Palio Marinaro: La Premiazione in Fortezza vecchia. Le interviste: Assessore Bettini e Timoniere Pessi

13 luglio 2012 11:22 Commenti disabilitati

Il team dell'Ovo Sodo con il Drappo ( foto andrea trifiletti)

Livorno – Massimiliano Bardocci, il presentatore, chiama sul palco l’Ovo Sodo per la premiazione, si accende un fumogeno di color giallo, e parte il coro,… ho visto l’Ovo Sodo, ho visto l’Ovo Sodo… Tutti sul palco, ed il dirigente Marconi prende la parola… Alessandro Bellandi, il nostro giocatore, recentemente scomparso, di lassù ci ha dato una mano. Con noi aveva vinto 4 Pali… Da parte del mondo remiero parte un applauso infinito. Ed hanno continuato con i suoi canti sventolando il Drappo dell’artista Roberto Pampana, ormai di…proprietà della Sezione biancogiallo, avendo vinto per tre volte il Palio Marinaro.
“ Dove è nato Livorno, la Fortezza vecchia, ci ha fatto piacere effettuare la serata di premiazione.” Queste le parole del presidente del CPM, Vittorio Pasqui”
Tanta, tanta gente, allenatori, dirigenti vogatori e tifosi, che hanno resi esaurito il “quadrato” della Fortezza.

Enrico Campanella e Roberto Baronti (foto gianpi)

Alle ore 19.00 vi era stato un “aperitivo” con Enrico Campanella che riportato alla memoria pagine di storia del Palio Marinaro. Da quello dell’Antenna a quello odierno, e con Roberto Baronri, il quale ha portato a conoscenza una storia … dimenticata. !2 ragazzi, per volete di Ciano, effettuarono una “vogata” da Livorno a Roma e ritorno. A Roma grandi feste con tutti rappresentanti politici di quel periodo. Poi al ritorno una medaglia, di vermaille, per l’impresa.
E dopo cena i figuranti della “Livornina” hanno riproposto l’accoglienza riservata ai Granduchi con saluto alla voce e salve di cannone. Sul palco si è dato inizio, alle premiazioni, con la lettura di un editto da parte di Franco Bocci.
Special Olmpics, Femminile, MiniPalio, Gozzette a 4 remi e Gozzi a 10. Ad intrattenere il pubblico, che ha dimostrato di gradire con applausi e scrosci di risate, l’attore-comico Marco Conte.
Ospiti della serata: Mario Sevieri, direttore dell’Alfea, Monica Ria, presidente Circoscrizione 2, Maurizio Bettini, assessore allo sport e Vittorio Pasqui, presidente CPM.
Non fà in tempo a scender la scaletta del palco che affidiamo il nostro registratore all’assessore Maurizio Bettini…
Per la prima volta ad un premiazione del Palio Marinaro. Le tue sensazioni?
“ Domenica, mentre guardavo la gara, combattuta fino in fondo, ho visto la tensione nei vogatori. E’ stata una bellissima gara. Bella vittoria dell’Ovo Sodo. Andavamo proprio forte. Quindi sensazioni positive domenica, ed altrettanto stasera.”
Tutto questo dà la spinta per continuare a scrivere nuove pagine ed avere nuove sensazioni?
“ Vorrei sottolineare che, domenica, ho visto tanta gente, come stasera. Segno di come si vivono queste gare, e come tiene a questa tradizione.Quindi bisogna preservare e rilanciare. Questo è il nostro obbiettivo.”
Bettini si allontana con l’espressione di chi ha trascorso una serata piacevole. Che stia diventando anche tifoso?
Dalla parte opposta del palco la ciurma bianco giallo inneggia il suo presidente Pirro Stefanini, ci tuffiamo nel mezzo per andare dal timoniere che l’Ovo Sodo,

Massimo Pessi (foto gianpi)

quando chiama, risponde alla…vittoria, Massimo Pessi
Passa il tempo ma il timone, bianco giallo, porta ancora il tuo  nome.
“ La mia è una passione enorme. Per me il Palio è vita. Sono trent’anni che ci vivo dentro”
A che età hai iniziato?
“ A sedici anni nel minipalio nel Borgo Cappuccini e ci sono rimasto fino all’84, facendo il 10 remi. Poi ho fatto una stagione, divertentissima, nel Fabbricotti. Poi il mitico “Uccellino” ( Umberto Marconcini) m’ha chiamato per andare all’Ovo Sodo. E da lì soni rimasto, perché ho trovato una cantina stupenda, una famiglia, con gente favolosa. Come essè in famiglia.”
Quest’anno, negli ultimi mesi, hai fatto, anche, una cura dimagrante. Per essere più competitivo.
“ Visto che in giro c’erano diversi timonieri validi, con poco peso, come i fantini. Sicchè, essendo un po’ vecchio, ho voluto scendere a 69 chili. A 53 anni è un buon peso.  Non dovevo pesare più di tanto con questi ragazzi, che erano in barca quest’anno.”
Il segreto per queste boe?
“ Il segreto ‘un c’è. E’ l’esperienza, ed avere un equipaggio forte. Ci deve essere una simbiosi. Nel Palio, poi, ti devi comportare di conseguenza con la bordata di destra, che è la più importante. Conoscendo tutto questo le boe ti vengono di conseguenza.”

Con la tua esperienza e con le tue doti, perchè non metti in opera una scuola di timonieri? Che non c’è.
“ E’ vero scuole di timone non ci sono. Però all’interno della Cantina, qualcosa faccio. A chi vuol fare il timoniere cerco di insegnare ciò che ho imparato in tutti questi anni. Tu puoi avere insegnamenti, però, poi, ci devi mettere qualcosa di tuo.”
Secondo te, al di fuori di Pessi, fammi un nome di un timoniere bravo.
“ Ce nè sono tanti. Valerio Piccinini del S. Jacopo e Michele Moneta del Venezia. Poi c’è il “vecchio “ Luca Ondini, del Borgo, che siamo coetanei d’età. Luca è un grande.”
Se ti dico Gino Falanga, cosa mi rispondi?
“ Gino Falanga è il mio maestro. Io ho imparato tutto da lui. Per me Gino è un icona. Quando lui faceva il timoniere era il più grande di tutti. Con me ha avuto pazienza e mi ha dato tanto. Spero di fare anch’io, quando insegno, a quelli giovani.”
Se un giovane vuol fare il timoniere, che consigli gli daresti?
“ Innanzi tutto entrare in simbiosi con i tuoi vogatori. Farsi, da loro, voler bene. Devi sapergli formare il carattere. Rispetto da ambo le parti. Se ottieni questo, dalla barca, ottieni  ciò che vuoi.”
Ha aspettato, con pazienza, loro,ormai,ci sono abituate, la moglie di Massimo, la prende  sottobraccio, e la guida verso casa…

( la foto di copertina è di andrea trifiletti)

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