Personaggi: Gino Corradi…un livornese puro sangue…
Livorno – In ogni organizzazione, in ogni manifestazione, vi fanno parte persone, le quali prendono la prima luce dei riflettori, così le ricordi al meglio. Ma quante persone, e le più, restano in un cono d’ombra. O come dicono i teatranti, dietro le quinte. Gli anni passano e, guardando dietro al cono di luce, scoprì coloro, o colui, che hanno costruito l’architrave. E come dicevano i saggi, mai fermarsi alla prima apparenza. Calandosi nel nostro pianeta remiero labronico, da anni, incontri una persona. Dove è una gara remiera e, specialmente, e soprattutto, alla Barontini. La sera della gara lo vedi con tanto di camicia e giacca; ma se ispezioni nei giorni, nei mesi, precedenti, lo vedi in mezzo al gruppo di lavoro. Uno dei tanti. E pensare che, in questi anni, quando si è rivolto verso il Presidente della Barontini, non lo ha mai chiamato per nome; ma Presidente. Questo signore ha un nome….Gino Corradi.
Un giorno entrò negli studi di teleVip, di fronte ala terrazza Mascagni, con l’allora presidente Gino Calderini, e parlammo per poter avere in esclusiva la gara ( io né ero il direttore ). Corradi, che conoscevo da anni, e come dice lui, siamo cresciuti insieme, pensavo di conoscerlo. Errore. Basò il suo discorso su come sarebbe stata ripresa… quante volte sarebbe stata messa in emissione la gara… ed altre richieste, le quali davano la chiara sensazione di quanto amasse questa manifestazione. E non parlava di quanto avremmo dovuto pagare per l’esclusiva. Solo nel finale, quando il Presidente di teleVip, disse “ Io debbo relazionare l’amministratore, ditemi la cifra”. Calderini disse la cifre e vi fù, istantaneamente, una stretta di mano. Se l’emittente ebbe i complimenti di una città, e non solo, per il tipo di riprese, per aver fatto un “cappello” alla trasmissione con un giro sul percorso, dove si ascoltava la voce di Luca Ondini, allora timoniere del Pontino, che spiegava i vari momenti, come se fosse stato in gara, ed altre cose innovative, gran parte delle idee furono “ rubate” nella chiaccherata fatta con Gino Corradi. Per questo, e per altre cose, dopo la Barontini di quest’anno, l’ho chiamato per fare una nuova “chiaccherata” ( anche se, so benissimo, che non vorrà mai lavorare nel cono di luce. Dopo alcuni nì, il sì. E dove mi ha dato l’appuntamento? In piazza Luogo Pio. Capire perché la Barontini si voga nel pentagono del Buontalenti.

Gino Corradi (gianpi)
Gino Corradi nasce e Livorno il 28 luglio del 1942 (Segno zodiacale: Leone: L’entusiasmo del Leone è senza limiti ed esso è seguito dalla sua generosità di spirito e la determinazione…è leale e conta di un grande senso dell’onore).
I film che preferisce... quelli storici.
Il suo piatto preferito…. gli spaghetti.
La sua attrice preferita…… non crede di avere una preferita.
Per quale squadra di calcio fa il tifo. … non è uno sportivo del calcio
La prima volta che ha visto una gara remiera….tanti, tanti. Eravamo nell’altro secolo.
Cos’è per lui una gara remiera?….una manifestazione della cultura livornese. Ed è per questo che dobbiamo fare in modo di dare loro, sempre nuova linfa, perché rimanga il più possibile in vita.
Ha mai vogato?… personalmente nò. Ma discende da una famiglia che ha vogato nel San Giovanni.
Quanti anni sono che è nel consiglio della Barontini?….oltre trenta.
Perché è sempre stato Vice e non Presidente?…..ogni ruolo ha l’uomo adatto, dipende dalle sue attitudini.
Qual è il Presidente con cui ha lavorato meglio?…..da Gino Calderini a Vittorio Cioni a Massimilinao Talini, persone di una trasparenza ed onesta unica. Quindi avrebbe difficoltà a citarne uno solo.
Hai fatto parte del Consiglio del Palio Marinaro. Perché né è uscito?
….Incomprensioni con l’allora assessore allo sport ( Vezio benetti s.d.r.). E non fù il solo da uscirne. Furono in venti.
E’ in atto una “rivoluzione” nelle gare remiere. Cosa condivide e nò? …una trasformazione è d’obbligo. Vi sono alcune sezioni nautiche che non sono più nel “territorio”, sono delle case di campagna private. Quindi accorpamenti. La trasformazione ci dovrà essere; ma dobbiamo pensare, molto bene, a ciò che vogliamo cambiare.
Si dice che il Palio abbia un calo di pubblico. Perché?…. innanzi tutto andrebbe rivista la cultura ed il suo costume. In questo caso specifico, non è facile avere una giusta medicina.
Gioco della Torre: chi butterebbe giu’, tre nomi…. Inutile fare i nomi. Ognuno di noi, lavora con persone più o meno simpatiche. Ma questo è un lato della vita. Quindi con queste persone ..è bene sorridere!!!…Poi ci ripensa e …” caso mai vorrei portarli sulla torre. La Barontini ha sempre bisogno di volontari…”
La chiaccherata è finita. Corradi si alza per andare alla sua auto, saremmo ai saluti; ma arriva, con una bicicletta biancorossa ed un borsello, a tracolla, col numero uno, poteva ssere solo Gigi Suardi, presidente del Venezia. Abbracci ed in bocca la lupo ( Corradi e veneziano). Cerchoamo aora di salutarci quando arriva, anche lio in bicicletta, con nel cestino alcuni volumi del libro di Otello Chelli e Gigi Suardi, Umberto Marconcini, detto Uccellino. Scanbi di vedute…” Glielo detto a Pirro ( Stefanini), se vuol

Gino Corradi ed Ennio Lorenzini (gianpi)
tornare in alto con l’Ovo Sodo, cosa vede fare...quando arriva Ennio Lorenzini, altro amico di “vecchia” data. Gino lo vede eh…” gli telefono subito” Dopo la telefonata. “Ennio vai che ti aspetta”. Il problema muscolare di Ennio è sistemato. Questo è Gino Corradi. Un livornese purosangue.
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