Il mestiere di pittore nella Firenze del ‘400 Proseguono le conferenze a cura del FAI sulle opere della collezione civica livornese

7 maggio 2013 19:10 Commenti disabilitati

 

Crocifissione di Neri di Bicci

Livorno – Terza conferenza del ciclo “Memorie, significati, valori in alcune opere del Museo Fattori” promosso dal Comune di Livorno in collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano) giovedì 9 maggio (ore 17) nella Sala degli Specchi di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva).

Seguendo il format delle precedenti conferenze, si partirà dall’analisi approfondita di un’opera della collezione civica livornese, in questo caso la Crocifissione di Neri di Bicci (una tavola di grandi dimensioni della metà del ‘400),  per spaziare sull’arte del periodo. Relatore della conferenza sarà il professor Marco Collareta , docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università degli Studi di Pisa che parlerà del “Mestiere di pittore nella Firenze del ‘400”.  Collareta illustrerà come la professione del pittore fosse in periodo rinascimentale un mestiere vero e proprio, un”arte” che si imparava “a bottega” alla stregua di qualsiasi altra attività artigianale.

Neri di Bicci, l’autore della tavola di proprietà del museo, apparteneva alla schiera  di questi pittori di mestiere; pur essendo un pittore di qualità, non raggiunse infatti mai vette altissime come un Botticelli o un Ghirlandaio. Fu comunque un pittore prolifico, apparteneva ad una Bottega molto attiva (quella del padre Bicci di Lorenzo) e a lui furono commissionate numerose opere sia da parte delle Chiese che delle famiglie borghesi.

La conferenza di giovedì sarà ad ingresso gratuito, così come la prossima in calendario per il  16 maggio con il professor  Carlo Sisi, Presidente del Museo Marino Marini di Firenze che interverrà su “Enrico Pollastrini e la pittura di storia”.

la redazione

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