Consegnato, dall’Odg, a Manlio Cancogni, un riconoscimento per la sua attività

La consegna della targa ( foto umicini)
Caffè della Versiliana – Manlio Cancogni, un grande giornalista toscano ha aperto gli incontri estivi al noto locale di Pietrsanta. Applauditissimo dal pubblico per la sua schiettezza, e per la prodigiosa memoria, Cancogni ha 95 anni. Intervistato da Romano Battaglia, padrone di casa della Versiliana, ha raccontato episodi della sua vita e di quella degli amici letterati. Nell’occasione l’Ordine regionale dei giornalisti a nome di tutti i colleghi toscani e italiani, gli ha consegnato un riconoscimento per la sua attività. Il consigliere dell’Ordine Federico Monechi ed il revisore Nicola Coccia gli hanno donato una targa sulla quale è inciso l’articolo 21 della Costituzione sulla libertà di stampa.
Manlio Cancogni è iscritto all’Ordine dei giornalisti da sessant’anni, dal 1951. Ha cominciato la sua attività nel 1944 alla “Nazione del popolo”, organo del Comitato di Liberazione, allora diretto da Carlo Levi. Proseguì con la Strampa e il Corriere della Sera, ma è stato anche l’ inviato di punta dell’“Europeo” e dell’“Espresso”. Con lui si è sviluppato il gionalismo di inchiesta.
Altrettanto notevole è la sua l’attività di scrittore. Ha pubblicato i primi racconti su “Frontespizio” e “Letteratura”, mentre il suo primo romanzo risale al 1942: “Delitto sullo scoglio”.
Manlio Cancogni ha scritto una cinquantina di romanzi e racconti. Ha vinto lo “Strega”, il “Viareggio” e nel 2010 il Pen Club, fondato nel 1921 a Londra.
(O.d.g. Toscana)
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