Teatro: Un “Astice al Veleno” ma condito di tanto successo

Vincenzo Salemme
Livorno – Un sogno, che riesce sempre a riempire tutti i teatri, ottenendo un grande successo, quello de “L’Astice al Veleno”, la commedia brillante farsesca e romantica scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme. Andata in scena 230 volte. Il debutto avvenne, nel 2010, al teatro Goldoni di Livorno.
L’attore napoletano è stato un vero mattatore da palcoscenico, riuscendo a strappare le risate e gli applausi al pubblico presente, quasi tutto esaurito, In ogni momento di questo suo lavoro cresciuto, come lui stesso ha dichiarato in un incontro, nel tempo, che và al passo con il suo cuore, e che varia sempre in quanto uno spettacolo, come questo, che è attuale, deve essere sempre vivo, anche se ambientato nel periodo natalizio, non quindi uno spettacolo confezione.
Durante lo spettacolo Vincenzo Salemme ha coinvolto alcuni spettatori per sapere se, in effetti, prevale il senso dell’amore nella vicenda romantica tra il pony express Gustavo (Vincenzo Salemme), e l’attricetta Barbara (Benedetta Valanzano), amante addolorata, e delusa dal regista dello spettacolo, che sta provando, e Matteo, il regista inseparabile ammogliato. La giovane, e bellissima, Benedetta Valanzano ha interpretato il proprio personaggio in modo adeguato attirando la simpatia, e la stima del pubblico livornese, dimostrando di avere un grande affiatamento teatrale con Salemme, e con tutta la compagnia.
Un cast dal sapore familiare, come ha dichiarato Salemme stesso, del quale fanno parte anche i bravissimi Maurizio Aiello, Domenico Aria, Antonio Guerriero, Giovanni Ribò, Antonella Morea, Chiara de Vita, Nicola Acunzio.
Vincenzo Salemme, con il suo “Astice al Veleno”, è riuscito ancora una volta ( sta già preparando un nuovo lavoro per il prossimo anno ) a centrare un ennesimo successo, portando sul palcoscenico, attraverso i suoi personaggi, la vera napoletanità, come quella di Eduardo de Filippo. “Un uomo, afferma Salemme, duro con vita dolorosa, a causa di un grande e grave lutto familiare; ma un uomo buono, e grande maestro, che ho avuto l’onore di conoscere e di lavorarci insieme, a partire dal 1977. Al termine dello spettacolo grandi applausi hanno richiamato gli attori sul proscenio per ben quattro volte, che hanno permesso a Vincenzo Salemme di congedarsi dal pubblico livornese gridando: “Grazie Livorno, Viva l’Italia, Viva il teatro e… vogliamoci tanto bene”.
Massimiliano Bardocci
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