“Napoli Milionaria” con giovani cantanti lirici. Intervista ad Alberto Paloscia direttore artistico del Teatro Goldoni
Livorno – Nei giorni scorsi è andata in scena al teatro Goldoni di Livorno “Napoli Milionaria”, il dramma lirico di Eduardo de Filippo con musica di Nino Rota, realizzato dal progetto LTL Opera Studio dei teatri di Livorno, Pisa e Lucca.
Una prima assoluta per il palcoscenico livornese, e per quelli della Toscana; ma che rappresenta solo la seconda ripresa della sua storia, visto che, “Napoli Milionaria”, è un’opera che in pochissimi hanno avuto l’onore di vedere rappresentata in quanto il debutto avvenne nel 1977 a Spoleto in occasione del “Festival dei due Mondi” con la regia dello stesso Eduardo de Filippo ruolo affidato questa volta a Fabio Sparvoli, che dal 1982 al 1989 è stato aiuto regista di Giorgio Strehler, e successivamente regista di varie opere liriche in Italia e nel mondo.
Il cast, uno per giorno 15, e l’altro per il giorno 16 marzo, era composto da giovani promesse della lirica, che hanno superato le intense fasi di stage, e selezioni, del progetto Opera Studio 2012 per approdare alla produzione vera e propria di quest’opera lirica;.
Nei ruoli principali i soprani Gaia Matteini e Marina Schevcenko Amalia), i baritoni Giampiero Cicino e Giuseppe Pellingra (Gennaro Jovine), i soprani Paola Santucci e Emanuela Ranno (Maria Rosaria), ed il tenore Dario di Vietri (Errico Settebellezze), e per tutti loro si è trattato di un test per sperimentare realmente le proprie doti a livello, sia musicale, che attoriale, che sono riusciti a superare positivamente.
L’orchestra della Toscana era diretta dal maestro Matteo Beltrami, mentre il maestro Mauro Fabbri dirigeva L’Ensamble vocale del progetto LTL Opera Studio.
Alberto Paloscia, direttore artistico della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, da noi intervistato ci ha tenuto a dire… ”Mi ripeto nel dire che questa è un’opera che ho voluto inserire nel progetto Opera Studio perché io stesso ho assistito alla prima rappresentazione mondiale a Spoleto, ebbe successo di pubblico; ma ebbe un parere negativo da parte della stampa, forse perché erano gli anni in cui la critica appoggiava le avanguardie musicali, e fu considerata un’opera di poco valore. Per questo motivo sparì dai cartelloni dei teatri, poi riproposta nel 2010 al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Adesso è più apprezzata. Devo dire che, la musica del maestro Nino Rota, è una musica che arriva al cuore del pubblico, e questo il pubblico stesso lo sente.
Il cast nella nostra produzione, teatri di Livorno Pisa e Lucca, è un cast di giovani del progetto Opera Studio, che hanno lavorato mesi e mesi su questo titolo, assieme al direttore d’orchestra, ed al regista, sia per la parte musicale, riguardante la stesura della partitura, che per la parte recitativa. Sono stati davvero bravissimi. Complimenti a loro, ed il risultato è stato davvero positivo, ed interessante”.
Prossimo appuntamento al teatro Goldoni di Livorno nei giorni di martedì 19 marzo e mercoledì 20 marza con “Falstaff e le allegre comari di Windsor” per la regia di Andrea Buscemi.
Massimiliano Bardocci
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