Ecco il nuovo assessore allo sport: Luca Bogi

28 dicembre 2011 14:13 Commenti disabilitati

Luca Bogi ( foto gianpi)

Livorno - Da pochi mesi il sindaco, Alessandro Cosimi, ha effettuato un “rimpasto” nel suo governo cittadino. Due delle poltrone vuote, quelle di vice Sindaco e Assessore allo Sport, per le dimissioni di Claudio Ritorni, sono state assegnate a Luca Bogi. Abbiamo atteso che si “ambientasse” dopodichè abbiamo chiesto di poter fare una “internista Ci eravamo conosciuti con le riunioni con la “gente” delle gare remiere. Poi al campo scuola per la Maratona. Per parlare con Bogi abbiamo salito le scale fino al primo piano, dove è ubicato l’ufficio del vice Sindaci. Entriamo. E’ seduto, dietro la scrivania, su una poltrona bianca. Si alza e si porta al termine della stanza, dove è ubicato un tavolo, che, molto probabilmente, serve per le riunioni, si siede e ci invita a sederci al suo fianco. Da quella posizione l’intervista potrebbe diventare una … chiaccherata, come tra due amici, e, forse, più veritiera.
Luca Bogi nasce a Livorno il 31 ottobre 1961.

Studi: Ha frequentato l’Istituto Tecnico Industriale. E da quest’anno si è laureato in Tecnico della Prevenzione.
Hobby “ Con la politica che mi assorbe molto tempo, ed ora con la carica di vice Sindaco, non ho proprio tempo per avere svaghi. Con l’impegni che ho è già tanto se riesco a ritagliare un poco di tempo per i figli e mia moglie” .
Cinema : Non è un frequentatore di sale cinematografiche. Gli unici film che vede, oltre a qualche pellicola di avventure, sono quelli di Henry Potter. Dato che  piacciono a sua moglie, un’occasione per stare insieme.
Musica: Lo confesso…poco o niente.”
E’ sposato con due figli: Gabriele di ventuno anni e Francesco di sedici.
Luca Bogi politico.
Nel 2000 raccoglie le firme, nel 2001 c’erano le lezioni, perché l’Italia dei Valori fosse presente in Parlamento. Si è avvicinato a questo partito per la figura di Antonio Di Pietro.
“ Nel ’92 stavo prendendo coscienza di ciò che stava accadendo in Italia, seguendo con interesse il pool di magistrati di Milano, insieme a Di Pietro, Borrelli, Colombo e Da Vigo, che si era schierato a favore dei cittadini contro il potere. Quando, poi, Di Pietro si tolse la toga mi commossi. Così seguì l’iter politico dell’ex magistrato, perché incarnava i miei ideali. Non cercai un maggior impegno anche dal fatto, che avevo i bambini ancora piccoli. Restavo all’interno del partito a livello di volontario. A dire il vero non sono mai stato favorevole ad assumere incarichi. Poi, con il tempo, qualcosa in me cambiò, accettai la proposta di segretario provinciale. Questa nuova posizione mi ha permesso di essere più vicino ai problemi della gente. Così, presa maggior conoscenza accettai un’altra carica.  Quella di consigliere in Consiglio Provinciale e qui, i rapporti con l’istituzioni, mi ha dato maggior consapevolezza del mio stato, così, …. strada facendo, ho accettato la nomina di Vice Sindaco.”
Dico ….sport. Cosa pensa?
“Penso che vi sono certi aspetti, e comportamenti, che non condivido. Io, come genitore, ho portato mio figlio a giocare a pallone e dagli spalti, gli atri genitori, litigavano ed incoraggiavano i propri figli ad intraprendere pratiche poco… ortodosse nei confronti degli avversari. Mancanza di lealtà, voler vincere per forza. Questi non sono certo atteggiamenti che fanno parte del mio voler intendere lo  sport. Per le lo sport è come un asticella che cerchi di raggiungere, per poi andare oltre, con pratiche consentite, con disciplina del corpo e della mente. Accettare le sconfitte e riconoscere i propri limiti. Motivi che serviranno, poi , per affrontare la vita. Questo per me è lo sport. A Livorno abbiamo quattrocento medagliati a livello nazionale ed internazionale. Molti di questi appartengono a sport cosi detti “poveri”; ma che sono eccezionali.”
Ha praticato sport?
“Sì, da giovane. Rispetto ai bambini di oggi avevamo cortili ed aree giochi. Dove ci incontravamo. Il tutto ci serviva, soprattutto, per azione motoria, anche inconsapevolmente, poi per socializzare. Cosa che oggi è molto più difficile, per mancanza di spazi. Per non parlare dell’approccio con i genitori. Maggior preoccupazione per l’incolumità dei ragazzi, e quindi maggior sorveglianza da parte degli adulti. Tutto questo ritarda una certo tipo di crescita da parte dei ragazzi. Ho giocato a pallavolo, a pallacanestro, calcio e praticato nuoto.”

