Acque agitate nel mondo remiero
Nel mondo delle gare remieri livornesi le acque continuano ad essere agitate. Mentre le tre commissioni continuano il loro lavoro, bisogna registrare incontri tra l’assessore Claudio Ritorni, il presidente del Palio Marinaro, Vittorio Pasqui, con i presidenti delle sezioni nautiche e vogatori. Cercheremo di essere più sentici possibile. Per la stagione remiera 2011 i rioni saranno ancora quindici. Dal 15 luglio al 30 settembre, ogni rione, dovrà adottare lo statuto per una associazione culturale e sportiva, che dovrà avere soci in numero di cento. A partire dal novembre 2011 inizieranno gli accorpamenti tra rioni fino ad arrivare al numero, ormai deciso, di otto rioni, che dovranno partecipare alla gara a 10 remi.
Torniamo ala stagione corrente. Abbiamo detto ancora quindici rioni, dove saranno reintrodotte le retrocessioni. In questo periodo il Magenta ha fatto sapere di ritirarsi dalla gara 10 remi ( farà sinergia con un ‘altro rione). Non riusciamo a capire come è possibile chiudere una cantina. Il rione, ed in questo caso la Circoscrizione, dovrà intervenire. Quindi il Comitato dovrà rimpiazzare il Magenta con un altro rione. Dopo i primi sondaggi, fra i rioni, che partecipano alla gara dei 4 remi, Quercianella, Ardenza, Montenero, Shangay e Sorgenti hanno declinato l’invito. ( Stazione e Colline, non essendo scesi in mare per il Palio, si sono autoesclusi). A questo punto non resta che andare al rione retrocesso, il Borgo Cappuccini. E’ qui, diversi, rioni non sono d’accordo. Anche dal fatto che i regolamenti non prevedono nessun ripescaggio. Ed, inoltre, dicono, come si è gareggiato lo scorso anno in sette, è possibile farlo anche quest’anno. Adesso l’ardua sentenza al Car.
Nelle varie cantine le voci sono discordanti sulle innovazioni. E’ umano che, nei primi tempi, via siano pareri discordanti. Ma, visti i tempi che stiamo vivendo, se non cuciamo, addosso alle gare remiere, un nuovo vestito, nel giro di pochissimi anni, le cantine chiuderanno e faranno gare, come una volta avveniva nel calcio, tra scapoli ed ammogliati. Dobbiamo pensare in maniera diversa. E cercare di lasciare l’egoismo fuori delle cantine. Tutti sono… padroni e nessuno è … padrone.
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