Cinema: Ultime scene del film di Antonio Cristiano “Un uomo chiamato March”

25 marzo 2012 19:39 Commenti disabilitati

Livorno – Restano solo poche scene da girare del film “Un uomo chiamato  March”, poi tutto il materiale “girato” andrà in sala di montaggio, inserire le musiche ed i titoli, e la “pizza” sarà pronta per entrare nei circuiti.
Da anni Antonio Cristiano, che, di questo film, né e il regista e l’attore principale interpretando il maestro, pur non lasciando il suo primo amore ( anche se per verità il primo amore fù il canto ) la pittura, ha sempre cercato di portare sullo schermo storie che avessero, o come soggetto, o come sfondo, Livorno.
Per non dimenticare che le sue troupe parlano, quasi tutte, livornese. Ha portato sugli schermi gente che non aveva mai recitato, cercando in loro la spontaneità, che, solo chi viene dalla…strada, può offrirti. Si è, anche, contornato di personaggi, che già il palcoscenico, o la macchina da presa, avevano praticato. Ad un settore particolare, però, ha riservato un occhio di riguardo. Tecnici di ripresa e di produzione di livello profesionale. Il prodotto deve sapersi presentare.
Quindi il lungo peregrinare tra i ristoranti, cenacoli, mostre di pittura e luoghi, dove March ha trascorso la sua vita, stà per finire. Le ultime scene saranno girate in una corsia dell’ospedale di Livorno.
Nel giro di quaranta giorni il pubblico, che ha fatto folla nelle vicinanza dei luoghi, dove veniva girato il film, che, a sua volta, ha fatto da passaparola, potrà sedersi in una sala e visionare film.
Siamo certi che alla fine l’applauso sortirà spontaneo.
Nei giorni della lavorazione, che abbiamo seguito costantemente, tra gli attori che, non aveva accento labronico, è stato l’attore, che ha sostenuto la parte del segretario di March.
Una faccia conosciuta, specialmente per gli amanti delle fiction televisive.

Emilio Patanè, nel film il segretario di Giovanni March ( foto gianpi)

Emilio Patanè.
Emilio nasce ad Acireale quarantuno anni fa. Dopo aver conseguito il diploma di perito edile decide di dare una cambio di rotta alla sua vita. Entra nel cinema. E così “Codice Aurora”, con Simona Cavallaro, lo vede debuttare nella fiction di produzione Rai. Tra un set e l’altro conosce Pietro Fornaciari, l’attore livornese conosciuto al grande pubblico per “Ovo Sodo” di Virzì, il quale, oltre a fargli da maestro, lo porta anche a Livorno, ed entra nel cast del film
“ Per un ora d’amore” per la regia di Antonio Cristiano.
Patanè si è subito calato nel personaggio di questo film, tanto che se tu non lo ascoltassi lontano dai riflettori, non potresti dire che è siciliano. Uomo semplice, sapendo che i suggerimenti del regista sono essenziali per l’effetto del personaggio che vai ad interpretare. Tra le sue doti l’improvvisazione. Una volta letto il copione lo arricchisce con la sua instintività. Non per nulla i suoi ispiratori si chiamano Totò ed Eduardo de Filippo.
Non resta altro che aspettare di vedere il film. Scatterà un applauso in più.

In copertina Antonio Cristiano (Giovanni March) prima di girare una scena.

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