Gare remiere: Parla Fabio Canacccini, presidente del Cat

20 aprile 2013 01:39 Commenti disabilitati

 Livorno – Tra le riforme sulle gare remiere è stato affiancato al Car un nuovo organismo, il Cat. Diversificando i compiti per dare maggior respiro alla finalizzazione delle problematiche.  A far da Presidente è stato chiamato Fabio Canaccini, che no ha bisogno di presentazioni: Ma noi vogliamo rinfrescare la memoria, per far capire da chi è presieduto questo nuovo organismo.

Chi è Fabio Canaccini

Una vita di sport a 360°. Da bambino ebbe la sua prima attività nella scherma, poi le leve cestistiche con il dr. Macchia. Quindi approda all’atletica. Facendo, prima l’atleta a livello nazionale, poi allenatore, e dirigente. Ha lavorato oltre trent’anni nel Coni. Chiude la sua carriera lavorando per il Comune di Livorno per 10 anni, come capo dipartimento in un’ area, che comprendeva anche lo sport...

Per parlar con Fabio Canaccini siamo andati a trovarlo al campo Scuola. In tuta sportiva e scarpe da tennis. Ci sediamo su una panchina ed iniziamo la chiaccherata. Di tanto in tanto suona il suo telefono. Guarda il display  non risponde.

* Quali sono i compiti del Cat?

Canaccini – “ Il Cat è un organismo che è stato costituito con i nuovi regolamenti delle gare remiere, e l’acronimo vuol dire… Comitato attività tecniche…  E’ l’organismo che cura, e coordina la gestione di tutte le attività tecnico-organizzative. Dalle barche ai remi, dai regolamenti di gara, e le relazioni con le Sezioni Nautiche per l’applicazione dei regolamenti. Si differenzia dal Car che è, e rimane, l’organismo  di indirizzo e di promozione. Il Car ha il compito dello sviluppo e programmazione delle gare remiere. Il Cat, invece, è piu’ gestionale, ed operativo.”

* E’ possibile fare, al momento, un consuntivo del lavoro svolto dal Cat?

Canacccini – “ Pur essendoci insediati da poco abbiamo già effettuato tre riunioni, anzi quattro. Abbiamo già espresso i pareri tecnici sui regolamenti delle singole gare remiere. Che poi il Car ha approvato nella riunione della settimana scorsa. Abbiamo deciso che, le barche fuori gare, che negli ultimi anni si erano affacciate alle nostre attività remiere, non saranno ammesse alle gare in linea; ma saranno ammesse, dietro parere del Cat, a quelle a cronometro. Già nella prima gara, il Trofeo D’Alesio, ci saranno barche fuori gara, e saranno fatte partire per ultime, per non creare disturbo alle barche in gara. Abbiamo approvato alcune piccole modifiche alle imbarcazioni. Abbiamo verificato l’andamento dei tesseramenti, delle visite mediche. Abbiamo affrontato questioni anche di carattere piu’ politiche, rimandandole, per l’approvazione, al Car. Abbiamo rivisto i regolamenti delle gare dei Comitati Organizzatori ( D’Alesio, Risia’tori e Barontni n.dr.), affinchè siano maggiormente rispondenti ai nuovi regolamenti, che si è dato questo mondo remiero.”

*Vi sono state difficoltà. E se sì, di che tipo?

Canacccini – “ Al momento difficoltà nessuna. Inizialmente abbiamo avuto come un onda d’urto dl terremoto. All’epicentro è forte, poi alla distanza c’è un onda lontana. Maggiormente è stata risentita del passaggio dalle 16 sezioni nautiche alle otto. Però debbo esser sincero. E’ stata proprio un’onda lontana, perché si sono smorzati subito i toni. I due rappresentanti, che fanno parte del Cat, eletti dalle sezioni ( Braccini di Livorno Sud e Paci del Salviano n.d.r.) sono persone con le quali si lavora benissimo. Hanno accettato di buon grado la riforma, ed hanno contribuito affinchè si attuasse. Abbiamo posto subito un punto fermo. Tutti, io per primo, ci siamo dati le regole nuove, perché io fui nominato, insieme ad altri tre, nella Commissione per redigere questi regolamenti. Quindi, come è nel mio costume, ho cercato di condividere, con gli interessati, questi cambiamenti. Ed ho detto…Visto che ci siamo dati queste regole, ora le rispettiamo…Questo è un mondo dove si formalizza poco e  si chiacchera tanto. Quindi rispettiamo le regole, o se nò, qualcuno potrà pagare le conseguenze, che sono scritte nei regolamenti. Questo è, e sarà, un punto fermo.”

* Alcune cantine hanno avuto problemi, leggi Ovo Sodo, Pontino e Magenta. Quali sono state le vostre decisioni?

