selva dantesca, e contribuiranno a illuminare i versi più conosciuti di Dante di una luce inedita, permettendoci in alcuni casi di avvicinare le pagine della più grande opera poetica dell’Occidente con un sorriso o con una leggerezza che ne faciliti l’ascolto.
Partenza: Porta dell’Inferno e Caronte (Scali del Monte Pio) Primo scalo: Paolo e Francesca (Scali del Ponte di Marmo) Secondo scalo: Ugolino (Scali della Fortezza Nuova) Terzo scalo e arrivo: Ulisse e Lucifero (Scali Finocchietti)
FUORI PROGRAMMA
PIAZZA DEL MUNICIPIO
Palco Leonardo Bartelloni
ore 23,45
GRILLI PARLANTI…
con Claudio Marmugi
EFFETTO SOLIDARIETA’
SCALI FINOCCHIETTI
Palco Vittorio Cioni
ore 22,00
dJ SET con Diego
In concerto
EFFETTO IN-CHIOSTRO
Palco Giovanni Marradi
Chiostro della circoscrizione 2
ore 21,30
GIORGIO CAPRONI: POESIE
A cura del Centro Caproni
A cura di Associazione Il Pentagono
la redazione
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