Poesia: ETERNO
Ascolto il silenzio…
Osservo quel bianco inumano
aspetta che impugni il pennello
e vi dipinga un suono infinito…
aspetta.
Ma in quel momento,
senza che il cuore gli abbia dato il consenso,
già la mia mano ha preso a viaggiare.
Solo ora mi volgo all’indietro:
si confondono in mille orme le mie,
tento di fare un’impronta più grande,
ma non ho il tempo,
il mio passo scappa lontano,
e mentre corro odo l’eco di andatura pesante,
di orme immense per quello che fu
e sempre eterne per quello che sarà;
il loro suono giunge a me chiaro,
non consumato dal passar del tempo.
Allora mi chiedo
come hanno fatto?
La loro voce risponde più forte:
Non guardare noi,
volgi lo sguardo su quelle orme
ancora intracciate,
su quei silenzi
e sul quel bianco inumano,
fa sì che si muti in un suono diverso
in un quadro mai stato guardato,
così tutto ciò non morrà
al passare del tempo.
Margherita Paoli ( anni 14) – Borgo a Mozzano (Lu)
Primo premio sezione giovani al Premio Coluccio Salutati organizzato da Sileno Lavorini
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