CALCIO SERIE B. PARTE BENE IL LIVORNO MA ARRIVA MALE. NOVELLINO IN ARRIVO?
Livorno – Padova 3-3
Livorno: Mazzoni, Perticone, Miglionico, Knezevic, Lambrughi, Surraco ( 86’ Prutsch) Jori, Luci, Schiattarella ( 86’ Danilevicius) Tavano, Dionisi. 1 De Lucia 4 Bernardini 77 Salviato 32 Volpato 11 Volpe All. Pillon
Padova: (4-3-3) Cano, Legati, Cesar, Trevisan, Renzetti, Cuffa, Jiday (40’ Ronaldo) Bovo (53’Gallozzi) El Shaarawy, De Paula (75’ Di Nardo) Vantaggiato All. Calori
Arbitro: Baracani
Reti: 16’ Renzetti (P) (aut.) 31’ e 64’ Tavano (L) 47’ e 79’Vantaggiato (P) 77’ Ronaldo (P)
Livorno: Se dopo mezz’ora di gioco la squadra di casa è in vantaggio di due reti i tifosi, e non solo, si adagiano a riposare su due guanciali. Invece, come inizia il secondo tempo, il Padova prende campo, pressa alto, e confina gli amaranto nella loro metà campo. L’impalcatura inizia a cedere, e Vantaggiato, da palla inattiva, con un colpo di testa mette alle spalle di Mazzoni. Passano i minuti e Tavano e compagni riescono a chiudere ogni varco, ed, in una azione di contropiede, Dionisi, al limite dell’area, con “delizioso” colpo di tacco, mette palla tra i due centrali, dove Tavano scatta con i tempi giusti, e presentandosi solo davanti a Cano lo batte in uscita. Ed il Livorno fa tris. Il Padova non ci stà e riparte per cercar di riportare, sui binari giusti, la partita. I patavini hanno un altro passo ed il Livorno và in difficoltà. Dalla panchina tutto tace e, da una punizione dalla fascia sx appena fuori il vertice dell’area, Ronaldo batte una punizione cercando il secondo palo e Mazzoni compie la frittata, si fa superare in modo…ingenuo, ed il Padova accorcia. Dalla panchina ancora silenzio. E così l’assistente dell’arbitro imita il portiere amaranto ignorando un fuori gioco di Vantaggiato, 5 metri oltre i centrali del Livorno. Ed il Padova pareggia. Pillon all’86’ decide due sostituzioni, Danilevicius e Prutsch e chi esce, Surraco (sic!!!) e Schiattarella. Le intenzioni di far dimenticare la negativa serata con il Sassuolo affondano.
La formazione ripresentava Jori e Surraco e subito il Livorno indossava di nuovo il vestito della festa. L’unica novità è quella di Mazzoni al posto di De Lucia ( quanto avrà influito il Presidente?)
Le Pagelle
Mazzoni: 5. Fino al 77’ non era stato impegnato molto; ma la rete su punizione, visto la sua altezza, non doveva subirla.
Perticone: 6. Da esterno chiude ogni varco spingendosi, poi, lungo la fascia con grande impegno.
Miglionico: 6. Non si può far saltare Vantaggiato su palla inattiva (47’).
Knezevic: 6. Non sempre preciso ed attento.
Lambrughi: 6. Più vivace delle ultime partite; ma nel girone di andata era diverso, in meglio.
Surraco: 6.5. Ancora da smaltire qualcosa dei giorni febbricitanti; ma è sempre lui, che salta l’uomo. Pericolo costante per gli avversari. ( dal 86’ Prutsch s.v.)
Jori: 6.5. Torna, ed ancora una volta, se ce nè fosse stato bisogno, si capisce che la squadra non può fare a meno di lui. E non c’è nessuno che lo possa sostituire nella rosa.
Luci: 6. Fa tanta legna. ma non è la sua solita partita.
Schiattarella: 5.5. E’ troppo che tira la carretta. Avrebbe bisogno di tirare il fiato. (dal 86’ Danilevicius s.v.)
Tavano: 7.5. In questa partita ritorna a fare la differenza.
Dionisi: 7. Solito lavoro oscuro. E che colpo di tacco per mandare in rete Tavano (64’)
Pillon: 4.5. L’allenatore deve essere bravo a leggere la partita. Intervenire per scuotere la squadra, ed effettui cambi al momento giusto. All’84’ non sono servono a niente. E poi togliere Surraco. E la squadra denuncia scarsa condizione fisica. Potrebbe essere la sua ultima panchina nel Livorno.
Correva il 64’, dopo la seconda rete del Livorno, quando tutta la squadra, è andata verso la panchina ad abbracciare De Lucia. Segno importante verso un compagno che, al momento, era finito in panchina. Nello sport esistono ancora queste testimonianze.
Ultim’ora: Nel pomeriggio a Genova il presidente Spinelli si è incontrato con Novellino. Poteva essere inteso come un sondaggio. Ma dopo la partita con il Padova Novellino è a due passi dalla panchina del Livorno.
Gianni Picchi
L’arbitro visto da….Gianfranco Longi
La gara del fiorentino Barracani, dimenticandosi la direzione con il Siena, dove lasciò molto a desiderare, si può definire, in linea di massima, buona. Anche perchè la gara non è mai andata oltre i limiti sportivi. Rimane un grosso dubbio, quello del fuorigioco nell’occasione del terzo gol, pareggio del Padova. In questo caso và chiamato in causa l’asssistente Petri, che, evidentemente mal posizionato, non è stato in grado di giudicare con esatttezza. Qui Barracani, come tutti gli arbitri, purtroppo, lascia l’incombenza agli asssitenti. Troppo facile facile scaricare su altri le proprie decisioni. Potremmo dire che l’arbitro si fida dei suoi assistenti; ma, in certi cas, dove l’errore è evidente, dovrebbero intervenire, anche se in contrasto col proprio collaboratore. Evidentemente è il modo, di oggi, di arbitrare.
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