Per la Settimana NAazionale della Sclerosi Multipla in “Persone” Marco Voleri si racconta. Il tenore toscano testimonial per l’ AISM dal Teatro Goldoni

Marco Voleri ddurante la trasmissione Tv al Goldoni
Livorno. Un testimonial diretto e per di più un artista giovane ed in carriera, è stato scelto dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) per aprire la Settimana Nazionale Sclerosi Multipla. Una settimana di sensibilizzazione e di informazione su una malattia cronica, imprevedibile e progressi-vamente invalidante che solo in Italia conta 68.000 casi e circa 3 milioni nel mondo. Una malattia che colpisce per lo più i giovani: una nuova diagnosi ogni 4 ore. E’ il tenore toscano Marco Voleri, che domenica 26 maggio, alle ore 12 si racconterà nella trasmissione “Persone” su RAI 3 dal Teatro Goldoni di Livorno.. Una collocazione naturale, quella del palcoscenico livornese, per un cantante interprete di più di 40 ruoli operistici in Italia e all’estero che proprio al Goldoni ha mosso i primi passi e che proprio recentemente ha avuto il coraggio di affrontare a viso aperto la malattia con cui conviveva da anni. Una compagna di strada certo non cercata, casuale, ma che non ha fatto venire meno in lui la passione e la voglia di lottare per quello in cui aveva investito la sua vita, il canto e così facendo regalare a se e agli altri quei “Sintomi di felicità” così felicemente riassunti in un libro, edito nello scorso gennaio da Sperling & Kupfer. Una testimonianza che ora si amplia attraverso i media nazionali, per ribadire – affermano dall’AISM – un impegno concreto nella rappresentanza e nell’affermazione e tutela dei diritti delle persone con SM, contribuendo in questo modo all’informazione e sensibilizzazione a sostegno della ricerca scientifica. Uno scopo subito fatto proprio dal tenore Voleri e sostenuto dal Teatro di Tradizione livornese che ha aperto i propri spazi per una narrazione che partendo dall’inizio dei suoi studi, il trasferimento all’accademia del Teatro alla Scala di Milano a Milano, al conservatorio, è continuato con il ricordo dei primi ruoli debuttati, la gavetta fatta fino all’approdo nei teatri e Festival ed il ruolo di direttore artistico affidatogli dalla Fondazione Goldoni per il proprio progetto “La meglio gioventù”. Poi il racconto si sposta all’impatto con la malattia, la diagnosi e la scelta di continuare la carriera e raccontare della nuova compagna.
Sulle note dell’aria di Pinkerton, dalla Butterfly pucciniana, eseguita per l’occasione al Goldoni, Marco Voleri si farà portatore di un messaggio preciso: “Ho voluto raccontare una storia positiva, palesare la malattia e portare in giro sintomi di felicità, dicendo chiaramente a tutti che non si deve mai mollare”. La musica ed il canto sono anche questo. la redazione
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