Boxe: Lenny Bottai Campione del Meditrraneo WBC al PalaMacchia di Livorno. Finale con dedica a Gino Calderini

Lenny Bottai intervistato da Nino Benvnuti
Livorno – …” Silenzio… Rispetto…” Il suo avversario era steso sul tappeto del ring, ed il pubblico acclamava Bottai per la vittoria. Ma Lenny, con queste parole, li esortava a stare in silenzio.
Dopo 2’ e 7”, del nono round, il pugile turco, ma abitante in Germania, Harun Akcabelen, finisce al tappeto. Attimi di paura, salgono sul ring i secondi, ed il medico. Alcuni istanti, poi, il pugile si muove, pur restando disteso a terra. Poco dopo i militi della Misericordia portano via, in lettiga, Harun, che dà l’impressione di aver ripreso conoscenza. E qui parte un lungo applauso, con tutto il pubblico in piedi. E pensare che, poco prima del gancio del ko, su tre colpi di Bottai, il pugile abbassa la guardia, si vede che non ce la fa piu’. Lenny, con lo sguardo richiama l’arbitro, e gli fà notare lo stato dell’avversario. L’arbitro non dà risposta. Ancora pochi secondi, Ed il pugile turco và al tappeto con le braccia lungo il corpo.
L’arbitro dive fermare l’incontro prima; vi erano tutti i presupposti. Il finale sarebbe stato molto diverso.
Appena la lettiga sparisce oltre le porte di ingresso, si torna a sentire alto la voce degli spettatori, calcolati in 2500 circa, che acclamano il pugile livornese.
Poi viene annunciato ufficialmente il verdetto, e viene cinta alla vita, del pugile livornese, la cintura. Lenny Bottai, la Mangusta, è campione del Mediterraneo, WBC.
Harun si è presentato sul ring del PalaMacchia con un curriculum di 12 vittorie, di cui 8 per ko. Mentre per Bottai 17 vittorie, di cui 6 per ko, e 2 sconfitte.
Per la “mangusta” è stato un incontro in crescendo, e già, tra il terzo, ed i quarto round, l’avversario sembrava che non potesse piu’ farcela sotto i colpi del livornese. Ma restava in piedi, e continuava a boxare..
Cori da stadio, curva nord. Il piu’ “gettonato”…Vinci per noi, vinci per noi, Forza Lenny alè… Una voce del coro era quella di Igor Protti, seduto a bordo ring
Ottima la scelta della musica che ha accompagnato Bottai, in mezzo ad un fumo bianco, fino sul ring…”Generator” dei Bad Religion…
Due gli incontri che hanno preceduto il clou della serata.
Titolo italiano pesi welter, Frezza vs Moscatiello. I giudici con, 97-93,97-93 e 98-92, decretavano vincitore Frezza. Per l’altro incontro salivano sul ring i pesi super welter, Matano, che batteva, ai punti, D’Antoni.
Gran finale con Lenny Bottai che ringraziava il suo pubblico dicendo loro …”Senza di Voi non esiste niente”…Poi rivolto la suo angolo guidato da Massimo Rizzoli. Ed infine parole un ringraziamento particolare al suo preparatore Roberto Melani.
Poi, appena scende dal ring abbiamo lo abbiamo ascoltato…
“ Un pugile molto resistente. Sembrava che accusasse i miei colpi, poi, un secondo dopo, picchiava duro. Stasera sono felice, non tanto per il titolo che ho conquistato; ma per le emozioni che questa gente mi dà.”
Poi il sorriso sparisce dal suo viso, e la voce assume un tono meno gioioso…
“ Livorno dà molto allo sport,e lo sport dà molto a Livorno; ma ci aiutano poco, molto poco. E pensare che, a Livorno, ci sono tante palestre, con tante persone che fanno sport. Si vede che in piazza Grande non abbiamo le conoscenze giuste, noi che veniamo dal basso… ” Poi d’improvviso torna il sorriso. Nella sua mano destra un libro. In coipertina la foto di Gino Calderini, il Presidente del Coni di Livorno, scomparso alcuni mesi orsono, e con il dito sulla foto…” La mia vittoria è dedicata anche a Lui. L’unico che ci ascoltava, ed era sempre vicno a tutti noi…”
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