SerieB: Le Triglie battono le Vespe. Gol buono annullato al Livorno, e dal 53′ in 10

4 febbraio 2012 18:30 Commenti disabilitati

Juve Stabia – Livorno    1-2

Andrea Luci, il CAPITANO

Juve Stabia ( 4-4-2) Seculin, Mezavilla, Maury, Molinari, Dicuonzo, Caserta (53 Scozzarella ), Baldanzeddu
Erpen (53’ Ceccarelli ) Raimondi, Danilevicius (53’Beretta ) Sau A disp. Cascella, Davi, Cappelletti, Falcinelli. All. Braglia
Livorno (4-4-2) Bardi, Salviato, Bernardini, Sini, Lambrughi, Luca Siligardi (53’ Meola ) Luci, Belingheri, Bigazzi, Dionisi (56’ Rampi ) Paulinho (83’ Bernacci ) A disp. Mazzoni, Barone, Filkor, Remedi All. Madonna
Arbitro: Cervellara di Taranto
Reti: 10’ Caserta 19’ Paulinho 21’ Dionisi
Note: 53’ Espulsi Sini e Barone  (L)
Castellamare di Stabia -  Le Triglie hanno battuto le Vespe. La Juve Stabia si ferma a 33 punti grazie da un Livorno che non ha permesso alle vespe di pungere. Dopo la bufera, e non solo di neve, al Picchi con il Varese, si torna la pomeriggio e si rivede il Livorno come lo vuole Madonna. Qualsiasi altra squadra, dopo dieci minuti, andare sotto di una rete, sarebbe andata al…tappeto. Invece, come se avesse subito un morso,, ha reagito, e, nel giro di due minuti, ha pareggiato e si è riportata in vantaggio. E la partita degli amranto  non si racchiude solo in questi episodi. Al Livorno viene negata una rete  regolarissima. Era chiaro, anche dal vivo, che Paulinho era partito da dietro. Si vede che il collaboratore in altre faccende era…affaccendato. Due pali ( autore Siligardi) vanno sempre nel conto partita. Poi al 53’ Sini, per un fallo, troppa decisone?, su un avversario vede il rosso direttamente. E da quel momento la squadra di Braglia  ha avuto solo più possesso di palla e di campo. Abbiamo notato solo due occasione. La prima Bigazzi, 57’, palla sul plao oppsto, fuori di un soffio, e Sau (41’) che, da buona posizione, non conclude positivamente. Mai, gli amaranto sono andati in affanno. E, specialmente, dal quel momento, capitan Andrea Luci, è stato un grande gladiatore, con intelligenza. Da qualche giornata non lo vedevamo così, come piace a noi, ed ai tifosi. Una squadra mai doma. Pronta a gettarsi negli spazi per far male all’avversario, e far respirare la sua sifesa.. Una squadra corta e pronta ad aiutarsi uno con l’altro. Ed una centrocampo che prenda maggiormente all’azione di attacco.Questa è la musica che desidera il mister.
La lavagna di Madonna
Ha disegnato la squadra con 4 difensori, Salviato e Lambrughi esterno e Bernardini con Sini, buono il suo debutto, centrali. Quattro centrocampisti con Belinghieri e Luci centrali con Siligardi e Bigazzi esterni. Dionisi e Paulinho davanti.
Con l’uscita di Sini ha fatto entrare Meola in campo, che si è posizionato a sinistra con Lambrughi centrale.
Poi ha richiamato Dionisi e mandato in campo Rampi, che si posiziona in fascia destra e Bigazzi và a sinistra. Per noi Dionisi poteva restare in campo perché, ormai, in questo Livorno, si è abituaio a fare tutte e due le fasi. Restando in campo avrebbe potuto offire in aiuto al brasiliano.  Poi Ha richiamato Paulinho, ormai in debito di ossigeno, per Bernacci.
L’arbitro Cevellara
Da quarto uomo a direttore di gara. Non ci è piaciuto. Secialmente dal fatto che non ha usato le sesso metro di valutazione. In evidenza due fatti. Il primo il fallo di Sini su Erpen. Piò averlo condiderato una entrata troppo decisa. Ma il fallo subito da Dionisi,nel primo tempo proprio davanti alla panchina, altezza ginocchio. Questo fallo aveva un rilevanza maggiore. Per il signor Cervellara era tutto regolare.  Infine il gol annullato a Paulinho. In due, arbitro e collaboratore, hanno memoria corta.Il movimento Paulinho, lo ha fatto, poco più, di 15 secondi prima del palo colpito da Siligardi, , non mezz’ora prima
Adesso, come dirà Madonna in sala stampa, “Con questa gara abbiamo ritrovato continuità di gioco.”. Iniziamo a ricordarcelo quando giocheremo al Picchi.Dà Lunedì contro il Vicenza.

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