Ilaria Tocchini la sirena amaranto

30 maggio 2011 18:24 Commenti disabilitati

Ilaria Tocchini

Livorno è una città di mare e quindi dalle sue acque può sempre uscire una sirena. Noi vorremmo ricordarne una. Che il mondo, e non solo quello sportivo, ci ha invidiato, e ci invidia. Alla soglia dei trent’anni decide di uscire dall’acqua. E’ un leone, come segno zodiacale, non solo è un segno di fuoco, ma, come tutti i nati sotto questo segno, esprimono energia e calore ed hanno un’autentica autostima. Come sarebbe stato possibile vederla in un contesto diverso. Eppoi è livornese. Quindi esce da una piscina ed entra in un’altra piscina. Adesso la sua esperienza è al servizio degli altri. Per il ventiquattresimo almanacco dello sport, visto che l’Officina dello Sport, che, da agosto, gestisce gli impianti di nuoto livornesi, ha scelto la nostra sirena per un incarico importante. Quindi ci è sembrato opportuno andare a farLe alcune domande. L’appuntamento è alla Bastia. Entriamo e la troviamo insieme al direttore Marco Colombo. Ci viene indicato una scrivania per parlare. Decliniamo l’invito ed indichiamo la piscina. Entriamo ed il rumore dell’acqua avvolge la piscina come sottofondo musicale. Quindi quale miglior palcoscenico per ascoltare Ilaria Tocchini. Iniziamo a camminare lungo il bordo e…

Cos’è è cambiato nella tua attivita?
Con l’arrivo del nuovo gestore, Officina dello sport, mi è stato offerto un incarico che definisco importante. Sono responsabile  dell’area dell’attività corsuale  didattica nelle piscine livornesi, Comunale, via dei Pensieri che la Bastia.
A che età entrasti per la prima volta in piscina?
All’età di otto anni, nel 1975. A me l’acqua non ha mai fatto paura. Mi sento una livornese di scoglio.
Riavvolgi il nastro della tua vita di atleta. C’è un giorno da ricordare ed uno da dimenticare? I giorni da ricordare sono di più. Argento agli europei di Vienna. Finale olimpiadi di  Barcellona con il primato nazionale. Ed il giorno della chiusura della mia carriera con il primato italiano (100 delfino). Che inseguivo da oltre 15 anni. Da dimenticare non credo.E nemmeno il giorno che decisi di cessare l’attività. Non solo perché avevo 30 anni; ma perché fù una decisione presa, e ponderata, con tutta la mia famiglia. Tra l’altro mi ero qualificata per i mondiale di Peth ( Australia). Ero convinta che il mio percorso lo avevo svolto con grandi soddisfazioni e quindi…largo ai giovani.
Ora che insegni, quale frase dici spesso ai tuoi allevi?
Di frasi ce ne sono tante. Ma quello a cui credo maggiormente è che nello sport dobbiamo divertirci. Lo sport è sì svago; ma anche insegnamento di vita. Quando il bambino passa all’agonismo deve non avere il timore della gara.
Federica Pellegrini cambia allenatore , Lucas, e và ad allenarsi a Parigi. Il tuo pensiero.
Mi sento parte in causa. Per il fatto che Federica ha abbandonato un allenatore che, per me, è stato maestro di un lungo percorso, con tanti successi. Lei pensa di aver trovato un allenatore con una carattere più…tosto. Come dice lei. Quindi sono sue problematiche. Definirei Federica un cavallo pazzo. Ogni giorno né inventa una e la federazione, per una grande atleta, quale è, asseconda ogni sua richiesta. Io la stimo come atleta. Al nuoto italiano ha dato tanto, però, come persona, non condivido alcune sue scelte. Io mi comportavo diversamente, anche nei confronti della squadra. Io ho creduto al rispetto verso i propri colleghi, gli allenatori ed il proprio staff.
Perché non sei rimasta nel giro della nazionale?
La sede della nazionale è a Roma e, per ciò, comporta di passare gran parte del  tempo nella capitale. Quindi ho pensato di stare nella mia città.
Il nuoto livornese?
Negli ultimi anni ci sono stati risultanti interessanti.  La medaglia di Luca Ferretti, ai campionato europei. E’ una ragazzo straordinario sotto ogni punto di vista, sia sportivo che personale. Quindi il mio augurio è che possa continuare su questa linea di successi. Nel campo femminile a me piacerebbe trovare una mia erede.
Se tu rinascessi, cosa vorresti fare?
Rifarei tutto quello che ho fatto. Mi ha dato la possibilità di girare il mondo e di conoscere tanta gente. Ho amici sparsi un po’ ovunque.
Un sogno nel cassetto:
Anni fa ce ne erano molti di più. Adesso, per questo nuovo incarico, raggiungere altri traguardi.

