A proposito delle fasciature dei remi. Molte cose lasciamole nelle cantine

7 giugno 2011 13:35 Commenti disabilitati

Gigi Suardi ( foto gianpi)

Livorno - Abbiamo letto sui quotidiani livornesi, a proposito delle gare remiere, che, alcuni rioni, aveva fasciato i remi. Il presidente Gigi Suardi, del Venezia, al termine del sorteggio delle corsie per la gara Coppa Tito Neri “Risi’atori”, aveva proposto che, al termine della gara, chi avesse fasciato i remi, la giuria doveva  sfasciarli. La propposta non ebbe riscontro, tra l’altro erano presenti  i presidenti, o rappresentanti, delle sezioni nautiche. Il presidente dell’organizzazione dellaTito Neri, Paolo Cantini, ebbe modo di far notare che, specialmente per il Borgo, era stato fatto per dare un immagine e che, il presidente del Venezia, poteva stare tranquillo che, al di sotto, non vi era nascosto niente. Anche dal fatto che, la fasciatura, aveva avuto un costo.

In premessa vorremmo dire che il mondo remiero livornese è un pianeta a parte. Potremmo dire unico nel suo genere. Basti ricordare cosa è successo, specialmente tra i vogatori, quando l’assessore allo sport, Claudio Ritorni, annunciò  che erano state predisposte alcune Commissioni per studiare un nuovo assetto delle gare remiere. Se dovessimo dare ascolto a tutto ciò che viene detto nelle cantine, ed anche fuori, sarebbe un’impresa ardua. Se vogliamo dare una giustificazione alle tante cose che vengono dette, potremmo definire che, il tutto, avviene per il troppo amore nei confronto delle gare remiere. Ed in seconda battuta il livornese non ci stà a perdere, e quindi potrebbe usare la sua fantasia per ovviare a qualche sua mancanza. In ultima battuta la fasciatura era stata autorizzata dalla Commissione Tecnica del Comitato Palio. Quindi…. In conclusione vorremmo dire, quando siamo all’interno di una riunione di questo sport, dovremmo usare il… bilancino del farmacista. Quindi, molte delle cose che vengono dette lasciamole dentro alle cantine.

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