Come sarà il Suo assessorato?
“Dopo essermi confrontato con altri uffici, inerenti alle tematiche del mio assessorato, e presa visione del lavoro svolto dal mio predecessore. Un punto fermo mi si è presentato. Il Comune ha il dovere della manutenzione delle strutture.Molto sport viene praticato in strutture comunali. Quindi, fondamentale, la manutenzione, ed il  potenziamento dello sviluppo. Nonostante questa situazione economica, sempre più difficile, dovremo trovare il sistema per rendere, al meglio, queste strutture. Vorrei sottolineare che lo sport, nella nostra città, vive grazie al volontariato ed alla solidarietà.
In questo periodo ho incontrato persone che mi hanno aiutato a riflettere su quest’ultimo argomento. Per fare un esempio. Abbiamo messo in opera un’iniziativa “ basket integrato”. Un corso rivolto a coloro che hanno una disabilità, e che giocano insieme ad altri normodotati. E non c’è solo la pratica del basket; ma anche canottaggio e scherma. Vorrei far presente una frase di Stefano Boschi, un ragazzo che vive sulla sedia a rotelle, “Io ho un deficit e la Società me lo fa diventare un handicap”. Anche questo sarà un aspetto importante del mio assessorato.”
Livorno è una città d’acqua e quindi gare remiere. Come è stato l’impatto con i rappresentanti di questo mondo, e cosa ha in programma?
“ Fin dal primo giorno del mio insediamento, ho avuto la fila fuori della porta. Per me tutto questo era un settore nuovo. Ho trovato persone veraci. Livornesi come me. Che vivono questa città ognuno con il proprio carattere. Per il Comune, vorrei precisare, che, le gare remiere, stanno nello sport e non solo. E quindi meritano un capitolo a parte. Ho ascoltato molto, ed, insieme al Sindaco, abbiamo preso alcuni impegni. Ho trovato una situazione di difficoltà, ed in fase di ristrutturazione. Con situazioni di vario tipo. Situazioni economiche, logistiche ed  altre, che dobbiamo portare a compimento. Purtroppo io sono arrivato tardi. E, come dicevo, vi era una evoluzione in corso, non ancora in compimento, ed è per ciò che abbiamo preso una decisione, che, quest’anno, sarà un anno di transizione. E da giugno metteremo le basi di ciò che dobbiamo fare nel 2013.”
A che rione appartiene?
“ Nato e cresciuto nella zona dell’ospedale. Quindi scegliete voi.”
Il suo messaggio agli sportivi per il nuovo anno?
“ Valorizzare di più quello che abbiamo. Prendere maggior coscienza dell’eccellenza di questa città. Ed il mio impegno è cercare far di tutto, che, le nostre strutture, siano all’altezza delle persone che le frequentano.”
Usciamo dal suo ufficio, scendiamo le scale, e ci immergiamo in città. La nostra mente ripercorre il colloquio. Di una cosa, adesso, siamo certi. Quel suo modo di essere pacato, voglia di ascoltarti, con fare velato di timidezza, nasconde una grande volontà, caparbietà di fare, e fare bene. Non tralasciando nulla al caso ed all’improvvisazione. E siamo convinti che abbia la forza giusta, e la pazienza, per affrontare i livornesi dello sport.

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