Al Teatro Mascagni di Villa Corridi – Beckett-S, otto scene teatrali tratte dalle opere del celebre Samuel
Livorno - A salire sul palco sarà proprio il gruppo dei docenti dello Laboratorio Teatrale del CRED che, sotto la guida del regista Emanuele Gamba, porteranno in scena “otto pezzi tutt’altro che facili” di Samuel Beckett: Non io, Dondolo, Andirivieni, Commedia, l’ultimo Nastro di Krapp, Aspettando Godot , Finale di partita e Giorni Felici.
“Beckett-S”, ovvero Beckett al plurale, è il titolo dello spettacolo in programma lunedì sera 7 maggio ( ore 21.15) al Teatro Mascagni di Villa Corridi (ingresso gratuito). La piece teatrale è il frutto di un corso di formazione per docenti “Viaggio nella storia del teatro tra autori, personaggi, curiosità” che fa capo ai programmi di “Scuola Città” promossi dal CRED- Centro Risorse Educative e Didattiche “Il Satellite” del Comune di Livorno.
Il cast: Barraco Angelina,Bedini Cristina, Calabresi Mariella, Capanna Francesca, Cappellini Susanna, Casu Stefania, Cirri Alessandra, De Velo Rossana, Esposito Claudia, Fiori Rosanna, Freschi Jonathan, Giraldi Antonella, Micheletti Bruna, Nardi Patrizia, Panella Ebe, Papucci Paola, Posarelli Piero, Simonini Anna Laura, Tonelli Anna ,Tramontano Giovanna.
“Le 8 scene praticamente vuote, come da programma, fanno spazio a quel rigore verbale proprio di Beckett, alla sua essenzialità lattea, alla sua semplicità disarmante così come alla puntualità di pause e significati, l’assoluta disciplina nella resa visuale della parola scritta. Un invenzione che si rinnova di momento in momento.
Dal momento del breve e insinuante soliloquio sull’indecisione che prende il ritmo di una sedia a dondolo a quello della scena del “pettegolezzo incrociato” delle tre vecchie signore Flo, Vi e Ru, una lezione di umorismo tragico, in qualche modo vicino a certi ritratti parodistici che Pirandello faceva della mentalità paesana.
Ironia e tragedia sono le parole chiave, quelle risate un po’ isteriche che si fanno unica alternativa a un pianto disperato, a una deriva senza ritorno, non appena si affacciano certe consapevolezze.
Un’occasione per far parlare ancora una volta Samuel Beckett, Beckett autore comico, a tutti gli effetti. Cadente e decadente è il suo mondo, pieno di angoli ammuffiti, abitati da piccole ansie e sentieri sull’orlo del precipizio. Ma su quei sentieri si avventurano personaggi nudi, semplici, che sarebbero davvero spensierati non fosse che li tradisce l’ignoranza nei confronti di quell’abisso.
E l’abisso che incombe sullo spettatore è proprio quello del timore di riconoscersi sulla scena.”
la redazione
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