EFFETO VENEZIA: Alla Bottega del Caffè Riccardo Repetti e le sue foto, Luca Salvetti con il suo libro

Riccardo Repetti
LIVORNO – “ La fotografia che vorrei fare nuovamente e quelle dei Pink Flid, quando vennero nel 1989 allo stadio di Livorno, e quella che non vorrei fare nuovamente è quella della disastro del Moby Prinz”.
Maurizio Mini, preso in…contropiede, Elisabetta Arrighi, la moderatrice dell’incontro, non poteva assolvere l’impegno preso, si è sitemato al tavolo, con i due ospiti i suoi fianchi, ed ha condotto con maestria, e saggezza.

Riccardo Repetti, Maurizio Mini, Luca Salvetti ( foto: un amico)
Questa la riposta ad una domanda posta a Riccardo Repetti, che, con Luca Salvetti, hanno riavvolto il nastro della memoria.
Repetti sempre di corsa, la grossa tracolla con la fotocamera, e gli obiettivi appoggiata sulle spalle.
Salvetti, microfono in mano, seguito, come un ombra, dal suo cameramen, per arrivare sul posto per effettuare un servizio per il suo Tg, di Granducato Tv.
Due personaggi che hanno vissuto in … corsa, per la corsa. Per portare, il primo le immagine, il secondo le interviste, od i servizi.
Riccardo Repetti ha “tappezzato” le mura della Bottega del Caffè di sue fotografie, ai fatti di cronaca, allo sport, al sociale, sia in bianco e nero che a colori. Ed in questi casi l’occhio vuole la sua parte… e l’occhio, sembra, che gli dica grazie. Quando Riccardo ha avuto l’idea di farne una mostra con le sue migliaia di foto, si è trovato di fronte ad un dilemma… quali scelgo. Ha lasciato parlare il cuore, l’istinto. Ha scelto, ed ha fatto piu’ che bene, quelle che sono riuscite a dargli, nuovamente emozioni.
E, con la voce, che lo tradiva l’emozione, non è mai stato un parlatore, ha ricordato i suoi inizi. “ Ancora giovanissimi mandai una foto ad un concorso promosso dal Circolo dei Postelegrafonici, e vinci. Così ebbi la forza di continuare, entrando a La Nazione, poi, due anni dopo, 1987, a “Il Tirreno” perché… “ timbrare il cartellino, non sarebbe stato la mia felicità. Libero di andar e fermare ciò che il mio occhio vedeva…”

Luca Salvetti
Invece chi il parlare sappiamo lo fa con soddisfazione, visto il suo successo, è Luca Salvetti, autore di un libro che racconta i suoi 25 anni, di giornalista, a Granducato, e non solo. “ Telereporter. Fatti, storie, personaggi, in 25 anni di…”
“ Giornalista a tutti costi, dice Salvetti, nel 1974, anno di mondiali di calcio, durante una partita della nazionale italiana, tolsi la voce di Nando Martellini, e la commentai. I miei parenti dovettero ascoltarmi. Poi approdai a La Nazione, e mi mandarono a fare la mia prima partita… Pro Livorno-Castelnuovo Val di Cecina. Mi sembrò di andare a fare la coppa dei campioni. Poi Granducato Tv, una storia che credo conosciate…”
La mostra rimarrà aperta, alla Bottega del Caffè, viale Caprera, 35, in occasione di “Effetto Venezia”, fino al 4 agosto.
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