Nuoto: Parliamo con Marco Colombo direttore dell’Officina dello sport

25 maggio 2011 18:30 Commenti disabilitati

Marco Colombo

Livorno – Tra i rumori dell’acqua della piscina una voce con accento lombardo, un fisico da atleta, si muove con naturalezza e sicurezza. Pochi istanti e la memoria si ferma con un fotogramma. Due braccia che, in ottimo stile, nuotano verso un successo. La sua calotta ha i colori dell’Italia. Un altro flash ci fa tornare alla mente e leggiamo il suo nome… Marco Colombo. Una voce femminile, che poi riconosco in quella della ragazza  delle reception, mi dice … voleva parlare con il direttore dell’Officina dello Sport?… Sì rispondo… Mi volto ed una mano stringe la mia. Alzo al testa e rivedo la stessa persona del fotogramma. Le piscine di Livorno sono in buone mani, anzi in buone braccia.

-    Cosa vuol dire Officina dello sport?

-         E’ il nome della Società di progetto nata dall’Ati, che ha vinto il bando di gara. L’Ati era costituita da due aziende toscane, Sistemi Integrati e Cospid, rd una terza, lombarda, la Butterfy. Officina dello sport stà a significare un laboratorio, dove si forgiano nuovi talenti. Siamo i nuovi gestori delle due piscine comunali di Livorno.

-         L’impianto della Bastia è polivalente. Non parlate solo d’acqua?

-         Gli impianti Camalich e Neri hanno, una piscine da 50 mt. e due da 25 mt., dove si svolge solo attività natatoria. Bambini, adulti, anziani, fitness, nuoto, pallanuoto e pinnato. L’impianto della Bastia, “Piscina Rosi”,  è polivalente. Vasca da 33 metri con un pontone per creare una vasca piccola, di  minor profondità,  riservato ai  bambini. Abbinata vi è una palestra polifunzionale in parquet (40×40) dove si svolgono manifestazioni, ed allenamenti, per il pattinaggio a rotelle, artistico e velocità, basket e calcio a 5. E tutte quelle discipline che si possono effettuare in una palestra coperta.

-         Cresciuto a Brescia, con un passato da atleta, arriva a Livorno. Due città con storia e  culture diverse. Come si è calato nella realtà livornese?

-         La Società cercava un partner esperto nella gestione di piscina. Tra l’altro già conoscevo la piscina Camalich, per essere stato presente in occasione dei campionati italiani ( anni 2004 e 2008)  perché portavo a gareggiare i miei atleti. La Toscana è sempre stata una regione a me particolarmente cara,  per i prodotti alimentari ed  il…mare. Essendo nato a Bergamo, e cresciuto a Brescia, poter guardare il mare, per me, è un fatto molto gradevole. Sono qui dai primi di agosto, e non posso di dire di conoscere usi e costumi dei livornesi; ma spero, quanto prima possibile, di colmare questa mia lacuna.

-         Nei vostri intenti, un punto importante, è quello di forgiare campioni.

-         Il bambino può essere avviato, tramite un programma di nuoto e benessere,  all’agonismo; mentre l’adulto, facendo con regolarità un’attività sportiva, potrà stare lontano da medici e medicine. Abbiamo un accordo con diverse società sportive. La Meloria Basket,  per avviare i bambini all’agonismo del basket. Con il professor Paoletti, del club scherma Livorno, per la gestione e l’avviamento alla scherma, società che ha dato molte medaglie olimpiche e mondiali, allo sport nazionale. Con la pallanuoto, di Eugenio Lessi, per l’attività giovanile delle ragazze in serie A, ed i maschi in serie C, crediamo che sia un buon viatico per avviare la pallanuoto ad alti livelli.

-         A dirigere questi corsi un personaggio come Ilaria Tocchini.

-         Come si suol dire …abbiamo una asso nella manica… , Ilaria e la nostra referente dell’attività corsuale e didattica.

-         Con l’Officina non si parla di sport solo all’interno degli impianti?

-         Siamo co-sponsor di Simone Gesi, un velista che, a settembre 2011, effettuerà la Transat ( traversata in solitario. 4.000 miglia marine dalla Francia a Rio de Janeiro).

