PIPER per una sera ” A Livorno negli anni 60 si suonava così”

15 novembre 2011 18:22 Commenti disabilitati

Le Mummie

«Sotto una montagna di paure e ambizioni/ c’ è nascosto qualcosa che non muore… Il mondo ormai sta cambiando/ e cambierà di più..» sono solo alcune dei versi della più famosa canzone di Shel Shapiro e i Rokes, “E’ la pioggia che va”, scritta con Mogol nel 1967. Musica e parole che sono un po’ il manifesto della generazione nata dopo la fine della seconda guerra mondiale; generazione che nel bel mezzo degli anni ’60, subì il fascino delle novità musicali provenienti dall’Inghilterra attraverso il sound dei Beatles e dei Rolling Stones, ma anche dei gruppi musicali più o meno nostrani come l’Equipe 84 e i Rokes, che tutti i giovani volevano imitare, nei gesti, nel vestire, nel suonare. Questo nuovo sound fu una rasoiata che tagliò di netto le note e gli accidenti musicali, che sconquassò, musicalmente, la vita di tanti giovani. Un fenomeno di costume che portò anche al prolificarsi di gruppi musicali improvvisati.

A Livorno, a metà degli anni ’60, si formarono decine di gruppi musicali: Le Mummie, I Modì, I Giaguari, Gli Arcieri, I Satelliti, I Falchi, sono solo alcuni dei nomi di questi gruppi formati da giovani che si esibivano davanti a loro coetanei nei locali di Livorno e non solo.

Ebbene, a raccontare quel periodo e mettere in fila oltre 80 gruppi musicali di quegli anni ci ha pensato Massimo Volpi con il libro “A Livorno negli anni sessanta si suonava così”: una raccolta di vecchie foto, di nomi di gruppi musicali e dei loro componenti, oltre ad alcuni aneddoti ed interviste. Un libro che, come quelli della serie ”Panini”, è un vero e proprio album di figurini dei gruppi musicali rock livornesi degli anni ’60, da collocare nello scaffale della storia cittadina.

Con grande pazienza e determinazione l’autore è riuscito a contattare tanti di quei giovani di allora, oggi over 60, ed a ricostruire una memoria ormai in gran parte dispersa perché a volte dimentichiamo in fretta. Come in tutti gli album sicuramente mancherà qualche “figurina”, ma questo lavoro è comunque importante perché riguarda un periodo della nostra storia che, seppure “minima”, andava raccontata.

E dove poteva essere presentato il libro sui gruppi rock livornesi se non in uno dei luoghi cult di quegli anni ? Il Piper, la discoteca che a metà degli anni sessanta aprì i battenti al primo piano del circolo Astra di piazza Orlando, gestito dagli operai del vicino cantiere navale.

Il libro sarà presentato venerdì 25 novembre, alle ore 20 (precise).

Oltre all’autore, Massimo Volpi, saranno presenti Franco Ferrucci della casa editrice “Erasmo” e Maurizio Mini che ha scritto la premessa del libro e curato l’organizzazione dell’iniziativa “Piper per una sera”.

Si perché proprio nell’occasione della presentazione del libro, il locale cult degli anni sessanta ritornerà a vivere appunto con l’iniziativa “Piper per una sera”, organizzata in collaborazione con il Circolo Arci Arena Astra e il Circolo Musica Atl.

Il programma della serata prevede, oltre alla presentazione del libro, una mostra in cui sono esposte foto e documenti tratti dal libro stesso e copertine di dischi dell’epoca; seguirà intorno alle ore 21 una cena (su prenotazione, max 130 posti) e poi…musica, con una carrellata dei più famosi “pezzi” che negli anni sessanta si suonavano nelle discoteche, grazie al contributo di due gruppi musicali livornesi: I Furminanti e i Reboiled.

 

Il Circolo Arci Arena Astra propone per la cena questo Menù (costo 15 Euro):

Rigatoni salsiccia e zafferano;

Arista con patate al forno;

Dolce;

Acqua e Vino;

Caffè.

Obbligatoria la prenotazione (entro lunedì 21 novembre), telefonando a Nadia  cell. 3471421676.

Comunque, per chi volesse partecipare alla serata dalle ore 22 è in funzione il bar del Circolo Astra.

la redazione

Comments are closed

Other News