Carta d’identità
Ilaria Tocchini
Nata a Livorno il 4 agosto 1967

Segno zodiacale:
Leone
Fidanzata?
Quando ero un atleta, oltre alle prestazioni sportive si parlava anche della mia vita privata. E ciò non mi faceva molto piacere. Adesso sono molto gelosa e quindi non vorrei parlarne.
Ma una spalla dove appoggiare la testa ce l’hai?
Ce l’ho, ce l’ho. E spero che non mi serva solo per piangere.
Letture:
Non ho preferenze. Più del tipo di lettura scelgo l’autore
Cinema:
Anche qui non ho preferenze particolari. Forse dipende anche dall’umore…
Attore:
Roberto Benigni. Un attore che mi fa sorridere e riflettere.
Piatto preferito:
Mi piace tutto. Sono una buona forchetta. Però non vado pazza, pur essendo di scoglio, il pesce.
Bere:
Di solito acqua naturale; ma, quando sono con gli amici, un bicchiere di vino, perché nò.
La tua vacanza ideale:
Ogni qualvolta che andavo fuori città per gareggiare mi sono sempre ritagliata un mio spazio. Zainetto in spalla e… via. Ora vado nei posti che ancora non conosco. Ogni località può essere la mia vacanza ideale.
Livorno. Cosa ti piace e non:
Durante la mia vita da atleta sono stata un anno a Torino, due a Genova e Liguria. Per non parlare poi dell’estero. Tutto bello, affascinante, ma Livorno è Livorno. I suoi luoghi ed i livornesi, brontoloni, schietti e spesso non ci và niente a genio; ma, chi è venuto a Livorno, difficilmente la dimentica. Quindi il non lo potrei togliere.

PALMARES

Specialità: 100m e 200m farfalla, 200m misti, 4x100m mista
Nella farfalla ha vinto due medaglie d’argento ai Campionati europei: nella 4x100m mista a Strasburgo nel 1987 e nei 100m farfalla a Vienna nel 1995, oltre ad aver disputato una finale olimpica nei 200 farfalla a Barcellona nel 1992, chiusa all’ottavo posto.
Campionati del Mondo
1986  – Madrid (Spagna)
1991  – Perth (Australia)
1994  – Roma (Italia)
Mondiali in vasca corta
1993 – Palma di Maiorca (Spagna)
1995 – Rio de Janeiro (Brasile)
1997 – Goteborg (Svezia)
Campionati europei
1985 – Sofia (Bulgaria)
1987 – Strasburgo (Francia)
1995 – Vienna (Austria)
1997 – Siviglia ( Spagna)
Europei in vasca corta
1991 – Gelsemkirchen (Germania)
1996 – Rostock (Germania)
Giochi del Mediterraneo
1983 – Casablanca (Marocco)
1987 -  Latakia (Siria)
1991 -  Atene (Grecia)
1997 – Bari (Italia)
Universiadi
1987 – Zagabria (Jugoslavia)

Campionati italiani
49    titoli individuali e 3 in staffette :
- 22 nei 100m farfalla
- 16 nei 200m farfalla
- 11 nei 200m misti
- 3 nella 4 x 100m mista

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