Renzo Ulivieri: Stagione di cambiamento

6 luglio 2011 23:16 Commenti disabilitati

Renzo Ulivieri

“ E’ una lunga stagione di cambiamento, quella che stà vivendo il nostro calcio”. Queste le parole del presidente Aiac, Renzo Ulivieri, nel suo editoriale su l’Allenatore, l’organo ufficiale di stampa dell’associazione.
Dopo molti anni da giocatore, e  allenatore, dai dilettanti ai professionisti, vive nel calcio e né conosce ogni anfratto. Da quando è Presidente, possiamo dire, che è diventato più saggio. Chi lo ha proposto e caldeggiato, per questa poltrona, importante, è stato lungimirante.
“Un momento cruciale è rappresentato dal passaggio di testimone in seno all’Aic”, ha continuato Ulivieri. Sergio Campana merita tutto il rispetto possibile, anche dal fatto che è stato un pilastro basilare per dare la maggior visibilità e concretezza ai giocatori.
Nello scorrere dei righi, scritti, del Presidente troviamo anche uno sguardo rivolto alla sua Associazione.
Cambiamento anche in casa nostra.
“ I tempi cambiano, non occorrono solo idee nuove, ma anche uomini nuovi, perché spesso le due cose camminano insieme. Ed il cambiamento và anche stimolato, aiutato, meglio garantito, anche politicamente per questo non basta auspicarlo, ma occorre prevederlo”.
Solo due mandati.
“ Nella bozza per il nuovo Statuto, che presenteremo: massimo di due mandati per gli organismi nazionali dell’Aiac, con il suggerimento che questo valga anche a livello territoriale. Una situazione che mi riguarda direttamente ed alla quale non intendo sottrarmi. Con ciò, nessuno vuol chiedere le porte a contributi d’esperienza e di passione, ma questi debbono essere previsti in un quadro di regole più dinamico.” Perché non metterlo in atto anche in altri campi?
Da tempo Ulivieri dice queste cose. E pensare che ci crede.
Dopo non poteva che andare, anche, oltre a casa Aiac. Quindi si è soffermato sul dibattito intorno il nuovo Statuto federale. E in specifico sull’Aia.
Autonomia arbitrale.
“ …voler mantenere l’autonomia come elemento portante del sistema-calcio, all’interno del quale ci deve  essere spazio ancora per punti di caduta condivisi, e non solo la logica brutale del potere economico.”
Ed ha concluso…” nuovo accordo collettivo Aic-Lega di A. Noi siamo convinti che, per quello che ci riguarda, il rinnovo del nostro accordo collettivo potrà avvenire adesso in un’atmosfera costruttive, nel rispetto dei reciproci punti di vista, da condensare poi in una nuova intesa.”

Segio Campana a Vicenza (museovicenza1902.net)

Sergio Campana, dopo la laurea in avvocato ( 1967) l’anno dopo fondò L’Aic. Il sindacato per i giocatori professionisti. Nato a Bassano del Grappa  il 1° agosto del ‘34. Inizia la sua carriera da giocatore nel Vicenza   ( B), campionato ‘53-’54. Con la squadra bianco rossa va’ in serie A. Il suo ruolo centravanti e nel suo primo anno di A, ‘57-’58, và segno 13 volte. Dopo per due stagione và al Bologna ( ‘59). Torna al Vicenza nel ‘61, dove rimane fino a 30anni. Appende le scarpe al chiodo nel ‘67. 200 presenze e 40 reti.

Aic 1968. a sx Sergio Campana a dx Sandro Mazzola ( arte.go.it)

Con Bulgarelli, Rivera, Mazzola, De Sisti, Losi, Mupo, Castano, Corelli, Sreni e Rissolini, forma il primo consiglio Aic. Dal ‘68 al 2011 ha saputo tenere alta il sindacato dei giocatori. Nella sua presidenza si legge …emanazione della legge 91.Legge che regola i rapporti tra società e sportivi professionisti, che riconosce lo status di lavoratore dipendente ai calciatori. Nel ‘97 arganizza, per la prima volta, l’Oscar del calcio. Un premio assegnatoai migliori del campionato italiano. I votanti sono gli stessi calciatori.

Tommaso Damiani con la maglia della Roma

Adesso sulla poltrona dell’Aic siede Damiano Tommasi, nato nel 1974, ex centrocampista della Roma e della  Nazionale.il 2 maggio ha ricevuto più voti di Leo Grosso. Tommasi ha ricevuto più voti perché è uno di loro           ( inteso come giocatore). Due punti importanti da risolvere per il neo presidente. Uno il fondo di garanzia favore delle squadre più piccole, a partire dalla Lega Pro. L’altra è il rinnovo degli accordi collettivi.

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