Poesia: COLLETTIVO OLOCAUSTO

5 agosto 2011 23:24 Commenti disabilitati

Alveari di nuove razze

ai margini della città

om lotta fra l’acquisizione del nuovo

e la conservazione del vecchio.

Tavole rotonde, meeting, convegni

sull’integrazione, chimera lontana

un mondo allo sbando

preme sul mondo ordinato, perbene

cresciuto nel benessere:

Aliti di vento scompaginano le foglie,

colorate di verde intenso di primavera.

Si muovono lente.

Cespugli in cui si nascondono i pensieri,

timidi e ritrosi, incorniciano il mondo

e noi, autobus che non fanno fermate,

andiamo indisturbati verso sconosciute mete

fatte di cattedrali, pagode, moschee

atrraversate dal ghibli, baciate dal vento d’Oriente.

Flagellate dalla tramontana.

In un unico pensiero ventoso si erge il mondo,

trionfante sul proprio asse di marmo

collettivo olocausto all’alba dell’era

senza differenze.

Patrizia Cozzolino – Casalnuovo (Na)

Primo premio sezione adulti  al Premio Coluccio Salutati organizzato da Sileno Lavorini

 

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