In ricordo di Alda Merini-Prima nazionale dello spettacolo “Ridevamo come matte”e presentazione del testo a cura di Luisella Vèroli, biografa della grande poeta.

19 marzo 2012 18:56 Commenti disabilitati

Livorno -Mercoledì 21 marzo è la giornata mondiale della Poesia ed il 21 marzo è anche il giorno di nascita di una grande poeta, Alda Merini. Una felice coincidenza che l’Associazione Centrodonna Evelina De Magistris, insieme alla Società Italiana delle Letterate, intendono festeggiare  ricordando Alda Merini attraverso le parole e l’opera della sua biografa, Luisella Vèroli, che con la poeta ha intessuto un dialogo appassionato, da cui sono nati due libri, Reato di vita. Autobiografia e poesia (ed. Melusine, 1993) e Alda Merini: ridevamo come matte (ed. Melusine, 2011).

Quest’ultimo testo sarà presentato mercoledì 21 marzo, ore 17,30 alla Libreria Gaia Scienza di  via di Franco. Sarà la stessa Luisella Veroli a parlare di questa sua ultima “fatica”: la Maestra di poesia da un lato, e la biografa dall’altro. La poetessa candidata al Nobel, e l’amica che le dà voce per farle raccontare, senza filtri, da donna a donna, la sua vita.  Ridevamo come matte è l’elaborazione del lutto di Luisella Vèroli per la perdita inaspettata della sua “Sirena dei Navigli“. Se nel suo primo libro su Merini, Reato di vita. Autobiografia e poesia, la Vèroli, con discrezione di biografa, cura i materiali restando in ombra, in questo secondo volume, racconta di due donne che ironizzano su se stesse e su chi si prende troppo sul serio.

Da questo materiale straordinario un’altra donna, attrice e regista per passione, Laura Cini, ha tratto un testo teatrale, con l’intenzione di rappresentare sulla scena, in collaborazione con l’Associazione Melusine di Milano, una Merini inedita e sconosciuta ai più: non la donna malata che, per oltre vent’anni, era “discesa agli inferi” nell’ospedale psichiatrico, ma una donna che “si è data alla macchia”, “non addomesticabile”, autentica, selvaggia e vitale, appassionata e ironica, isterica e generosa. La trasposizione teatrale di Ridevamo come matte ripercorre la storia di una donna che ha imparato a riprendersi il corpo e l’anima, dimostrando che, dalla psichiatria ci si può affrancare anche con la poesia. L’idea registica è quella di rappresentare sulla scena gli aspetti quotidiani della vita di Alda nel momento in cui, aiutata dalla penna di Luisella, è capace di trasformare il dolore in letteratura.

Lo spettacolo, Ridevamo come matte dialogo tra una donna di genio (Alda Merini) e una di talento (Luisella Veroli)  andrà in scena in prima nazionale a Livorno, dove ha sede e opera l’associazione Blow up artisti associati, presso il Teatro C di Via G.M.Terreni n.5, sabato 24 marzo 2012 alle ore 21.30. La rappresentazione è frutto della collaborazione di Blow up con l’Associazione Evelina De Magistris, l’Assessorato alle Culture e l’Assessorato alle Politiche femminili del Comune di Livorno, la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Livorno.

Il progetto prevede una tournée in varie importanti città italiane, Milano in primo luogo, in quanto città natale di Alda Merini e sede dell’istituzione psichiatrica che l’ha avuta in cura per lungo tempo, e successivamente Cagliari, Trieste, Roma, Firenze.

Adattamento e regia di Laura Cini

Interpreti, Laura Cini e Valentina La Salvia

Interverrà l’autrice Luisella Veroli

Grafica di Annalaura Bachini

Collaborazione organizzativa di Maria Pia Lessi

Luisella Vèroli ha fondato a Milano l’Associazione culturale Melusine di cui coordina le attività, cura la collana editoriale e l’archivio iconografico. Al centro della sua ricerca sono gli archetipi del femminile. Prima biografa di Alda Merini con Reato di vita – autobiografia e poesia (ed. Melusine, 1994 e 2009), ha pubblicato Prima di Eva –sui sentieri dei luoghi di culto della Grande Dea (ed. Melusine, 2000 e 2010) ed è curatrice della omonima mostra internazionale di oggetti di culto nell’arte preistorica

la readzione


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