Canacccini – “ Intanto queste difficoltà le hanno avute, e le hanno tutt’ora. Le nostre decisioni non entrano nel merito. Perché noi siamo un organo gestionale. Questi  sono problemi che riguardano l’Amministrazione Comunale, che deve dare, alle  Sezioni Nautiche, adeguate risposte dal punto di vista logistico. Noi ci occupiamo anche delle Cantine; ma soprattutto barche, remi, gare e quant’altro. Questo problema mi è stato affidato dall’assessore, ed io né ho fatto condivisione  con la squadra con cui lavoro. Hanno voluto una riunione con tutti i Presidenti, ed io presente, per disegnare un questionario, che dica quali sono le esigenze, che hanno per fare l’attività, dalle docce, al puntone, all’emergometro, ecc. Con questo gruppo faremo in modo che  l’Amministrazione abbia  una fotografia di quello che, le Cantine, abbiano bisogno, per prendere, poi, le decisioni che riterrà opportune.”

* Con le nuove riforme, secondo Te, che futuro può avere il mondo remiero?

Canaccini – “ Io credo che le riforme portino ad uno sviluppo migliore del passato. Intanto si appianeranno le discussioni, all’interno delle Sezioni, avvenute per gli accorpamenti. Otto sezioni sono come tanti altri pali, e sono la rappresentazione della città di oggi. Avevamo dei rioni non rappresentati, come Scopaia, e La Leccia, si vedevano nel Salviano. Quindi questa riforma 

ha definitivamente detto che la città è divisa in questo modo, e quindi ci sarà piu’ competizione, perché ci sarà meno attrito, e piu’ agonismo, perché non sono sedici; ma otto. Qualcuno potrà obbiettare che prima c’era il meccanismo della promozione e retrocessione. Io questo lo vedo un falso problema, perché mi risulta che, nessun Palio d’Italia, abbia promozione e retrocessione. Si fanno i Pali, chi ha vinto ha vinto, e chi ha perso ha perso. Noi l’avevamo inventata questa formula,  perché il Palio ha subito tre grandi trasformazioni, dal Palio storico, quello dell’Antenna, al Palio di oggi, fatto alla Terrazza, con una modifica pre eventi-bellici, che non prevedeva retrocessione e promozione,  ad una successiva, che l’ha prevista. Così come ci sono state queste modifiche, oggi si lavora per ulteriori modifiche. Debbo dire che, le idee, che sono sul tavolo del Car, a cui abbiamo contribuito anche noi del Cat, sono tante, che, non solo potranno migliorare questo fatto retrocessione e promozione; ma, addirittura, dare ancora piu’ spinta, ed agonismo, di prima, in modo piu’ canalizzato, perché otto si gestiscono meglio che sedici. E loro stessi sono favoriti nel gestirsi. Non ce la facevano piu’, perché i dirigenti son quelli, i vogatori son quelli, i soldi meno di quelli. Quindi si potrà solo migliorare.”

* Che giudizio Ti sei fatto di questo mondo remiero?

Canaccini – “ Questo mondo lo conosco da quando ero bambino. E non dirò per chi tifavo, perché l’incarico, che mi ha dato il Sindaco, deve essere sopra le parti. E questo stò cercando di fare. Spero che con il rinnovamento cambi, perché è un mondo molto litigioso, per l’agonismo. Io da allenatore nazionale ho sempre detto… in gara si deve vincere, fuori gara siamo tutti amici. E tutti si concorre a migliorare la nostra attività… questa cosa nel Palio ce la vedo poca. Sia in gara, che fuori, sono sempre uno contro l’altro. Non c’era, in passato, una volontà di migliorare. Ora, con la riforma,  i Presidenti, e lo dimostrano i due eletti  nel Cat, hanno voglia di far crescere questo mondo. Io dico che dovrebbero lasciare la litigiosità, ed andare verso l’agonismo, essere meno furbo, anche se fà parte di questo mondo, e di questo essere. Però, molte volte, è stata una furbizia troppo maliziosa. E ripeto, che, con questa riforma, si potrà solo migliorare.”

L’intervista è terminata. Il telefono squilla ancora. E’ l’asssssore allo sport Maurizio Bettini. Risponde… Al termine della telefonata si alza, và verso la pista, dove stà correndo un giovane atleta. E con parole chiare e decise, consiglia come continuare l’allenamento. Disinvolto e sicuro, come se la pista fosse casa sua. Guardandolo mi  viene alla mente una frase che mi disse alcuni giorni orsono…

Le regole, nella vita, come nello sport, vanno accettate; ma l’applicazione non si addice al mondo delle gare remiere”

 



 

Comments are closed

Other News