Camp estivi con la Livorno Koala. Questo inverno, durante le vacanze natalizie, abbiamo già fatto delle prove di camping invernali. Quindi, alla fine del periodo scolastico, quando il genitore ancora lavora, ospiteremo i bambini all’interno di questa struttura polivalente, La Bastia, che offre palestra, piscina, calcetto scoperto e prati.

Triathlon nelle piscine comunali. Il triathlon, nuoto, bici e corsa, è molto frequentato a Livorno, dove ci sono due squadre. Il miglior atleta di triathlon, medio e lungo, è un livornese, Domenico Passuello, che svolge la sua attività con una società romana, l’Officina lo aiuta per le spese di attrezzature tecniche e  per gli allenamenti. Noi faremo di tutto, affinché Domenico possa gareggiare, nel 2012, per una società livornese.

Progetto Autismo Livorno. L’Officina, sensibile per il sociale, offre gratuitamente gli impianti, ed i servizi, agli iscritti per la società Autismo Livorno. Il bambino autistico, guidato da un istruttore preposto, si amalgama,  all’interno degli altri gruppi. A maggio organizzeremo un manifestazione a livello nazionale. Si chiamerà “ Filippide”. Noi concederemo spazi-acqua gratuiti per una esibizione della nazionale di sincronizzato di bambine down.

-         Quando siete arrivati qui avete pensato prima alle… fondamenta.

-         Ci siamo accorti che non venivano eseguite le manutenzioni straordinarie. Quindi abbiamo sistemato attrezzature, macchine motori di locali tecnici, come caldaie, sala macchine, motori della termo ventilante, ed in accordo con l’Usl, per i valori dell’acqua e dell’aria.

A tutela dell’utenza  abbiamo installato il controllo accessi. All’inizio ha creato problemi, ora, abbiamo i complimenti visto che, all’interno degli spogliatoi, accedono solo iscritti od abilitati. In precedenza entravano liberamente chiunque.

Altri  progetti come la riqualificazione di tutte e tre le reception, Camalich, Bastia e Neri, e per i due bar. Al termine individueremo un gestore, un professionista del settore della ristorazione veloce, bevande ed alimenti.

In virtù di questi ampliamenti abbiamo aumentato il numero dei dipendenti. Cinque persone, assunte da un’impresa di lavoro interinale, da gennaio.

Direttore per Lei l’acqua è un elemento naturale. Molte piscine internazionali lo hanno visto  gareggiare, e vincere, con i colori della nazionale?

-         Nasco nuotatore, come tanti altri bambini, che hanno un fisico gracile, ed il medico avvia all’attività sportiva. Dopo due anni di corsi, inizio a sei anni, entro nella Rari Nantes di Bergamo. Il mio primo titolo italiano giovanile lo vinsi a Viareggio (15 anni). A sedici la prima convocazione in azzurro. Poi al Centro Federale dell’ Acquacetosa di Roma con Bubi Dannerlein, con olimpiadi fallite, nel 2000, a causa di un tesseramento militare. Ero tesserato con il gruppo sportivo Fiamme Oro, ed in virtù dell’invasione in Afghanistan, il governo italiano decise che, gli atleti militari, non sarebbero andati alle olimpiadi. Cambio di Società nel 2003. A Verona, sotto la guida di Alberto Castagnetti, il compianto e grandissimo tecnico dell’ultimo ventennio della nazionale italiana. Primo anno qualificazione alle olimpiadi di Los Angeles, 2004. La gara migliore della mia carriera di nuotatore, è la staffetta 4×100 stile, finale olimpica del 2004. A fine carriera ho avuto la fortuna, come vice di Castagnetti, di guidare atleti importanti, come Cecilia Denini, Rudy Goldin, Pier Maria Siciliano, tanto per citarne alcuni, fino alle olimpiadi.

-         Quindi, ora, cervello pensante; ma al di fuori della piscina?

-         Sì, però mi piace ancora nuotare, tenermi in forma, sperando che, questa passione, mi resti per tutta la vita.Ogni tanto mi butto ancora in acqua, non con spirito agonistico; ma per fare gare amatoriali. Nel 2004 campione del Mondo Master, ho record mondiale, in varie categorie. Ed è una bella occasione per ritrovare i colleghi, di trent’anni’anni orsono, quando eravamo giovani agonisti.

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